Verbale di accesso in loco con rinvioInquadramentoLe operazioni di attuazione del sequestro possono essere rinviate per i più diversi motivi. Delle operazioni (concluse o rinviate) l'ufficiale giudiziario redige processo verbale, nel quale verrà – tra gli altri – indicata la data di rinvio, di talché nessuna ulteriore comunicazione dovrà essere effettuata al detentore. FormulaVERBALE DI ACCESSO IN LOCO CON RINVIO Addì il giorno ... del mese ... dell'anno ... alle ore ..., in ... alla via ...; Sulla urgente richiesta del Sig. ..., C.F. ..., nato a ... il ... e residente in ... alla via ... rappresentato e difeso dall'Avv. ... C.F. ... con studio in ... alla via ..., PEC ..., come da procura in calce o a margine del ricorso; PREMESSO - che con ordinanza del ..., reso nell'ambito del procedimento rubricato con RG n. ..., il Tribunale di ... ha disposto il sequestro giudiziario dell'immobile ..., (descrizione) [1]; - che il Sig. ..., rappresentato dall'Avv. ... mi ha chiesto di procedere al sequestro giudiziario del predetto immobile in forza del provvedimento innanzi descritto; Io Sottoscritto Ufficiale Giudiziario, in servizio presso il su intestato Ufficio, munito del suddetto provvedimento di sequestro giudiziario, mi sono qui recato unitamente all'Avv. ... nella citata qualità, e del custode giudiziario ..., per procedere alla esecuzione del sequestro giudiziario di quanto sopra specificato nonché di quant'altro disposto dal medesimo provvedimento. Quivi giunto, ho rinvenuto la presenza del Sig. ..., al quale ho reso nota la mia qualifica ed il motivo del mio accesso e illustro il contenuto del provvedimento, di cui esibisco copia autentica [2], con ingiunzione ex art. 388, comma 1 c.p., ad ottemperare a quanto disposto nel richiamato provvedimento, e con espresso avvertimento che, non osservando il suddetto provvedimento legalmente dato dalla competente AUTORITÀ GIUDIZIARIA per motivi di giustizia, incorrerà nelle sanzioni previste dalle vigenti disposizioni di Legge. A questo punto, il Sig. ... contesta e si oppone a quanto comunicato deducendo quanto segue ... A questo punto, le operazioni vengono rinviate al ... alle ore ... Delle operazioni viene redatto verbale, che previa lettura, viene chiuso alle ore ... e sottoscritto dalle parti. sottoscrizioni delle parti ... sottoscrizione ufficiale giudiziario ... 1. Gli artt. 672,677 e 680 c.p.c. non prescrivono ai fini dell'esecuzione del sequestro giudiziario la specificazione nel provvedimento dei beni da sottoporre alla misura cautelare, essendo sufficiente la semplice indicazione che consenta di identificarli (Cass. n. 9729/1993). 2. Sulla circostanza che l'ufficiale giudiziario non deve essere munito del provvedimento di sequestro munito di formula esecutiva, Cass. n. 1954/1949; Cass. n. 3054/1962. COMMENTOL'attuazione del sequestro non dà luogo ad un processo di natura esecutiva, le cui norme sono richiamate solo per individuare la forma degli atti volti alla individuazione (prima) e alla assoggettabilità al sequestro (dopo) dei relativi beni, di conseguenza per i beni immobili si applica l'art. 608 c.p.c., in quanto applicabile all'art. 677 c.p.c.; mentre per i beni mobili gli artt. 606 e 607 c.p.c. Di conseguenza: - in caso di sequestro di beni immobili, a meno che il terzo non acconsenta alla materiale immissione nel possesso del custode (se diverso), la custodia dovrà essere attuata nelle forme dell'art. 608, comma 2 c.p.c., con l'ingiunzione al detentore di riconoscere nel nuovo custode il possessore; - in caso di sequestro di beni mobili, l'ufficiale giudiziario si reca sul luogo in cui le cose si trovano, le ricerca, a norma dell'art. 513 c.p.c., per poi consegnarle alla parte istante ovvero a persona all'uopo designata. Non sempre il primo accesso si conclude con l'attuazione del provvedimento. Le operazioni possono essere rinviate per i più diversi motivi, che possono essere individuati nella proposizione di un'istanza ex art. 610 c.p.c. piuttosto che nella valutazione di opportunità da parte dell'ufficiale giudiziario (ad esempio in presenza di persone agli arresti domiciliari) ovvero di necessità per resistenza del detentore o difficoltà nell'entrare nell'immobile. Si discute di quale sia il termine finale di esecuzione, che è stato individuato nel momento della precisazione delle conclusioni nel giudizio di merito, atteso che nel nuovo procedimento la sentenza di primo grado è comunque destinata ad assorbire il provvedimento cautelare o a determinare la sua inefficacia ai sensi dell'art. 66-novies, comma 3 c.p.c. Delle operazioni (concluse o rinviate) l'ufficiale giudiziario redige processo verbale, nel quale verrà – tra gli altri – indicata la data di rinvio, di talché nessuna ulteriore comunicazione dovrà essere effettuata al detentore. |