Istanza al G.E. per la chiusura anticipata dell'esecuzione in caso di applicazione della disciplina sulla tregua fiscaleinquadramentoL'art. 1, comma 222 l. n. 197/2022 prevede che «sono automaticamente annullati, alla data del 30 aprile 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, ancorché compresi nelle definizioni di cui all'art. 3 del d.l. n. 119/2018, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 136/2018, all'art. 16-bis del d.l. n. 34/2019, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 58/2019, e all'art. 1, commi da 184 a 198, della l. n. 145/2018». In precedenza, una disposizione similare era contenuta nell'art. 4 d.l. n. 119/2018 (conv. in l. n. 136/2018) prevede che «i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorché riferiti alle cartelle per le quali è già intervenuta la richiesta di cui all'art. 3, sono automaticamente annullati». Ad avviso della giurisprudenza di legittimità, ai fini dell'annullamento, ai sensi dell'art. 4, comma 1 del d.l. n. 119/2018, conv., con modif., dalla l. n. 136/2018, dei debiti contributivi la cui riscossione sia stata affidata agli agenti di riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010, il limite di valore del debito (mille euro) non deve essere riferito ai singoli carichi risultanti da ciascuna cartella esattoriale ma alla sommatoria di essi e, se i debiti sono di diversa natura, al valore complessivo dei carichi omogenei (Cass. n. 20254/2021 e Cass. n. 17966/2020; in senso contrario, v. C.T.R. Roma n. 146/2021 e Cass. n. 22018/2020). L'annullamento automatico previsto dall'art. 1, comma 222 cit. non trova applicazione con riguardo ai carichi individuati dal successivo comma 226 (e cioè quelli per i quali vi sia stato accesso al beneficio della definizione agevolata). Inoltre, fino al provvedimento di annullamento la riscossione è sospesa (comma 223). Il successivo comma 227 prevede che relativamente ai debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, l'annullamento automatico di cui al comma 222 opera limitatamente alle somme dovute, alla medesima data, a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora di cui all'articolo 30, comma 1 del d.P.R. n. 602/1973; tale annullamento non opera con riferimento al capitale e alle somme maturate alla predetta data a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che restano integralmente dovuti. Relativamente alle somme dovute per violazioni del Codice della strada, le disposizioni del comma 227 si applicano limitatamente agli interessi, comunque denominati, compresi quelli di cui all'articolo 27, comma 6, della l. n. 689/1981, e quelli di cui all'articolo 30, comma 1 del d.P.R. n. 602/1973; inoltre, l'annullamento automatico di cui al comma 222 non opera con riferimento alle predette sanzioni e alle somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che restano integralmente dovute. FormulaTRIBUNALE DI .... Sezione .... Proc. RGE n. ...., G.E. Dott. .... [1] Il Sig. .... nato a ...., il ...., C.F. ...., rappresentato e difeso, come da procura in calce (oppure, a margine), dall'Avv. ...., ed elettivamente domiciliato presso lo studio dello stesso in ...., via .... RAPPRESENTA che in data .... gli veniva notificato, ad iniziativa dell'Agenzia delle entrate – Riscossione, atto di pignoramento relativo alle somme dall'istante detenute presso il terzo ...., in qualità di ....; che la procedura veniva iscritta a ruolo ed assegnata al G.E., Dott. ....; che la comparizione delle parti è fissata per l'udienza del ..... Considerato che il pignoramento di cui si tratta è stato posto in essere il recupero dei crediti derivanti dalle seguenti cartelle: 1) n. ....; 2) n. ....; che le predette cartelle ricadono nell'ambito di applicazione dell'art. 1, commi 222 e ss., l. n. 197/2022; che secondo tale disposizione «sono automaticamente annullati, alla data del 30 aprile 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, ancorché compresi nelle definizioni di cui all'articolo 3 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, all'articolo 16-bis del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, e all'articolo 1, commi da 184 a 198, della legge 30 dicembre 2018, n. 145»; che quindi l'esecuzione di cui si tratta non può procedere oltre e va dichiarata improcedibile; [IN ALTERNATIVA] che quindi l'esecuzione di cui si tratta non può procedere oltre per il recupero dei crediti portati dalle surriferite cartelle; CHIEDE che il G.E. voglia dichiarare l'improcedibilità della procedura sopra indicata; [IN ALTERNATIVA] che il G.E. tenga conto di quanto sopra ai fini dell'ulteriore corso dell'esecuzione. Luogo e data .... Firma Avv. .... [1]Nell'ipotesi in cui, pur essendovi stata la notifica del pignoramento, lo stesso non sia stato ancora iscritto a ruolo dal creditore, vi può provvedere lo stesso debitore ai sensi dell'art. 159-ter disp. att. c.p.c., onde consentire l'individuazione di un G.E. che provveda in relazione alle sue istanze. In tal caso, il Tribunale va individuato secondo le ordinarie regole competenza di cui all'art. 26-bis c.p.c., oggetto di modifiche da parte della c.d. riforma Cartabia. commentoQuanto alla definizione dei procedimenti contenziosi (per cessata materia del contendere) si è ritenuto, con riferimento ai giudizi di impugnazione, che l'Agenzia dell'Entrate appellante non ha interesse ad una pronuncia che, in riforma della sentenza di primo grado che accerta la prescrizione deli crediti contenuti nelle cartelle opposte, dichiari la cessazione della materia del contendere per una sopravvenienza legislativa che determina l'annullamento delle cartelle medesime (sopravvenienza dell'art. 4 del d.l. n. 119/18 «Stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010»). “[App. Roma 21 ottobre 2020]. In questa sede interessa verificare gli effetti del predetto annullamento sulle procedure esecutive pendenti. Se la procedura è stata intrapresa dall'Agenzia delle entrate – Riscossione – sovente nelle forme del “presso terzi” – la stessa è senza dubbio improcedibile; ove ADER abbia ciò nondimeno iscritto a ruolo un pignoramento per il recupero di una c.d. minicartella (od anche per il recupero di crediti derivanti da tali minicartelle), il debitore potrà rivolgere istanza al G.E. per la declaratoria di improcedibilità dell'esecuzione (ovvero perché il recupero sia circoscritto a crediti diversi da quelli “annullati”). La formulazione dell'art. 4, cit. era tecnicamente imprecisa. Ciò nondimeno, si è ritenuto che la disposizione in esame abbia previsto una sorta di “condono” e che quindi l'azione esecutiva intrapresa per il recupero dei crediti “condonati” fosse improcedibile. Le medesime considerazioni possono estendersi al meccanismo disciplinato dai commi 222 e ss., sopra commentati. |