Opposizione a fermo amministrativo ex art. 86 d.P.R. n. 602/1973

Lorella Triglione

inquadramento

Ai sensi dell'art. 86 d.P.R. n. 602/1973, l'agente della riscossione (Agenzia delle Entrate Riscossione) può iscrivere fermo amministrativo dei beni mobili del debitore iscritti in pubblici registri.

Poiché il fermo non è un atto esecutivo, la sua impugnazione deve avvenire con le forme prescritte dal rito ordinario (in caso di giurisdizione dell'A.G.O.) o dal d.lgs. n. 546/1992 (in caso di giurisdizione del Giudice Tributario).

Formula

TRIBUNALE/CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO/GIUDICE DI PACE [1] DI ....

OPPOSIZIONE A FERMO AMMINISTRATIVO

(ART. 86 D.P.R. N. 602/1973)

ATTO DI CITAZIONE/RICORSO [2]

Il/la Sig./ra .... [3] agli effetti del presente atto rappresentato e difeso – come da procura in calce – dall'Avv. .... (C.F. ...., fax ...., PEC ....), presso il quale è elettivamente domiciliato nello studio in .... via ....;

PREMESSO

– che in data .... l'Agenzia delle Entrate Riscossione ha iscritto fermo amministrativo ai sensi dell'art. 86 d.P.R. n. 602/1973 sul bene mobile registrato ...., di proprietà di .... [4] ;

– che i crediti posti a fondamento del provvedimento di iscrizione hanno natura .... [5] e, in particolare, si riferiscono a .... [6] ;

RILEVATO

– che l'iscrizione del fermo amministrativo è illegittima perché .... [7] ;

– che il fermo amministrativo di beni mobili registrati ex art. 86 d.P.R. n. 602/1973 non costituisce un atto dell'esecuzione, bensì un atto riferito ad una procedura alternativa di coazione del debitore;

– che, conseguentemente, l'iscrizione non può essere oggetto di opposizioni esecutive, bensì di impugnazione da proporre al giudice competente affinché, accertata la sua illegittimità, la stessa sia annullata;

CITA

l'Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) a comparire innanzi all'intestato ufficio giudiziario di .... all'udienza del .... alle ore ....,

INVITA

l'Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) a costituirsi nel termine di 70 giorni prima dell'udienza indicata [solo per la controversia promossa innanzi al tribunale] con le forme prescritte dall'art. 166 c.p.c. nonché a comparire all'udienza sopra indicata;

AVVERTE

l'Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze previste dagli artt. 38 e 167 c.p.c. e che, in caso di mancata costituzione, sarà dichiarata contumace e si procederà comunque nei suoi confronti.

[oppure, in caso di ricorso al giudice tributario i precedenti punti CITA-INVITA-AVVERTE sono così sostituiti]

RICORRE

alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di .... nei confronti di Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) avverso l'iscrizione di ipoteca sugli immobili effettuata dall'Agente della riscossione (art. 19, comma 1, lett. e-bis) d.lgs. n. 546/1992);

e rassegna le seguenti

CONCLUSIONI

– annullare l'iscrizione del fermo amministrativo ex art. 86 d.P.R. n. 602/1973 eseguita in data ...., sui seguenti beni mobili registrati: ....;

– ordinare la cancellazione dai registri mobiliari della predetta formalità;

– condannare l'Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) alla rifusione delle spese di lite.

Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara che il valore del presente procedimento è pari ad Euro .... [8] e, pertanto, il contributo unificato ammonta a Euro .... [9] .

Luogo e data ....

Sottoscrizione avvocato ....

PROCURA SPECIALE

Delego a rappresentarmi e difendermi l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Per autentica della sottoscrizione ....

[1]Ufficio giudiziario dotato di giurisdizione e competenza in base alla natura dei crediti posti a fondamento del provvedimento di iscrizione.

[2]Citazione innanzi al giudice ordinario. Ricorso innanzi al giudice tributario.

[3]Debitore.

[4]Debitore.

[5]Tributaria oppure extratributaria.

[6]Specificare i crediti (desumibili da cartella di pagamento o avviso esecutivo) per i quali è stata presa l'iscrizione ipotecaria e il loro ammontare.

[7]Esporre le ragioni poste a fondamento della contestazione: ad esempio, «l'iscrizione del fermo non è stata preceduta dalla notifica della comunicazione preventiva ex art. 86, comma 2 d.P.R. n. 602/1973» oppure «il bene mobile è strumentale all'attività di impresa o della professione».

[8]La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2 d.P.R. n. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito». In base all'art. 13, comma 6, del medesimo decreto «Se manca la dichiarazione di cui all'articolo 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lett. g) .... »; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (superiore a € 520.000,00) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato.

[9]Il contributo unificato è dovuto nella misura prevista dall'art. 13, comma 2 d.P.R. n. 115/2002 e ss.mm.ii.

commento

Ai sensi dell'art. 86 d.P.R. n. 602/1973, l'agente della riscossione (Agenzia delle Entrate Riscossione) può iscrivere fermo amministrativo sui beni mobili registrati del debitore.

L'iscrizione deve essere preceduta dalla notifica una comunicazione preventiva contenente l'avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di 30 giorni, sarà eseguito il fermo.

Ai fini della giurisdizione, per le controversie aventi per oggetto l'iscrizione del fermo di cui all'art. 86 del d.P.R. n. 602/1973, rileva la natura dei crediti posti a fondamento del provvedimento di iscrizione, con la conseguenza che la giurisdizione spetterà al giudice tributario o al giudice ordinario a seconda della natura tributaria, o meno, dei crediti, ovvero ad entrambi – ciascuno per il proprio ambito come appena individuato – se quel provvedimento si riferisce in parte a crediti tributari ed in parte a crediti non tributari.

Il fermo amministrativo di beni mobili registrati ha natura non già di atto di espropriazione forzata, ma di procedura a questa alternativa, trattandosi di misura puramente afflittiva volta ad indurre il debitore all'adempimento. Pertanto l'azione volta a far valere l'illegittimità dell'iscrizione di fermo amministrativo (o perché eseguito in violazione dello stesso art. 86 o perché non preceduta dalla notifica degli atti di riscossione o relativi al credito) non può essere inquadrata tra le opposizioni esecutive.

Qualora la competenza giurisdizionale spetti al giudice ordinario (e, cioè, per i crediti non tributari) l'impugnazione del fermo assume le forme di un'azione di accertamento negativo della pretesa dell'Agente della riscossione, regolata dalle norme del rito ordinario, proponibile senza alcun termine di decadenza e assoggettata alla sospensione dei termini processuali nel periodo feriale.

Innanzi al giudice tributario (che ha giurisdizione nel caso in cui i crediti per i quali è presa l'iscrizione abbiano natura tributaria), invece, si tratta di una vera e propria impugnazione avverso l'iscrizione di fermo ai sensi dell'art. 19, comma 1, lett. e-bis), d.lgs. n. 546/1992, che disciplina il rito tributario, in particolare con l'operatività del termine decadenziale di sessanta giorni dalla notifica dell'atto.

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