Opposizione agli atti esecutivi contro l'ordinanza che autorizza la conversione

Lorella Triglione

inquadramento

A seguito della istanza di conversione del pignoramento, il G.E. determina con ordinanza l'importo che l'esecutato è tenuto a versare e l'eventuale rateizzazione; avverso tale provvedimento qualunque interessato (debitore o creditore) può proporre opposizione agli atti esecutivi.

Formula

TRIBUNALE DI ....

Procedura Esecutiva RG n. .... / ....

Giudice dell'esecuzione Dr. ....

OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI CONTRO L'ORDINANZA CHE AUTORIZZA LA CONVERSIONE

(ART. 617 C.P.C.)

Il/la Sig./ra .... [1], agli effetti del presente atto rappresentato e difeso – come da procura in calce – dall'Avv. ...., presso il quale è elettivamente domiciliato nello studio in ...., via ....,

PREMESSO

– di aver presentato, in data ...., istanza di conversione del pignoramento;

– che con ordinanza del ...., comunicata il ...., il giudice dell'esecuzione ha così determinato la somma che il debitore è tenuto a versare: .... [2];

RILEVATO

– che la predetta ordinanza è illegittima in quanto .... [3];

ai sensi dell'art. 617 c.p.c.,

PROPONE OPPOSIZIONE

avverso il menzionato provvedimento di conversione del pignoramento;

e ai sensi dell'art. 618 c.p.c.,

CHIEDE

che il giudice dell'esecuzione adotti provvedimenti indilazionabili disponendo che .... [4] .

Ai sensi del d.P.R. n. 115/2002 e successive modificazioni, si dichiara che per il presente procedimento il contributo unificato ammonta a Euro .... [5] .

Luogo e data ....

Sottoscrizione avvocato ....

PROCURA

Delego a rappresentarmi e difendermi con riguardo alla redazione del presente atto e agli eventuali giudizi di opposizione l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Per autentica della sottoscrizione ....

[1]Debitore opponente.

[2]Precisare l'importo complessivo da versare; l'importo di capitale, interessi e spese riconosciuti a ciascun creditore; il numero delle rate concesse; ogni altra informazione relativa al provvedimento giudiziale oggetto di opposizione.

[3]Illustrare le ragioni dell'opposizione; ad esempio: erroneità del computo degli interessi; omessa considerazione di un credito; mancata concessione della rateizzazione.

[4]Precisare i provvedimenti richiesti; ad esempio: «che la rateizzazione si svolga nel periodo di .... mesi»; «che sia computato/non computato tra le somme dovute dall'esecutato il credito relativo a .... ».

[5]Per l'opposizione agli atti esecutivi il contributo unificato – dovuto nella misura prevista dall'art. 13, comma 2 d.P.R. n. 115/2002 e ss.mm.ii. – è fisso e prescinde dal valore della controversia.

commento

Avverso l'ordinanza con cui il giudice dell'esecuzione determina le somme da versare, sia l'esecutato sia i creditori possono proporre opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. nel termine di 20 giorni dall'udienza in cui è stata pronunciata o dalla sua comunicazione alla parte (se emessa fuori udienza).

L'opposizione ex art. 617 c.p.c. è specificamente rivolta al provvedimento di conversione e, dunque, riguarda le statuizioni del giudice sull'importo che il debitore è tenuto a versare: l'opponente pertanto non può limitarsi ad affermare in modo generico la non corrispondenza della somma sostitutiva fissata dal giudice rispetto a quella ritenuta legittimamente computabile, ma deve indicare in modo specifico gli elementi di fatto e le ragioni di diritto per cui ritiene che il provvedimento sia illegittimo.

L'ammontare dei crediti quantificato nell'ordinanza, poi, può essere oggetto anche di opposizione distributiva ex art. 512 c.p.c. ogni semestre.

In merito al rapporto tra i due mezzi di opposizione, va chiarito che l'omessa impugnazione dell'ordinanza di conversione, ai sensi dell'art. 617 c.p.c., non preclude la possibilità di esperire l'opposizione distributiva contestando, ai sensi dell'art. 512 c.p.c., la sussistenza e l'ammontare dei crediti in esito al procedimento ex art. 495 c.p.c. Tuttavia, qualora sia stata precedentemente impugnata l'ordinanza di conversione ex art. 617 c.p.c., è preclusa la possibilità di riproporre ex art. 512 c.p.c. le questioni che siano già state decise (con effetto di giudicato) dall'opposizione agli atti e la distribuzione deve, in tal caso, riguardare la somma acquisita così come determinata nell'ordinanza (o nella sentenza emessa nel giudizio di opposizione ex art. 618 c.p.c.).

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