Istanza per la correzione di errori materiali e/o di calcolo dell'ordinanza che autorizza la conversione

Lorella Triglione

inquadramento

A seguito della istanza di conversione del pignoramento, il G.E. determina con ordinanza l'importo che l'esecutato è tenuto a versare e l'eventuale rateizzazione; eventuali errori di calcolo o materiali possono essere emendati su istanza di parte.

Formula

TRIBUNALE DI ....

Procedura Esecutiva RG n. .... / ....

Giudice dell'esecuzione Dr. ....

ISTANZA PER LA CORREZIONE DI ERRORI MATERIALI E/O DI CALCOLO DELL'ORDINANZA CHE AUTORIZZA LA CONVERSIONE

(ART. 487 C.P.C.)

Il/la Sig./ra .... [1], agli effetti del presente atto rappresentato e difeso – come da procura in atti – dall'Avv. ...., presso il quale è elettivamente domiciliato nello studio in ...., via ....,

PREMESSO

– che .... [2] ha presentato, in data ...., istanza di conversione del pignoramento;

– che con ordinanza del ...., comunicata il ...., il giudice dell'esecuzione ha così determinato la somma che il debitore è tenuto a versare: .... [3];

RILEVATO CHE

– la predetta ordinanza contiene un errore materiale [oppure, di calcolo] in quanto .... [4];

ai sensi degli artt. 287 e 487 c.p.c.,

CHIEDE

che il giudice dell'esecuzione provveda a modificare l'ordinanza e che, a correzione dell'errore sopra descritto, disponga che .... [5] .

Luogo e data ....

Sottoscrizione avvocato ....

[1]Parte istante (debitore o creditore).

[2]Debitore.

[3]Precisare l'importo complessivo da versare; l'importo di capitale, interessi e spese riconosciuti a ciascun creditore; il numero delle rate concesse; ogni altra informazione utile relativa al provvedimento.

[4]Illustrare l'errore contenuto nel provvedimento; ad esempio: erroneo calcolo degli interessi scalari; erronea considerazione/omissione di una somma.

[5]Precisare la correzione richiesta.

commento

In ipotesi di errore materiale o di errore di calcolo contenuto nell'ordinanza con cui il giudice dell'esecuzione determina le somme da versare, sia l'esecutato sia i creditori sono legittimati ad avanzare istanza per la sua correzione.

Il procedimento di correzione degli errori è, invero, disciplinato dalle norme del processo di cognizione (art. 287 c.p.c.); tuttavia, l'art. 487 c.p.c. consente al giudice dell'esecuzione di modificare le proprie ordinanze finché non abbiano avuto attuazione, e nel caso dell'ordinanza di conversione ciò vuol dire che è possibile fino al versamento integrale della somma stabilita (e, in caso di rateizzazione, fino al versamento dell'ultima rata).

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