Istanza di CTU contabile da parte del creditore procedenteInquadramentoAl fine di preservare il funzionamento di fondamentali servizi erogati dagli degli Enti pubblici, la legge ha previsto una serie di limiti alla pignorabilità delle somme nella disponibilità dell'Ente, depositate presso la propria tesoreria. In particolare, la disciplina di quello che può definirsi lo statuto dell'esecuzione coattiva nei confronti della pubblica amministrazione, prevede la possibilità di agire esecutivamente solo sulle somme non soggette a vincolo di indisponibilità in quanto destinate a soddisfare servizi primari. Onde evitare un uso distorto dello strumento dell'impignorabilità da parte delle pubbliche amministrazioni, a discapito delle legittime pretese creditorie vantate dai singoli, da un lato, è prevista la preventiva quantificazioni delle somme sottoposte a tale guarentigia, dall'altro, l'Ente non potrà effettuare pagamenti per finalità diverse da quelle protette senza osservare il necessario ordine cronologico delle fatture ovvero (se non è prevista l'emissione di fattura) quello delle delibere di spesa. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] Sez. esecuzioni mobiliari Procedura esecutiva R.G. n. ... / ... promossa da ... c/ ... Giudice dell'esecuzione: Dott. ... ISTANZA DI C.T.U. CONTABILE (ART. 549 C.P.C.) Per [2] ... in qualità di creditore procedente rappresentato e difeso nella procedura indicata in epigrafe dall'Avv. [3] ..., come da mandato già conferito in data [4] ..., PREMESSO - che l'istante ha promosso la presente procedura esecutiva per il recupero del credito vanato nei confronti dell'Ente/amministrazione esecutata; - che il pignoramento è stato notificato all'ente debitore il ... ed al terzo Banca ... quale tesoriere della medesima amministrazione; - che la suddetta Banca ha reso la prescritta dichiarazione di quantità rilevando l'avvenuta adozione, in data ..., di una delibera di impignorabilità relativa al periodo ..., delibera munita di formula esecutiva in data ... e notificata al terzo in data ...; - che, successivamente, in data ... è stata contestata l'efficacia della suddetta delibera in quanto l'ASL ha provveduto ad effettuare pagamenti per finalità differenti da quelle indicate dalla delibera n. ... in violazione del necessario ordine cronologico [5] TUTTO CIÒ PREMESSO Si chiede all'Ill.mo Giudice dell'esecuzione di voler valutare l'opportunità di disporre c.t.u. contabile al fine di appurare quanto sopra dedotto in ordine al rispetto dell'ordine cronologico dei pagamenti effettuati. Luogo e data ... Firma Avv. [6] ... 1. Indicare il Tribunale presso il quale pende la procedura esecutiva. 2. Indicare le generalità dell'istante. 3. Indicare nome e cognome del difensore costituito. 4. Indicare la data del mandato. 5. Si dovrà indicare la sede in cui è stata contestata la dichiarazione del terzo tesoriere. 6. L'istanza andrà redatta e firmata digitalmente dal difensore al fine di procedere al deposito telematico. COMMENTOLa impignorabilità delle somme destinate ai fini individuati dalla legge speciale non opera nel caso in cui, adottata la delibera semestrale di preventiva quantificazione di tali importi, l'ente emetta mandati di pagamento afferenti a spese diverse da quelle vincolate, senza seguire l'ordine cronologico delle fatture come ricevute dall'ente medesimo per il pagamento. In tutti questi casi, dedotto tale vincolo da parte del tesoriere terzo pignorato mediante la dichiarazione resa ai sensi dell'art. 547 c.p.c., il creditore potrà contestare la esistenza, la portata e l'opponibilità del vincolo di indisponibilità. Si discute su quale sia lo strumento processuale attraverso il quale il creditore può sollevare critiche alla dichiarazione di indisponibilità formalizzata dal terzo esecutato. L'indirizzo prevalente è nel senso che tali contestazioni debbano essere svolte nelle forme dell'opposizione all'esecuzione in quanto attinenti alla “pignorabilità” dei beni aggrediti. Al riguardo si registra un recente orientamento di merito che prendendo le mosse da autorevole dottrina, ritiene che i vincoli di indisponibilità dedotti dal terzo tesoriere e contestati dal creditore, debbano essere verificati nell'ambito dell'accertamento endoesecutivo previsto dall'art. 549 c.p.c. Tale lettura determina una simmetria degli strumenti di reazione, in quanto il rimedio offerto dall'ordinamento sarebbe il medesimo sia che lo invochi il creditore (ad esempio deducendo la inefficacia in parte qua della delibera di impignorabilità) sia che lo invochi il debitore e, ancora, sarebbe lo stesso il rimedio “impugnatorio” concesso avverso l'ordinanza emanata dal G.E. all'esito dell'accertamento endoesecutivo. Inoltre, nell'ambito del medesimo procedimento disciplinato dall'art. 549 c.p.c., il G.E. potrà fare esercizio dei poteri istruttori che gli vengono riconosciuti, anche disponendo CTU per accertare il rispetto dell'ordine cronologico dei pagamenti effettuati dall'ente pubblico. Sui poteri cognitori del G.E. nell'ambito dell'accertamento endo-esecutivo dell'obbligo del terzo v. di recente Cass. n. 22123/2022. |