Istanza di sospensione della procedura esecutiva promossa nei confronti dell'ente che abbia deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario di cui all'art. 243-bis TUEL

Giuseppe Caramia

inquadramento

Il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali contenuto nel d. lgs. n. 267/2000, al Titolo VIII, Capo I detta la disciplina per gli enti che si trovino in situazione di grave squilibrio strutturale di bilancio (c.d. predissesto), prevedendo che gli stessi possano ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale disciplinata dall'art. 243-bis TUEL.

In tal caso, la suddetta disposizione prevede la sospensione delle procedure esecutive promosse nei confronti dell'ente e tale sospensione decorre dalla data in cui l'organo consiliare ha deliberato il ricorso alla procedura di riequilibro finanziario e sino al provvedimento con cui la Corte dei Conti territorialmente competente approva o rigetta il piano presentato secondo le modalità previste dall'art. 243-quater, commi 2 e 3, TUEL.

Formula

TRIBUNALE DI [1] ....

Sez. Esecuzioni Mobiliari

Procedura Esecutiva r.g. n. .... / ....

promossa da .... c/ ....

Giudice dell'esecuzione: Dott. ....

ISTANZA DI SOSPENSIONE DELL'AZIONE ESECUTIVA PER RICORSO ALLA PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO DI CUI ALL'ART. 243-BIS TUEL

Per [2] .... in qualità di debitore/terzo esecutato rappresentato e difeso nella procedura indicata in epigrafe dall'Avv. [3] ...., come da mandato già conferito in data [4] .... (ovvero come da mandato in calce alla presente istanza),

PREMESSO

– che nei confronti dell'istante è stata promossa la presente procedura esecutiva per il recupero del credito vanato nei confronti dell'Ente/amministrazione esecutata;

– che il pignoramento è stato notificato all'ente debitore il .... ed al terzo Banca .... quale tesoriere della medesima amministrazione;

– che con delibera del [5] .... il consiglio dell'ente ha deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, stante la situazione di squilibrio di bilancio;

– che la suddetta delibera esecutiva è stata trasmessa alla competente sezione regionale della Corte dei conti e al Ministero dell'interno [6] ;

TUTTO CIò PREMESSO

Si chiede all'Ill.mo Giudice dell'esecuzione, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 243-bis del d. lgs. n. 267/2000 di dichiarare la sospensione della procedura esecutiva.

Luogo e data ....

Firma Avv. [7] ....

[1]Indicare il Tribunale presso il quale pende la procedura esecutiva.

[2]Indicare le generalità dell'istante.

[3]Indicare nome e cognome del difensore costituito.

[4]Indicare la data del mandato.

[5]Inserire la data di esecutività della deliberazione consiliare.

[6]Allegare copia della delibera e relative ricevute di invio.

[7]L'istanza andrà redatta e firmata digitalmente dal difensore al fine di procedere al deposito telematico.

commento

L'art. 243-bis del TUEL disciplina la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale per i comuni e le province i cui bilanci presentino squilibri strutturali, da adottare con deliberazione dell'organo consiliare.

A seguito dell'assunzione di tale delibera, il IV comma della medesima disposizione prevede la sospensione delle procedure esecutive intraprese nei confronti dell'ente, dalla data della delibera fino all'approvazione o bocciatura del piano di riequilibrio pluriennale da parte della Corte dei Conti territorialmente competente. L'ente che ha fatto ricorso alla procedura di riequilibrio può adottare, in via di autotutela, un provvedimento di revoca fino alla scadenza del termine perentorio fissato dall'art. 243-bis, comma 5, TUEL per deliberare il programma di riequilibrio finanziario; in tal caso il provvedimento dovrà essere reso pubblico affinché produca la cessazione dell'effetto sospensivo delle procedure esecutive, mediante riassunzione della stessa procedura sospesa.

Si ritiene pacificamente che la sospensione delle procedure esecutive e dei giudizi di ottemperanza non si estenda ai procedimenti volti all'attuazione di obblighi di facere da parte dell'ente locale ovvero alle sentenze che hanno ad oggetto un contenuto diverso dalla condanna al pagamento di una somma di denaro.

L'art. 243-quater del TUEL, al comma 5, prevede una estensione del termine di sospensione delle procedure in quanto una volta che la Corte dei conti territorialmente competente ha deliberato l'approvazione o il diniego del piano di rientro elaborato dall'ente deficitario, la stessa determinazione del Giudice della contabilità pubblica può essere impugnata entro 30 giorni; fino alla scadenza di tale termine per impugnare ovvero nel caso di impugnazione, sino alla relativa decisione, le procedure esecutive intraprese nei confronti dell'ente sono sospese.

Le ipotesi di sospensione previste dalle suddette disposizioni sono plausibilmente da sussumere nella fattispecie prevista dall'art. 623 c.p.c., comma 1.

A questo punto c'è da chiedersi quale sia la sorte della procedura esecutiva sospesa: il comma 7 dell'art. 243-quater prevede che a) la mancata presentazione del piano entro il termine dall'articolo 243-bis, comma 5, b) la sua bocciatura, c) il mancato rispetto degli obiettivi intermedi, ovvero d) il mancato raggiungimento del riequilibrio finanziario dell'ente al termine del periodo di durata del piano stesso, impone l'avvio dell'iter funzionale alla deliberazione del dissesto. In tal caso, troverà applicazione l'ipotesi di definizione della procedura esecutiva prevista dall'art. 248, comma 2 del TUEL.

Nell'ipotesi in cui il piano di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all'articolo 243-bis abbia uno svolgimento positivo, le risorse pubbliche destinate a dare corso ai pagamenti, ai sensi dell'art. 243-sexies, comma 2, TUEL, non possono essere oggetto di atti di sequestro o di pignoramento, prevedendosi in tale ipotesi una inibitoria delle azioni esecutive analoga a quella prevista per il caso di dissesto.

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