Istanza di assunzione del debito da parte dell'aggiudicatario o assegnatario (art. 508 c.p.c.)

Girolamo Venturella

Inquadramento

A norma dell'art. 508 c.p.c. l'aggiudicatario o l'assegnatario possono chiedere al giudice dell'esecuzione l'autorizzazione all'assunzione del debito, in alternativa al versamento del prezzo di aggiudicazione o assegnazione.

Di solito, l'operazione si concretizza con un creditore ipotecario di primo grado, per l'importo per il quale questi abbia diritto di soddisfarsi con preferenza rispetto ai creditori concorrenti.

Il presupposto per l'assunzione è infatti un accordo tra il creditore assistito da causa legittima di prelazione e l'aggiudicatario o l'assegnatario, avente ad oggetto l'accollo da parte di questi ultimi del debito dell'esecutato che essi si impegnano a soddisfare, con il mantenimento delle garanzie originarie a favore del creditore indipendentemente e quindi al di fuori della procedura esecutiva pendente.

Ai fini dell'utile perfezionamento dell'accollo, è necessario un provvedimento costitutivo del Giudice dell'Esecuzione, nel quale non ha alcun rilievo la volontà del debitore, che viene immediatamente liberato dall'obbligazione così come i garanti. Il Giudice, nell'accogliere l'istanza di assunzione del debito, determina l'ammontare del credito che viene assunto dall'assegnatario: il provvedimento deve stabilire la parte del prezzo che l'assegnatario è tenuto a versare per un importo non superiore al credito che il creditore ipotecario ha diritto di vedere soddisfatto con preferenza rispetto agli altri creditori, salvo che l'assuntore non offra anche di pagare i crediti che prevalgono su quello che si vorrebbe accollare.

Formula

TRIBUNALE DI ...

Sez. Esecuzioni Immobiliari

Procedura Esecutiva Immobiliare n. ... / ...

promossa da “ ... ”

contro “ ... ”

Giudice dell'esecuzione: Dr. ...

ISTANZA DI ASSUNZIONE DEL DEBITO DA PARTE DELL'AGGIUDICATARIO O ASSEGNATARIO

(ART. 508 C.P.C.)

Il Sig. ... nato a ... residente in ..., via ..., n. ..., C.F. ... e rappresentato e difeso, come da procura in calce all'atto di [1] ..., dall'Avv. ..., C.F. ..., ed elettivamente domiciliato presso e nel di lui studio in ..., via ..., nella sua qualità di Creditore ipotecario di primo grado;

Il Sig. ... nato a ... residente in ..., via ..., n. ..., C.F. ..., nella sua qualità di Aggiudicatario del seguente bene: immobile ... ubicato in ..., via ..., dati catastali (Foglio ...; Particella ...; Subalterno ... ) nell'ambito della presente espropriazione immobiliare;

PREMESSO CHE

- in data ... la società/il Sig. ... con sede/res. ... si è resa/o aggiudicataria/o dell'immobile pignorato di cui sopra per l'importo di Euro ... e che l'aggiudicazione è divenuta definitiva;

- che nell'ambito della procedura esecutiva è stato depositato dalla stessa/o aggiudicataria/o l'importo di Euro ... a titolo di cauzione;

- il credito del sopra citato Sig. ... è pari ad Euro ... comprensivi di capitale, interessi e spese legali, come da precisazione del credito e nota spese allegati al presente atto;

- l'ammontare del suddetto credito è, dunque, superiore al prezzo di aggiudicazione del bene;

- l'aggiudicatario intende assumere il citato debito e, dunque, con il presente atto formula espressamente istanza di assunzione del debito ai sensi e per gli effetti degli artt. 508,585 e 586 e ss. c.p.c. fino a concorrenza di Euro ..., dedotta da tale importo la cauzione già versata;

- il creditore ipotecario di primo grado esprime con la sottoscrizione di questo atto il proprio espresso e formale consenso in merito alla richiesta formulata dall'aggiudicatario, per l'ammontare suindicato;

CHIEDONO CONGIUNTAMENTE

- che la società/il Sig. ..., quale aggiudicataria/o, sia autorizzata/o all'assunzione del debito ai sensi degli artt. 508,585 c.p.c. per il complessivo importo di Euro ... e sia esonerata/o dal versamento di tale importo secondo le modalità stabilite nell'ordinanza di vendita, con la conseguenza che le somme ulteriori da corrispondere ai fini del trasferimento dell'immobile siano limitate a quelle inerenti alle spese di procedura e di trasferimento;

- che il Giudice dell'esecuzione nell'emanando decreto di trasferimento, voglia ordinare al competente Conservatore dei Registri Immobiliari di non cancellare l'ipoteca iscritta presso la Conservatoria dei RR.II. di Rieti in data ... al n. ... Reg. Part., trattandosi di ipoteca di primo grado che grava sull'immobile oggetto di vendita e costituente garanzia anche della presente assunzione del debito.

Si allega precisazione del credito e nota spese difensore del creditore ipotecario.

Luogo e data ...

L'aggiudicatario ...

Il creditore ipotecario di primo grado ...

Il difensore del creditore ipotecario ...

1. Atto di intervento se trattasi del creditore procedente o atto di intervento se trattasi di creditore intervenuto.

COMMENTO

Il presupposto economico dell'operazione consiste, infatti, nella particolare convenienza che l'aggiudicatario può riscontrare nel subentro del debito dell'esecutato, ad esempio perché rilasciato a condizioni particolarmente favorevoli, non riscontrabili sul mercato del credito (ad es., per un contingente rialzo dei tassi d'interesse).

Ciò premesso, l'applicazione dell'art. 508 c.p.c., anzitutto, impedisce l'effetto purgativo della vendita o dell'assegnazione, giacché le garanzie che assistono il credito non vengono estinte, ma permangono.

In secondo luogo, si verifica una modificazione soggettiva dell'obbligazione dal lato passivo, ossia un accollo necessariamente liberatorio e a struttura bilaterale, non essendo necessario (e neppure previsto, a differenza di quanto dettato dall'art. 1273, comma 2 c.c.) il consenso del debitore.

Ancora, il rilascio dell'autorizzazione comporta che il creditore non può partecipare alla distribuzione del prezzo (Cass. I, n. 1712/1967), in quanto il suo credito dev'essere soddisfatto al di fuori del processo esecutivo, nei modi e tempi concordati con l'accollante.

Va infine segnalato che, ai fini di quanto previsto dall'art. 2929 c.c., l'assunzione del debito ex art. 508 c.p.c. non integra un atto esecutivo (Cass. III, n. 5846/1981).

L'accordo intervenuto tra l'aggiudicatario (o l'assegnatario) e il titolare della garanzia reale, solitamente creditore ipotecario di primo grado (ci si riferisce, ovviamente, all'ipotesi statisticamente più ricorrente e significativa, nell'ambito dell'espropriazione immobiliare) deve essere autorizzato dal Giudice dell'esecuzione.

Il provvedimento deve essere adottato su istanza da presentarsi, al più tardi, entro il termine fissato per il versamento del prezzo, in quanto si tratta di una modalità di adempimento alternativa a quella diretta.

Relativamente all'art. 585 c.p.c., si rileva che la Riforma Cartabia ha introdotto il IV comma a questa norma, il quale prevede che «Nel termine fissato per il versamento del prezzo, l'aggiudicatario, con dichiarazione scritta resa nella consapevolezza della responsabilità civile e penale prevista per le dichiarazioni false o mendaci, fornisce al giudice dell'esecuzione o al professionista delegato le informazioni prescritte dall'articolo 22 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231», in forza del quale è stata estesa agli aggiudicatari di beni immobili oggetto di espropriazione forzata l'applicazione degli obblighi previsti dal d.lgs. n. 231/2007, recante «Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione».

Vengono così estesi all'aggiudicatario gli obblighi di adeguata verifica della clientela previsti dal suddetto art. 22, quali, ad esempio, tutti quegli obblighi funzionali ad identificare il cliente ovvero il titolare effettivo della procedura, accertare l'eventuale esistenza e legittimità del potere di rappresentanza in capo al soggetto agente, ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura della prestazione.

Obiettivo di questa ulteriore previsione è chiaramente quello di prevenire il compimento di operazioni illecite, le quali possano oltretutto trovare la loro fonte in operazioni compiute nell'ambito di una vendita giudiziaria.

Va evidenziato che il legislatore ha ritenuto meno opportuno porre compiti di controllo o di verifica delle informazioni acquisite a carico del professionista, mentre si è ritenuta più adeguata la soluzione di onerare l'aggiudicatario di provvedere a tali dichiarazioni sotto la propria responsabilità, civile e penale.

Per le procedure promosse dal 28 febbraio 2023, in ottemperanza ai criteri previsti dalla legge delega n. 206/2021, l'art. 3, comma 41 del d.lgs. n. 149/2022 ha previsto che, nel termine fissato per il versamento del saldo prezzo, l'aggiudicatario, con dichiarazione scritta resa nella consapevolezza delle responsabilità, civili e penali, previste per le dichiarazioni false o mendaci, fornisce al giudice dell'esecuzione o al professionista delegato le informazioni prescritte dall'art. 22 del d.lgs. n. 231/2007. Sono stati infatti estesi agli aggiudicatari di beni immobili oggetto di espropriazione forzata degli obblighi previsti dal d.lgs. n. 231/2007 a carico del cliente.

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