Deduzioni da parte dei terzi interessati (art. 68 d.lgs. n. 159/2011)

Vincenza Di Cristofaro

inquadramento

A seguito dell'applicazione di misure di prevenzione personali, i divieti e le decadenze previste a carico del soggetto destinatario della misura possono essere estese a terzi salvo che essi, appositamente invitati a svolgere le proprie deduzioni in merito, dimostrino le ragioni per cui tale estensione non debba operare nei loro confronti.

Formula

TRIBUNALE ORDINARIO DI ....

Sezione misure di prevenzione

G.D. Dott. ....

n. .... / ....

Camera di consiglio ....

DEDUZIONI DA PARTE DEI TERZI INTERESSATI (ART. 68, D.LGS. N. 159/2011)

Per ...., C.F. ...., nato a .... il ...., residente in ...., rappresentato e difeso dall'Avv. .... (C.F. ....) del Foro di ...., elettivamente domiciliato presso lo studio del difensore in .... (con richiesta di ricevere notificazioni e comunicazioni all'indirizzo PEC .... e al numero di fax ....)

PREMESSO CHE

– in data .... Codesto Ecc.mo Tribunale Ordinario di ...., sezione misure di prevenzione, disponeva nei confronti di .... la misura di prevenzione personale consistente in .... (doc. 1);

– con decreto del .... (doc. 2) Codesto Ecc.mo Tribunale chiamava le parti interessate, fra cui il sottoscritto, ad intervenire nel procedimento prima di adottare alcuno dei provvedimenti di cui all'art. 67, comma 4 d.lgs. n. 159/2011[1] ;

ciò premesso, con il presente atto svolge, qui di seguito, le proprie

DEDUZIONI EX ART. 68 D.LGS. N. 159/2011

chiedendo in particolare che nei suoi confronti non venga adottato alcuno dei provvedimenti di cui all'art. 67, comma 4 d.lgs. n. 159/2011 per le seguenti ragioni:

....

....

.... [2] .

Si chiede di essere sentiti nella camera di consiglio.

Si allegano in copia i seguenti documenti:

1. decreto sequestro;

2. decreto con cui i terzi interessati sono stati chiamati ad intervenire.

Sempre in via istruttoria, si chiede di acquisire i seguenti elementi:

.... [3] .

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

[1]Ai sensi dell'art. 67, comma 4 d.lgs. n. 159/2011, il Tribunale dispone che i divieti e le decadenze previsti dai commi 1 e 2 (v. infra) operino anche nei confronti di chiunque conviva con la persona sottoposta alla misura di prevenzione nonché nei confronti di imprese, associazioni, società e consorzi di cui la persona sottoposta a misura di prevenzione sia amministratore o determini in qualsiasi modo scelte e indirizzi. In tal caso i divieti sono efficaci per un periodo di cinque anni.

[2]Indicare le ragioni in fatto e diritto sulla base delle quali si ritiene che i divieti e le decadenze di cui all'art. 67, commi 1 e 2, d.lgs. n. 159/2011 non debbano essere estesi anche allo scrivente.

[3]I terzi interessati possono chiedere l'acquisizione di ogni elemento utile ai fini della decisione. Ai fini dei relativi accertamenti si applicano le disposizioni dell'art. 19 d.lgs. n. 159/2011.

commento

Il d.lgs. n. 159/2011 (“Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli artt. 1 e 2 della l. 13 agosto 2010, n. 136”) prevede l'applicazione di misure di prevenzione personali (il titolo I del libro I) e di misure di prevenzione patrimoniali (il titolo II del libro I).

Fra le misure di prevenzione personali vi sono quelle applicate dal questore (capo I del titolo I del libro I) e quelle applicate dall'autorità giudiziaria (capo II del titolo I del libro I).

In particolare, le misure di prevenzione personali applicate dall'autorità giudiziaria sono quelle indicate nell'art. 6 d.lgs. n. 159/2011 (sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, divieto di soggiorno in uno o più comuni, diversi da quelli di residenza o di dimora abituale, o in una o più regioni, obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale) e vengono applicate ai soggetti elencati nell'art. 4 d.lgs. n. 159/2011.

Le persone alle quali sia stata applicata con provvedimento definitivo una delle misure di prevenzione personali applicate dall'autorità giudiziaria (i.e. quelle previste dal capo II del titolo I del libro I) non possono ottenere: a) licenze o autorizzazioni di polizia e di commercio; b) concessioni di acque pubbliche e diritti ad esse inerenti nonché concessioni di beni demaniali allorché siano richieste per l'esercizio di attività imprenditoriali; c) concessioni di costruzione e gestione di opere riguardanti la pubblica amministrazione e concessioni di servizi pubblici; d) iscrizioni negli elenchi di appaltatori o di fornitori di opere, beni e servizi riguardanti la pubblica amministrazione, nei registri della camera di commercio per l'esercizio del commercio all'ingrosso e nei registri di commissionari astatori presso i mercati annonari all'ingrosso; e) attestazioni di qualificazione per eseguire lavori pubblici; f) altre iscrizioni o provvedimenti a contenuto autorizzatorio, concessorio, o abilitativo per lo svolgimento di attività imprenditoriali, comunque denominati; g) contributi, finanziamenti o mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee, per lo svolgimento di attività imprenditoriali; h) licenze per detenzione e porto d'armi, fabbricazione, deposito, vendita e trasporto di materie esplodenti.

Inoltre il provvedimento definitivo di applicazione della misura di prevenzione determina la decadenza di diritto dalle summenzionate licenze, autorizzazioni, concessioni, iscrizioni, attestazioni, abilitazioni ed erogazioni, nonché il divieto di concludere contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, di cottimo fiduciario e relativi subappalti e subcontratti, compresi i cottimi di qualsiasi tipo, i noli a caldo e le forniture con posa in opera. Le licenze, le autorizzazioni e le concessioni sono ritirate e le iscrizioni sono cancellate ed è disposta la decadenza delle attestazioni a cura degli organi competenti.

I suddetti divieti e decadenze operano anche nei confronti di chiunque conviva con la persona sottoposta alla misura di prevenzione nonché nei confronti di imprese, associazioni, società e consorzi di cui la persona sottoposta a misura di prevenzione sia amministratore o determini in qualsiasi modo scelte e indirizzi e in tal caso i divieti sono efficaci per un periodo di cinque anni.

Onde evitare che il Tribunale disponga per l'appunto che i suddetti divieti e decadenze operino anche nei confronti di tali soggetti (i.e. chiunque conviva con la persona sottoposta alla misura di prevenzione nonché nei confronti di imprese, associazioni, società e consorzi di cui la persona sottoposta a misura di prevenzione sia amministratore o determini in qualsiasi modo scelte e indirizzi), essi possono presentare le proprie deduzioni al fine di dimostrare la ragione per cui tali divieti e decadenze non debbano essere estesi nei loro confronti.

Infatti, ai sensi dell'art. 68, comma 1 d.lgs. n. 159/2011, il Tribunale, prima di adottare alcuno dei provvedimenti di cui al comma 4 dell'art. 67, chiama, con decreto motivato, ad intervenire nel procedimento le parti interessate, le quali possono, anche con l'assistenza di un difensore, svolgere in camera di consiglio le loro deduzioni e chiedere l'acquisizione di ogni elemento utile ai fini della decisione.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario