Richiesta di provvedimenti urgenti ex art. 22 d.lgs. n. 159/2011

Vincenza Di Cristofaro

Inquadramento

In caso di urgenza di provvedere, si può chiedere ex art. 22 d.lgs. n. 159/2011 al Presidente del Tribunale di emettere il sequestro, che dovrà poi essere convalidato dal Tribunale.

Formula

ILL.MO PRESIDENTE DEL

TRIBUNALE ORDINARIO DI ...

[EVENTUALMENTE: indicare riferimenti del procedimento di prevenzione [1] ]

RICHIESTA DI PROVVEDIMENTI URGENTI EX ART. 22 D.LGS. N. 159/2011

Il sottoscritto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di ... [2]

PREMESSO CHE

- si prevede che debba essere disposta la confisca dei seguenti beni: ... di proprietà di ...;

- in considerazione di ... [3] (doc. 1 [4]) sussiste il concreto pericolo che i suddetti beni di cui si prevede debba essere disposta la confisca vengano dispersi, sottratti od alienati [5] [OPPURE: in considerazione di ... [6] (doc. 2 [7]) sussiste la particolare urgenza di provvedere [8] ];

ciò premesso,

CHIEDE

all'Ill.mo Presidente del Tribunale di ... di disporre in via di urgenza con decreto il sequestro dei beni suindicati prima della fissazione dell'udienza.

Si allegano in copia i seguenti documenti:

1. documenti da cui si possa evincere il concreto pericolo che i beni (di cui si prevede debba essere disposta la confisca) vengano dispersi, sottratti od alienati;

2. documenti da cui si possa evincere l'urgenza di provvedere.

Luogo e data ...

Firma ...

1. Nel caso di cui al secondo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011.

2. A seconda dei casi l'istante potrà essere il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo del distretto ove dimora la persona, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il Questore, il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale nel cui circondario dimora la persona, nel caso di cui al primo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011 e, nel caso di cui al secondo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011, anche gli organi incaricati dal Tribunale di svolgere ulteriori indagini.

3. Illustrare le ragioni per cui si ritiene che sussista il concreto pericolo che i beni (di cui si prevede debba essere disposta la confisca) vengano dispersi, sottratti od alienati.

4. Eventuali documenti da cui si possa evincere il concreto pericolo che i beni (di cui si prevede debba essere disposta la confisca) vengano dispersi, sottratti od alienati.

5. Nel caso di cui al primo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011.

6. Illustrare le ragioni per cui si ritiene che sussista la particolare urgenza.

7. Eventuali documenti da cui si possa evincere la particolare urgenza.

8. Nel caso di cui al secondo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011.

COMMENTO

In alternativa alla procedura ordinaria per l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro (i.e. quella di cui all'art. 20 d.lgs. 159/2011), l'art. 22 d.lgs. n. 159/2011 (rubricato “Provvedimenti d'urgenza”) prevede due procedure più rapide per ottenere il sequestro.

Sequestro di prevenzione c.d. anticipato ovvero precauzionale ex art. 22, comma 1 d.lgs. n. 159/2011

Il primo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011 contempla l'ipotesi del sequestro di prevenzione c.d. anticipato ovvero precauzionale, adottabile dal Presidente del Tribunale competente per l'applicazione della misura di prevenzione.

Infatti, ai sensi di tale primo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011, allorché sussista il concreto pericolo che i beni di cui si prevede debba essere disposta la confisca vengano dispersi, sottratti od alienati, i soggetti titolari della proposta (i.e. a seconda dei casi, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo del distretto ove dimora la persona, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Questore, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale nel cui circondario dimora la persona) possono, unitamente alla proposta, richiedere al Presidente del Tribunale competente per l'applicazione della misura di prevenzione di disporre anticipatamente il sequestro dei beni prima della fissazione dell'udienza. Il Presidente del Tribunale provvede con decreto motivato entro cinque giorni dalla richiesta. Il sequestro eventualmente disposto perde efficacia se non convalidato dal Tribunale entro trenta giorni dalla proposta.

Si parla di sequestro anticipato atteso che il sequestro viene disposto inaudita altera parte in via anticipata, ossia nello spazio che intercorre tra la proposta di applicazione della misura e la fissazione dell'udienza.

Unitamente alla proposta, quindi, i soggetti proponenti possono richiedere al Presidente l'emissione del sequestro, anticipato rispetto all'ordinario incedere della procedura patrimoniale.

Esiste quindi già una proposta di prevenzione, presentata dai soggetti istituzionalmente abilitati e occorre necessariamente che sussista il concreto pericolo che i beni, di cui si prevede debba essere disposta la confisca, nelle more vengano dispersi sottratti o alienati.

Risulta evidente la natura cautelare di tale strumento, essendo necessario accertare la presenza del periculum in mora che consente la richiesta di emissione del sequestro all'organo monocratico anziché al collegio. Il periculum in mora deve sussistere affinché l'organo monocratico possa statuire rapidamente onde evitare che nell'intervallo di tempo intercorrente tra il deposito della proposta e il suo vaglio i beni possano essere dispersi e quindi possa esservi la sottrazione dell'oggetto della probabile confisca.

Il secondo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011, invece, disciplina il c.d. sequestro urgente. Anch'esso è di prerogativa presidenziale e fondato su presupposti di urgenza.

A differenza di quello di cui al primo comma, esso è disposto nel corso del procedimento (e pertanto a proposta già presentata e procedimento già iniziato), laddove vi sia la necessità di provvedere con rapidità onde evitare il rischio di dispersione dei beni (rischio divenuto noto dopo la presentazione della proposta). In questo caso esiste già un collegio potenzialmente competente a decidere ma, tuttavia, in ragione della particolare urgenza di provvedere, il provvedimento ablatorio viene comunque affidato all'organo monocratico anziché a quello collegiale.

Tale modalità celere di disposizione del sequestro può riguardare anche beni ulteriori rispetto a quelli già sottoposti a sequestro.

Ai sensi di tale secondo comma dell'art. 22 d.lgs. n. 159/2011, nel corso del procedimento, a richiesta dei soggetti titolari della proposta (i.e. a seconda dei casi, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo del distretto ove dimora la persona, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Questore, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale nel cui circondario dimora la persona) o dagli organi incaricati dal Tribunale di svolgere ulteriori indagini, nei casi di particolare urgenza il sequestro è disposto dal presidente del Tribunale con decreto motivato e perde efficacia se non è convalidato dal Tribunale nei trenta giorni successivi. Analogamente si procede se, nel corso del procedimento, anche su segnalazione dell'Amministratore Giudiziario, emerge l'esistenza di altri beni che potrebbero formare oggetto di confisca.

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