Richiesta di revoca del sequestro preventivo e di cancellazione della relativa trascrizione (art. 321, comma 3, c.p.p.)InquadramentoIl soggetto che sia interessato alla revoca del sequestro preventivo su un bene può chiederne la revoca se sussistano i presupposti e, in particolare, l'aggiudicatario del bene a seguito di esecuzione immobiliare, può chiedere la revoca del sequestro preventivo, chiedendo altresì la cancellazione della trascrizione del relativo sequestro dai registri immobiliari. FormulaTRIBUNALE ORDINARIO DI ... UFFICIO G.I.P. Dott. ... n. ... / ... OPPURE [1] PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE ORDINARIO DI ... Sostituto Procuratore Dott. ... n. ... / ... RICHIESTA DI CANCELLAZIONE DEL SEQUESTRO DA PARTE DELL'AGGIUDICATARIO (ART. 321, COMMA 3 C.P.P.) Per ... [2][3], C.F. ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ..., del Foro di ..., elettivamente domiciliato presso lo studio del difensore in ... (con richiesta di ricevere notificazioni e comunicazioni all'indirizzo PEC ... e al numero di fax ...) PREMESSO CHE - con atto di pignoramento del ... (doc. 1), trascritto nei registri immobiliari in data ... (doc. 2), lo scrivente sottoponeva a pignoramento il seguente bene immobile ... [4] di proprietà di ... [5]; - successivamente il medesimo bene immobile veniva sottoposto a sequestro preventivo ex art. 321, comma 1 c.p.p. con provvedimento emesso da ... in data ... e trascritto [6] nei registri immobiliari in data ... (doc. 3); - nel frattempo in data ... il suddetto bene immobile è stato aggiudicato allo scrivente (doc. 4); - pertanto, lo scrivente necessita (e ritiene che sia doveroso) che il sequestro preventivo ex art. 321, comma 1 c.p.p. venga revocato essendo venute a mancare [7] le condizioni di applicabilità previste (i.e. pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati [8]) e che, di conseguenza, venga cancellata la trascrizione [9] del sequestro dai registri immobiliari (cosicché lo scrivente possa, dopo il pagamento del prezzo, ottenere il decreto di trasferimento e la trascrizione dello stesso); - il bene non è suscettibile di confisca obbligatoria [10]; ciò premesso e considerato, lo scrivente CHIEDE all'Ill.ma autorità adìta di revocare il sequestro preventivo del ... sul bene immobile ... e di ordinare la cancellazione della relativa trascrizione dai registri immobiliari. Si allegano in copia i seguenti documenti: 1. atto di pignoramento immobiliare; 2. nota di trascrizione del pignoramento immobiliare; 3. nota di trascrizione del sequestro preventivo; 4. provvedimento di aggiudicazione del bene immobile. Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. Nel corso delle indagini preliminari, infatti, a provvedere è il pubblico ministero con decreto motivato. 2. L'aggiudicatario del bene immobile all'esito dell'espropriazione immobiliare svoltasi dinanzi al G.E. 3. In generale, ai seni dell'art. 321, c.p.p., possono chiedere la revoca del sequestro il pubblico ministero o l'interessato. 4. Descrivere il bene immobile pignorato. 5. Il debitore esecutato nell'espropriazione immobiliare. 6. Ai sensi dell'art. 104 disp. att. c.p.p., il sequestro preventivo è eseguito sui beni immobili con la trascrizione del provvedimento presso i competenti uffici. 7. Anche per fatti sopravvenuti. 8. Illustrare le ragioni sottostanti. 9. Ai sensi dell'art. 104 disp. att. c.p.p., il sequestro preventivo è eseguito sui beni immobili con la trascrizione del provvedimento presso i competenti uffici; di conseguenza, va ritenuto che anche la revoca del sequestro preventivo debba osservare le medesime formalità. 10. Infatti le cose che soggiacciono a confisca obbligatoria non possono essere restituite in nessun caso all'interessato. COMMENTOAi sensi dell'art. 321, comma 3, c.p.p., il sequestro preventivo è immediatamente revocato, a richiesta del pubblico ministero o dell'interessato, quando risultino mancanti, anche per fatti sopravvenuti, le condizioni di applicabilità previste dal comma 1 del medesimo art. 321 c.p.p. (i.e. quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato; prima dell'esercizio dell'azione penale provvede il giudice per le indagini preliminari). Trattasi della fattispecie del sequestro c.d. impeditivo. Nel corso delle indagini preliminari provvede il pubblico ministero con decreto motivato, che è notificato a coloro che hanno diritto di proporre impugnazione. Se vi è richiesta di revoca dell'interessato, il pubblico ministero, quando ritiene che essa vada anche in parte respinta, la trasmette al giudice, cui presenta richieste specifiche nonché gli elementi sui quali fonda le sue valutazioni. La richiesta è trasmessa non oltre il giorno successivo a quello del deposito nella segreteria. A seguito della richiesta di revoca del sequestro, si valuta la sussistenza o permanenza dei presupposti legittimanti l'adozione della misura. La persona interessata è da identificarsi con l'imputato o con la persona alla quale le cose sono state sequestrate o dovrebbero essere restituite (si riconosce la legittimazione a chiedere la revoca anche ai creditori e in generale a chi subisca un danno dal mantenimento del vincolo cautelare, come e.g. coloro che abbiano un diritto reale sulla res sequestrata, nonché i creditori del soggetto passivo del sequestro preventivo, i quali vantano un diritto reale di garanzia sul bene. Competente a decidere sulla revoca, nel corso delle indagini preliminari, è il pubblico ministero, che, in tal caso, ha un autonomo potere di intervento, senza necessità di interpellare l'organo giurisdizionale. Quanto alla forma che deve assumere il provvedimento con cui si revoca il sequestro preventivo, in mancanza di esplicita disposizione legislativa, è stato messo in evidenza come, per analogia con l'art. 299, comma 3 c.p.p., debba trattarsi di ordinanza, e pertanto un atto necessariamente motivato. Per quanto concerne le ragioni idonee a giustificare la revoca del sequestro preventivo, come detto l'art. 321 c.p.p. prevede che il sequestro sia immediatamente revocato a richiesta del pubblico ministero o dell'interessato allorché risultino mancanti, anche per fatti sopravvenuti, le condizioni di applicabilità previste dal comma 1 dell'art. 321 c.p.p. Con riferimento all'inciso “anche per fatti sopravvenuti” la giurisprudenza di legittimità ha evidenziato come in sede di revoca possano essere messi in discussione i presupposti di applicazione della misura, sia che essi siano venuti meno in epoca successiva all'adozione, sia che tali presupposti mancassero sin dall'origine, e tale inciso viene attribuito il significato di legittimare una rivalutazione dei fatti preesistenti che renda evidente un'eclatante insussistenza delle stesse condizioni originarie di applicabilità della misura cautelare; nel caso della revoca, quindi, ben può essere dedotta anche l'insussistenza originaria delle condizioni legittimanti la misura. Le cose che soggiacciono a confisca obbligatoria non possono essere restituite in nessun caso all'interessato. |