Domanda di liquidazione controllata del patrimonio

Rosaria Giordano

inquadramento

Gli artt. 268 e ss. d.lgs. n. 14/2019 c.d. Codice della crisi d'impresa e sono dedicati alla disciplina della procedura di liquidazione controllata del sovraindebitato.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1]

DOMANDA DI LIQUIDAZIONE CONTROLLATA DEL PATRIMONIO [2]

Il Sig. .... nato a .... il ...., C.F. .... [3] , elettivamente domiciliato in .... presso l'avv. .... (C.F.: ....) dal quale è rapp.to e difeso in forza di procura in calce al presente atto (PEC ....) [4]

PREMESSO CHE

si trova in una condizione di sovraindebitamento, atteso che ....;

in data .... si è rivolto all'OCC competente, che, mediante la relazione allegata, ha illustrato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'esponente e valutato la completezza e l'attendibilità della documentazione depositata a corredo della domanda [5] ;

Come si evince anche dalla predetta relazione dell'OCC, il ceto creditorio è composto da fornitori, banche, erario, professionisti, enti previdenziali ed assistenziali.

La situazione debitoria complessiva ammonta ad Euro .... ed è così analiticamente composta:

Creditori ipotecari: Euro ....

Creditori privilegiati speciali: Euro ....

Creditori privilegiati generali: Euro ....

Creditori chirografari: Euro ....

Stante la volontà di accedere alla procedura di liquidazione, il ricorrente mette a disposizione dei creditori tutto il proprio patrimonio pignorabile composto da:

a) Piena proprietà immobile in .... alla via .... riportato in N.C.E.U. del comune di ...., foglio ...., particella ...., sub ...., cat. ...., vani ...., rendita catastale ....

b) Furgone .... tg. .... immatricolato ....

c) Saldo attivo c/c n. .... acceso presso la Banca ...., agenzia di ...., pari ad Euro ....

L'immobile, costituito da appartamento di complessivi mq .... oltre posto auto coperto, ha un valore di mercato, confermato dalla relazione dell'OCC, di complessivi e ....

Il furgone risulta immatricolato nell'anno e dalle riviste specializzate del settore risulta avere un valore di mercato di e ....

Il piano di liquidazione proposto dal ricorrente prevede la cessione di tutti i beni suindicati, dalla cui liquidazione è prevedibile il pagamento:

1) integrale dei crediti prededucibili (spese di giustizia, compenso spettante al professionista, al perito estimatore, al liquidatore, al Notaio, oltre spese di pubblicità vendita);

2) integrale del creditore ipotecario dell'immobile su cui insiste la garanzia ipotecaria comprensivo di interessi;

3) integrale degli altri creditori privilegiati, comprensivo di interessi;

4) nella misura del 30% dei creditori chirografari.

Fa presente che l'OCC, nell'allegata relazione, ha accertato l'attendibilità e la fattibilità del piano proposto, attestando al contempo la veridicità dei dati e della documentazione depositata a corredo.

Tutto ciò esposto il ricorrente, come sopra rapp.to, dom.to e difeso, nel dichiarare

di non essere soggetto che rientra nel novero di quelli sottoponibili a liquidazione giudiziale;

CHIEDE

che l'Ecc.mo Tribunale voglia disporre l'apertura della procedura di liquidazione del patrimonio, con conseguente nomina del liquidatore.

Si richiede, sin d'ora, l'ammissione al beneficio della esdebitazione per i debiti concorsuali che non verranno soddisfatti.

Si allega:

– relazione dell'OCC;

–  ....;

–  .....

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

PROCURA

Delego a rappresentarmi e difendermi con riguardo alla redazione del presente atto di precetto ed alla successiva esecuzione forzata e agli eventuali giudizi di opposizione l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Per autentica della sottoscrizione ....

Firma Avv. ....

[1]La competenza è demandata al tribunale del luogo di residenza o sede del debitore stante il rinvio operato dal primo comma dell'art. 268 del d.lgs. n. 14/2019 a tale criterio di collegamento della competenza previsto in generale dall'art. 27, comma 2, del medesimo decreto.

[2]Come prescritto dall'ultimo comma dell'art. 268 del d.lgs. n. 14/2019 il deposito della domanda sospende, ai soli effetti del concorso, il corso degli interessi convenzionali o legali fino alla chiusura della liquidazione, a meno che i crediti non siano garantiti da ipoteca, da pegno o privilegio, salvo quanto previsto dagli artt. 2749,2788 e 2855, commi 2 e 3 c.c.

[3]L'istanza in questione è equiparabile ad un atto introduttivo del giudizio sicché trova applicazione l'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011, in tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio.

[4]L'art. 269 del codice della crisi di impresa prevede che il ricorso può essere presentato personalmente dal debitore, con l'assistenza dell'OCC, sicché il debitore potrebbe scegliere di non avvalersi di un avvocato per la presentazione del ricorso.

[5] Lo stesso art. 269 del Codice della crisi di impresa prescrive l'allegazione della relazione dell'OCC al ricorso.

commento

Gli artt. 268 e ss. del d.lgs. n. 14/2019 consentono al debitore civile il deposito di una istanza di liquidazione del patrimonio che determina da parte dello stesso la messa disposizione di tutti i propri beni e degli eventuali crediti, la nomina di un liquidatore con il compito di vendere i beni, esigere o cedere i crediti, realizzare il valore economico del tutto e distribuirlo ai creditori.

Tale procedura ha le seguenti caratteristiche:

– devono esservi inclusi tutti i beni del debitore;

– restano esclusi solo i crediti impignorabili ai sensi dell'articolo 545 del codice di procedura civile e delle altre disposizioni di legge; i crediti aventi carattere alimentare e di mantenimento, gli stipendi, le pensioni, i salari e ciò che il debitore guadagna con la sua attività nei limiti, indicati dal giudice, di quanto occorre al mantenimento suo e della sua famiglia; i frutti derivanti dall'usufrutto legale sui beni dei figli, i beni costituiti in fondo patrimoniale e i frutti di essi, salvo quanto disposto dall'articolo 170 del codice civile;

– dovrà essere nominato un liquidatore con il compito di amministrare i beni oggetto della liquidazione; verificare l'elenco dei creditori e sollecitarne l'intervento alla partecipazione alla procedura; formare l'inventario di tutti i beni del debitore e redigere lo stato passivo, cioè l'elenco dei titolari dei crediti da soddisfare; predisporre un programma di liquidazione e dare attuazione allo stesso e cioè alla realizzazione (di norma vendita a condizioni di mercato o comunque cessione a terzi dietro corrispettivo) di tutto il compendio patrimoniale sottoposto alla procedura, in esso compresa la realizzazione di eventuali diritti ancora non esercitati (acquisizione della disponibilità di beni del debitore esistenti presso terzi, recupero dei crediti); distribuire il ricavato fra i creditori.

Il pagamento dei crediti derivanti dalle necessità della procedura ha luogo con preferenza rispetto agli altri, salvo solo il ricavato dalla liquidazione dei beni oggetto di pegno o di ipoteca per la parte destinata ai creditori garantiti.

Dell'apertura della procedura di liquidazione il giudice dovrà disporre idonee forme di pubblicità e, nel caso in cui si tratti di imprenditori, l'annotazione nel registro delle imprese, oltre alle formalità di trascrizione per i beni immobili e per i mobili registrati.

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