Istanza di vendita di parti separate e pertinenze (art. 1071 cod. nav.)InquadramentoIl codice della navigazione, a proposito dell'esecuzione forzata su aeromobili, richiama le norme del codice di procedura civile unicamente con riferimento a singoli istituti e non già per indicarle quale disciplina di integrazione o di completamento. Per le fattispecie non richiamate si applica in modo esclusivo la normativa specifica dedicata agli aeromobili, diversa da quella ordinaria per la necessità di tener conto della particolare natura di questi beni, destinati per definizione al movimento ed al trasporto nell'aria. Il presupposto di questo regime autonomo è che i beni pignorati siano atti a svolgere la loro funzione di movimento e di trasporto. Ove essi vengano smembrati in parti separate, queste porzioni fisiche tornano ad essere soggette alle ordinarie disposizioni sulla vendita di cose mobili (art. 529 ss. c.p.c.). FormulaTRIBUNALE CIVILE DI ... RICORSO PER LA VENDITA DI PARTI SEPARATE DI AEROMOBILE PIGNORATO (ART. 1071 COD. NAV.) Nel procedimento di esecuzione forzata n. r. es. ... promosso da: BANCA ... s.p.a. con sede legale in ..., creditore procedente, in persona del Sig. ... e per questa procedura rappresentata e assistita dall'Avv. ... come in atti già generalizzati CONTRO Società ... s.r.l. con sede legale in ..., in persona dell'amministratore unico Sig. ..., rappresentato e assistito dagli Avv. ..., debitrice esecutata, come in atti A nome e per conto della propria assistita Banca ..., il sottoscritto che la rappresenta in giudizio formula ISTANZA DI VENDITA [1] dei beni di seguito descritti, separati dall'aeromobile ..., di nazionalità italiana, già di esso pertinenze, in proprietà della debitrice esecutata società ..., pignorati con verbale Ufficiale giudiziario in data ... e attualmente depositati in custodia, dopo la separazione dall'aeromobile suddetto, in ... CHIEDE la fissazione dell'udienza per l'audizione delle parti, ai sensi dell'art. 1066 cod. nav. e dell'art. 530, comma 1 c.p.c. Si producono: ...; ...; .... Con riserva di ulteriormente produrre e dedurre. Ai fini del versamento del contributo unificato si dichiara che il valore della causa è di Euro .... Con osservanza Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. L'istanza va presentata al tribunale se non è stato ancora nominato il giudice dell'esecuzione. In questo caso, a seguito della presentazione dell'istanza il cancelliere forma il fascicolo d'ufficio e lo presenta con tutti i documenti allegati al presidente, che designa il giudice dell'esecuzione. Con la domanda di vendita, che comporta il deposito dei documenti di cui all'art. 1064, comma 3, cod. nav. e l'iscrizione della causa a ruolo, ha inizio la fase processuale vera e propria dell'espropriazione. Tutti gli atti del processo devono essere redatti in modo chiaro e sintetico (art. 121 c.p.c.) e devono essere depositati, unitamente ai documenti, in forma e con modalità telematiche (artt. 87 e 196-quater disp. att. c.p.c.). Il d.m. n. 110/2023, ha dettato il Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari. Tutti i professionisti tenuti all'iscrizione in albi o elenchi sono obbligati a munirsi di un domicilio telematico iscritto nell'Elenco nazionale dei domicili digitali dei professionisti e delle imprese (art. 3-bis d.lgs. n. 82/2005). COMMENTOPrincipi generali La disciplina della vendita del bene pignorato è, con riguardo alla nave e al carato di nave, autonoma e specifica rispetto a quella dettata dal codice di procedura civile (si vedano gli artt. 501 ss. c.p.c.). Una rilevante differenza si coglie nel fatto che la nomina del giudice dell'esecuzione è posposta alla presentazione della domanda di vendita, sì che per tutto il tempo precedente alla sua presentazione (fino a novanta giorni dal pignoramento) sussiste la competenza del presidente del tribunale a ricevere e a pronunciare i provvedimenti intermedi provvisori. La disciplina della vendita di cose già facenti parte dell'aeromobile o di sue pertinenze che siano state separate con l'apprensione dell'ufficiale giudiziario è interamente affidata alle disposizioni del codice di procedura civile. Con la separazione dall'aeromobile le cose suddette perdono la loro particolare qualità di essere destinate al movimento e al trasporto, vale a dire, proprio la specifica qualità che determina l'esigenza di una regolamentazione diversa da quella ordinaria finché la loro speciale attitudine persiste. Esse assumono l'autonoma natura di comuni cose mobili: come tali, disciplinate dalle ordinarie disposizioni diritto sostanziale e processuale. Deposito e notifica sono attualmente regolati dalle norme sul giudizio telematico. Tutti gli atti e i documenti inerenti al processo debbono essere depositati in forma telematica per essere inseriti nel fascicolo telematico (artt. 87 e 196-quater disp. att. c.p.c.). Le notifiche sono state ridisciplinate dalla riforma del processo civile anche a modifica della normativa dettata dalla l. n. 53/1994, che consentiva l'effettuazione delle notifiche anche all'avvocato munito di procura alle liti; esse, in linea di massima, sono tutte da eseguire con modalità informatiche. Si vedano le importanti modifiche introdotte dal d.lgs. n. 149/2022, di riforma del processo civile, dal successivo d.lgs. n. 164/2024 che ne ha corretto le disposizioni e dal d.l. n. 19/2024, conv. dalla l. n. 56/2024. La richiesta Il rinvio alle norme del codice di procedura civile rende applicabile il dettato dell'art. 501 c.p.c. per il quale l'istanza di vendita non necessita di forme o di un contenuto particolari. Il tenore della domanda è libero e rende necessaria unicamente l'individuazione della procedura di esecuzione forzata cui si riferisce, del bene del quale si chiede la vendita e la legittimazione del richiedente. Il controllo del giudice Il codice della navigazione non detta norme descrittive dei casi in cui può verificarsi la nullità degli atti concernenti l'inosservanza delle disposizioni riguardanti la presentazione dell'istanza di vendita. In via di approssimazione può dirsi che spetta al presidente del tribunale di verificare d'ufficio i presupposti e i requisiti della domanda, quali la legittimazione del richiedente e la ritualità dell'eseguito pignoramento, per quanto concerne le forme e la tempestività della sua esecuzione (A proposito di questi poteri officiosi possono richiamarsi i principi enunciati in tal senso nell'ambito della procedura civile da Cass. III, n. 11638/2014: «Nell'espropriazione immobiliare, spetta al giudice dell'esecuzione verificare d'ufficio la titolarità, in capo al debitore esecutato, del diritto reale pignorato sul bene immobile, mediante l'esame della documentazione depositata dal creditore procedente, ovvero integrata per ordine dello stesso giudice ai sensi dell'art. 567 c.p.c., dalla quale deve risultare la trascrizione di un titolo di acquisto in suo favore»). Il contraddittorio con il debitore e gli altri creditori interessati è assicurato dall'obbligo per il giudice di sentire le parti, ai sensi dell'art. 1066 cod. nav. Le forme della vendita La disciplina della vendita di cose e pertinenze separate è affidata dall'art. 1071 cod. nav. interamente alle norme del codice di procedura civile in materia di espropriazione di cose mobili. La ragione del rinvio così totale risiede nella natura mobiliare che le cose distaccate dall'intero assumono nel perdere la funzionale destinazione all'utilizzo della cosa madre. La normativa applicabile alla vendita forzata va dunque ravvisata nel disposto degli artt. 529 e ss. c.p.c. In estrema sintesi, la vendita può essere affidata ad un commissionario (artt. 532 c.p.c. e 167 disp. att. c.p.c.); effettuata al pubblico incanto (art. 534 c.p.c.); delegata per le operazioni di incanto ad un notaio, un avvocato, un commercialista (art. 534-bis c.p.c.) o all'istituto di vendite giudiziarie (art. 159 disp. att. c.p.c.); eseguita a lotti o singolarmente, secondo le disposizioni del giudice dell'esecuzione; evitata dalla diretta assegnazione dei beni al creditore (art. 529 c.p.c.). Per la giurisprudenza, le disposizioni adottate dal giudice dell'esecuzione nell'ordinanza di vendita o di delega circa gli adempimenti, le modalità, i termini e, in generale, le condizioni alle quali l'esperimento di vendita è soggetto sono posti a presidio delle esigenze di certezza, legittimità, trasparenza, correttezza ed efficienza che sovrintendono al sistema dell'espropriazione forzata, sicché le parti del procedimento esecutivo hanno pieno interesse a farne valere la violazione mediante opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c., non essendo tenuti altresì a dimostrare di aver subito uno specifico pregiudizio (Cass. III, n. 18421/2022). La vendita senza incanto è interamente regolata dagli artt. 570-575 c.p.c. Per la vendita con modalità telematiche si vedano gli artt. 161-ter e 169 disp. att. c.p.c.; e il d.m. n. 32/2015, Regolamento recante le regole tecniche e operative per lo svolgimento della vendita di beni mobili e immobili con modalità telematiche nei casi previsti dal codice di procedura civile, ai sensi dell'art. 161-ter delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile. Il controllo del giudice Il codice della navigazione non detta norme descrittive dei casi in cui può verificarsi la nullità degli atti concernenti l'inosservanza delle disposizioni riguardanti la formazione e la presentazione dell'istanza di vendita. In via di approssimazione può dirsi che spetta al presidente del tribunale di verificare d'ufficio i presupposti e i requisiti della domanda, quali l'esistenza del titolo esecutivo, la titolarità del diritto di proprietà da espropriare e la ritualità dell'eseguito pignoramento. La sussistenza di questi poteri officiosi è stata affermata nell'ambito della procedura civile da Cass. III, n. 11638/2014. |