Intervento tempestivo nell'esecuzione relativa ad autoveicoliInquadramentoL'art. 499 c.p.c. disponeva che possono intervenire nel processo esecutivo tutti coloro che nei confronti del debitore esecutato hanno un credito certo, liquido ed esigibile. La disposizione è stata sostituita (d.l. n. 35/2005) e attualmente consente l'intervento nell'espropriazione forzata ai creditori che nei confronti del debitore hanno un credito fondato su titolo esecutivo nonché i creditori che, al momento del pignoramento, avevano eseguito un sequestro sui beni pignorati ovvero avevano un diritto di pegno o un diritto di prelazione risultante da pubblici registri ovvero erano titolari di un credito di somma di denaro risultante dalle scritture contabili di cui all'art. 2214 c.c. È il titolo esecutivo che, a norma dell'art. 474 c.p.c., deve avere ad oggetto un diritto certo, liquido ed esigibile. Da tempo la giurisprudenza (v. Cass. III, n. 567/1985) ha posto in evidenza che l'interveniente deve vantare un titolo da cui risulti con obiettività e immediatezza l'esistenza di un credito munito dei requisiti suddetti, dovendo il giudice dell'esecuzione essere messo in grado di rilevare subito, di ufficio, sin dal momento in cui è effettuato l'intervento, l'esistenza delle condizioni richieste per l'ammissibilità dell'atto. L'intervento è prodromico al provvedimento di distribuzione della somma ricavata dalla vendita e dunque, per produrre gli effetti di un intervento tempestivo, deve essere effettuato anteriormente a tale momento. FormulaTRIBUNALE DI ... ALL'ILL. MO SIG. GIUDICE DELL'ESECUZIONE RICORSO PER INTERVENTO nel procedimento di esecuzione forzata R. es. n. ... promosso da: S.p.a. ... con sede in ..., rappresentata e assistita dall'Avv. ... come in atti generalizzati CONTRO il Sig. ..., residente in ..., elettivamente domiciliato presso la persona e lo studio dell'Avv. ..., come entrambi generalizzati in atti. La s.r.l. ..., corrente in ... (P.I. ...; C.F.; PEC ... [1]) elettivamente domiciliata presso la persona e lo studio del sottoscritto avvocato ..., (C.F. ...; PEC ... [2]), in ..., che lo rappresenta e assiste come da procura a margine, formula come segue atto di INTERVENTO NELL'ESECUZIONE In proposito espone: OGGETTO DEL GIUDIZIO: Intervento tardivo in procedimento di espropriazione forzata su bene mobile registrato IN FATTO In data ..., la sopra generalizzata s.p.a. ..., ha fatto notificare nei confronti del detto sig. ... un atto di pignoramento su autoveicolo in proprietà con intimazione a pagarle, entro giorni dieci dalla notifica, la complessiva somma di Euro ..., asseritamente dovutale per differenze non versate sul prezzo di acquisto di un autoveicolo (l'atto di pignoramento è prodotto in atti dalla creditrice s.p.a. ... con il n. ...); la procedura esecutiva ha avuto regolare inizio con l'iscrizione del procedimento a ruolo, da parte del creditore procedente, e con il contestuale deposito dei documenti richiesti dall'art. 521-bis c.p.c. (produzioni della creditrice s.p.a. ... nn. ...); IN DIRITTO l'esponente s.r.l. ... vanta nei confronti dell'esecutato Sig. ... un titolo esecutivo per credito certo, liquido ed esigibile costituito da decreto ingiuntivo ... [3] (nostra produzione n. 1); è interesse della società esponente azionare nella procedura in corso il titolo suddetto per essere soddisfatta del proprio credito; pertanto con il presente atto l'esponente società INTERVIENE nell'esecuzione in epigrafe per la somma complessiva di Euro ... oltre interessi legali dal giorno ... al saldo oltre le spese del presente atto e le successive occorrende, al fine di partecipare alla distribuzione della somma che sarà ricavata dalla vendita dell'autoveicolo pignorato. Si produce copia attestata conforme del decreto ingiuntivo, ai sensi dell'art. 475 c.p.c. (produzione n. 1). Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale, e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50 d.l. n. 98/2011, conv. con modif. in l. n. 111/2011). 2. L'art. 125 c.p.c. fa obbligo al difensore di indicare il proprio codice fiscale. L'obbligo di indicare anche il numero di fax è stato soppresso dal Correttivo della riforma del processo civile di cui al d.lgs. n. 149/2022. Lo stesso art. 125 imponeva ai difensori di indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata; attualmente tutti i professionisti tenuti all'iscrizione in albi o elenchi hanno l'obbligo di munirsi di un domicilio digitale iscritto nell'elenco nazionale dei domicili digitali dei professionisti e delle imprese (art. 3-bis d.lgs. n. 82/2005, Codice dell'amministrazione digitale). Gli atti del processo devono attualmente essere tutti depositati con modalità telematiche (artt. 87 e 196-quater disp. att. c.p.c.). 3. L'art. 499 c.p.c. impone all'interveniente due oneri di allegazione, consistenti nell'indicare il diritto di credito vantato e nello specificare il documento rappresentativo del credito: non anche di produrre il documento, occorrente nel successivo momento della distribuzione della somma ricavata (Cass. III, n. 23145/2014). COMMENTOPrincipi generali La l. n. 162/2014, di conversione del d.l. n. 132/2014, ha, con il nuovo art. 521-bis c.p.c., introdotto nella disciplina del codice uno strumento specifico di tutela del creditore riguardante l'esecuzione forzata su autoveicoli, motoveicoli e rimorchi. Esso riguarda le fasi di reperimento del bene da assoggettare all'espropriazione e di costituzione del vincolo su di esso: per le attività successive, dinanzi al giudice, si osservano le disposizioni dettate in genere per l'esecuzione su cose mobili. Intervento L'intervento è effettuato per mezzo di un ricorso rivolto al giudice dell'esecuzione contenente l'indicazione del credito e del relativo titolo, la domanda di partecipazione alla distribuzione della somma ricavata e gli altri elementi indicati dall'art. 499 c.p.c. Il ricorso deve indicare, attualmente, l'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o l'elezione di un domicilio digitale speciale in alternativa alla dichiarazione di residenza o all'elezione di domicilio nel comune in cui ha sede il giudice competente. Altri elementi costitutivi dell'atto sono indicati dall'art. 125, dedicato in generale alla forma e al contenuto degli atti di parte. La domanda di partecipazione è necessaria per attribuire all'atto il contenuto di una richiesta sulla quale il giudice deve provvedere, verificandone i requisiti e la sussistenza di un interesse. L'intervento è tempestivo se è depositato non oltre la prima udienza fissata per l'autorizzazione della vendita o per l'assegnazione. L'intervento effettuato da un difensore non munito dello jus postulandi non è soltanto affetto da nullità ma è inesistente e quindi assolutamente inadatto a conseguire il suo scopo (Cass. III, n. 15184/2003). Forma e contenuto Come per il caso generale dell'intervento nell'esecuzione su beni mobili, l'atto è redatto e depositato nell'unica forma del mezzo telematico. Non è dunque ammessa la forma orale. La giurisprudenza ha ritenuto consentita la presentazione dell'atto scritto in udienza ma ha ribadito che esso richiede comunque tutti gli elementi indicati nell'art. 449, comma 2 c.p.c.: nominativo del creditore, entità del credito, il relativo titolo, la domanda di partecipazione alla distribuzione della somma ricavata, la dichiarazione o l'elezione di domicilio nel comune in cui ha sede il giudice competente per l'esecuzione (Cass. n. 3966/2016). L'intervento non deve essere notificato né essere preceduto dalla notifica del precetto e del titolo esecutivo. Se contiene la domanda di partecipazione alla distribuzione della somma ricavata è equiparabile alla domanda proposta nel corso di un giudizio e pertanto è idonea ad interrompere la prescrizione del giorno del deposito e a sospenderne il corso sino all'approvazione del progetto di distribuzione del ricavato della vendita (Cass. III, n. 14602/2020). |