Opposizione all'atto di precetto su provvedimento ex art. 710 c.p.c. (ante Riforma Cartabia)InquadramentoIl provvedimento di modifica delle condizioni di separazione disciplinato dall'art. 710 c.p.c. assume costituisce titolo esecutivo, azionabile dal coniuge insoddisfatto in sede esecutiva, previa notifica dell'atto di precetto, che è impugnabile con l'opposizione ex art. 615 c.p.c. (allorquando si contesti il diritto a procedere ad esecuzione forzata) ovvero con l'opposizione ex art. 617 c.p.c. (per vizi formali dell'atto). L'art. 710 c.p.c. è stato abrogato dal d.lgs. n. 149/2022 (cd. Riforma Cartabia), come modificato dalla l. n. 197/2022. Permanendo, tuttavia, l'efficacia esecutiva dei provvedimenti emessi in tale ambito, si lascia a disposizione dell'utente il testo della formula. FormulaTRIBUNALE DI ... [1] ATTO DI CITAZIONE PER OPPOSIZIONE A PRECETTO (L'art. 710 c.p.c. è stato abrogato dal d.lgs. n. 149/2022, c.d. Riforma Cartabia, come modificato dalla l. n.197/2022. Permanendo, tuttavia, l'efficacia esecutiva dei provvedimenti emessi in tale ambito, si lascia a disposizione dell'utente il testo della formula.) Ad istanza del Sig. ..., C.F. ..., nato a ... il ... e residente in ... alla via ... rappresentato e difeso dall'avv. ... C.F. ... con studio in ... alla via ..., PEC ..., ove elettivamente domicilia come da procura in calce (o a margine) del presente atto; PREMESSO - che in data ... è stato notificati ad istanza di ... all'esponente atto di precetto per l'importo di Euro ..., sul presupposto della mancata corresponsione delle somme dovute a titolo di assegno di mantenimento così come stabilito dalla sentenza del ... /ovvero dall'omologa dell'accordo intervenuto tra i coniugi del ..., successivamente modificato con decreto del ... nella parte in cui ha disposto che ...; - che invero la Sig.ra ... (nome istante) non ha alcun diritto di procedere ad esecuzione forzata per i seguenti motivi: INDICARE I MOTIVI [2] - che ricorrono gravi motivi per i quali può essere sospesa l'efficacia esecutiva del titolo e precisamente: INDICARE I MOTIVI [3] tanto premesso, il Sig. ... CITA ... (indicare i dati del creditore istante, tra cui l'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici registri [4] ) a comparire dinanzi al Tribunale Ordinario di ..., sezione civile destinanda, all'udienza del ... [5] , con invito a costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell'udienza indicata, ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al Giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui all'art. 38 ed all'art. 167 c.p.c., che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'art. 86 o da leggi speciali. e che in caso di mancata costituzione si procederà in sua legittima e dichiaranda contumacia per ivi sentire accogliere le seguenti conclusioni: voglia il Tribunale adito, contrariis reiectis, previo ogni connesso e/o necessario accertamento, in virtù delle causali di cui in narrativa: - disporre la sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo esecutivo; - accertare e dichiarare che ... (indicare il creditore istante) non ha diritto di procedere ad esecuzione forzata per i motivi esposti in premessa; - condannare il creditore istante al pagamento delle spese di lite. Al momento dell'iscrizione a ruolo si offriranno in comunicazione i seguenti documenti: INDICARE DOCUMENTI Ai sensi dell'art. 14, comma 2, d.P.R. n. 115/2002, si dichiara che il valore del presente processo è pari ad Euro ... Salvo ogni diritto. Firma Avv. ... RELATA DI NOTIFICA Ad istanza dell'Avv. ..., quale procuratore di ..., si notifichi a tutti i fini e conseguenze di legge a: .... 1. L'opposizione cd. preventiva a precetto si propone con atto di citazione dinanzi al giudice competente secondo le regole ordinarie. Sebbene la competenza per le controversie di separazione e divorzio appartengono per materia al Tribunale, la competenza in ordine all'opposizione all'esecuzione avverso l'atto di precetto intimato per l'adempimento coattivo delle obbligazioni di natura economiche imposte al coniuge in sede di separazione va determinata in riferimento al valore della causa secondo i criteri ordinari, trattandosi di controversia diversa da quella concernente il regolamento dei rapporti tra coniugi ovvero la modifica delle condizioni della separazione che rientra nella competenza funzionale del Tribunale (Cass. n. 20303/2014). 2. Indicare le ragioni della domanda giudiziale formulata, tenendo presente che l'opposizione in esame deve avere ad oggetto la contestazione del diritto del creditore precettante ad agire esecutivamente in danno dell'opponente. 3. La richiesta di sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo esecutivo può essere proposta solo con l'atto introduttivo del giudizio di opposizione a precetto ovvero in corso di causa. Non è possibile che tale richiesta venga formulata ante causam. Invero la sospensione può essere concessa se ricorrono “gravi motivi” di cui all'art. 615 c.p.c. Tale locuzione attribuisce al Giudice il compito di effettuare una valutazione prognostica della fondatezza dell'opposizione compiendo una ponderata valutazione del danno che subirebbe il creditore in caso di arresto dell'esecuzione e di quello che, di contro, subirebbe il debitore dalla prosecuzione dell'esecuzione stessa. Sicché, se è vero che la valutazione del periculum non può non considerarsi imprescindibile, l'esame del fumus boni juris dell'opposizione finisce per rivestire i caratteri dell'indispensabilità, in quanto è solo se l'opposizione è presumibilmente fondata che potrà compararsi il pregiudizio del debitore con quello del creditore. 4. L'indicazione dell'indirizzo di posta elettronica certificata del convenuto è richiesta dall'art. 163 c.p.c. così come modificato dal d.lgs. n. 164/2024. 5. Indicare la prima udienza di comparizione tenendo conto che il termine a comparire ai sensi dell'art. 163-bis c.p.c. è, a seguito della riforma Cartabia, di centoventi giorni se la notificazione dell'atto di citazione deve essere eseguita in Italia e di centocinquanta giorni se deve essere eseguita all'estero (in luogo dei precedenti di novanta giorni se la notificazione dell'atto di citazione deve essere eseguita in Italia e di centoventi giorni se deve essere eseguita all'estero. COMMENTOIl provvedimento di modifica delle condizioni di separazione disciplinato dall'art. 710 c.p.c. costituisce titolo esecutivo, azionabile dal coniuge insoddisfatto in sede esecutiva, previa notifica dell'atto di precetto, che è impugnabile con l'opposizione ex art. 615 c.p.c. (allorquando si contesti il diritto a procedere ad esecuzione forzata) ovvero con l'opposizione ex art. 617 c.p.c. (per vizi formali dell'atto), quest'ultima entro venti giorni dal ricevimento dell'atto. La qualificazione giuridica dell'opposizione spetta al giudice a prescindere dall'intestazione dell'atto operata dall'esecutato/opponente, tenendo conto dei reali motivi posti a fondamento della domanda sulla base del principio della prevalenza della sostanza sulla forma. Quanto ai motivi di opposizione, è stato più volte ribadito il principio secondo cui con l'opposizione a precetto relativo ai crediti maturati per il mancato pagamento dell'assegno di mantenimento, determinato a favore del coniuge o figlio in sede di separazione o divorzio, possono proporsi soltanto questioni relative alla validità ed efficacia del titolo (in questo senso, Cass. n. 20303/2014). Di conseguenza nell'opposizione in esame, il coniuge obbligato non può dedurre la preesistenza delle circostanze che hanno portato il Tribunale alla modifica dei patti. Al riguardo, Cass. n. 28/2008 secondo cui la sentenza di separazione o il verbale di omologazione conservano la loro efficacia sino a quando non intervenga la modifica di tali provvedimenti, rimanendo del tutto ininfluente il momento in cui di fatto sono maturati i presupposti per la modificazione o la soppressione dell'assegno. Viceversa, può essere eccepita: - la successione dei titoli esecutivi, tenendo presente che gli effetti della modifica ex art. 710 c.p.c. retroagiscono alla domanda di riduzione (Cass. n. 13609/2016) o dal momento della pronuncia giudiziale che ne modifica la misura (Cass. n. 14027/2017), per cui chi non ha pagato, non è più tenuto a versare le somme, ma – considerato il carattere sostanzialmente alimentare dell'assegno di mantenimento – se sono state pagate non devono essere restituite. Tuttavia, l'irripetibilità delle somme versate dal genitore obbligato all'ex coniuge si giustifica solo dove gli importi riscossi abbiano assunto una concreta funzione alimentare, la quale non ricorre nelle ipotesi in cui ne abbiano beneficiato i figli maggiorenni che ormai abbiano una indipendenza economica in un periodo in cui era noto il rischio restitutorio (in questo senso, Cass. n. 3659/2020); - l'illiquidità del credito: sulla questione Cass. n. 10981/2014 e Cass. n. 4543/2011 secondo cui la natura di titolo esecutivo è riconosciuta solo riguardo alle obbligazioni già definite nell'ammontare (ad es., il contributo al mantenimento per il coniuge e per i figli), non anche per le spese che debbano essere affrontate per il prosieguo; pur se con la sentenza Cass. n. 11316/2011 è stato chiarito che «il principio va temperato e mantenuto ferma con riferimento alle sole spese effettivamente straordinarie e diverse da quelle medico-sanitarie e scolastiche, siccome riguardanti eventi il cui accadimento sia oggettivamente incerto»; - la compensazione: sulla questione Trib. Palermo, sentenza 20 marzo 2013, secondo cui il pagamento deve essere fatto valere nel relativo giudizio di cognizione, con la conseguenza che in difetto la proposta eccezione di compensazione non può essere utilmente considerata ai fini dell'accoglimento dell'opposizione; - la prescrizione del credito: sulla questione Cass. n. 7981/2014 secondo cui i ratei mensili per le spese di mantenimento per il coniuge, essendo prestazioni che devono essere pagate periodicamente in termini inferiori all'anno, sono assimilabili alla nozione di “pensioni alimentari” e si prescrivono ai sensi dell'art. 2948, n. 4 c.c. in cinque anni, non decorrenti da un unico termine, cioè dalla data di pronuncia della sentenza di separazione bensì dalle singole scadenze di pagamento. Così come può essere richiesta l'interpretazione del titolo posto alla base della richiesta. Ad esempio, Trib. Bari 20 ottobre 2005, che ha accolto l'opposizione al precetto con cui si ingiungeva il pagamento a titolo di aggiornamento Istat dell'assegno mensile di mantenimento, concesso con sentenza di divorzio del tribunale, in quanto il decreto emesso dallo stesso Tribunale nel giudizio di revisione dell'assegno aveva espressamente ritenuta congrua la misura dell'assegno fissata in sentenza e nessun riferimento aveva fatto alla questione della rivalutazione annuale dell'assegno stesso. Del pari, può essere contestata ogni tipo di manchevolezza dei requisiti previsti dall'art. 480 c.p.c. (ad es. la mancata sottoscrizione dell'atto di precetto, la mancata indicazione ovvero l'assoluta incertezza delle parti e del titolo esecutivo) ovvero l'irregolarità formale del titolo esecutivo (ad es. il rilascio della formula da un pubblico ufficiale incompetente, la mancanza della firma del cancelliere). Trattandosi di opposizione agli atti esecutivi, quest'ultima deve essere proposta entro venti giorni dalla ricezione dell'atto di precetto. L'opposizione si propone con atto di citazione dinanzi al giudice competente secondo le regole ordinarie. Sebbene la competenza per le controversie di separazione e divorzio appartengono per materia al Tribunale, la competenza in ordine all'opposizione all'esecuzione avverso l'atto di precetto intimato per l'adempimento coattivo delle obbligazioni di natura economiche imposte al coniuge in sede di separazione va determinata in riferimento al valore della causa secondo i criteri ordinari, trattandosi di controversia diversa da quella concernente il regolamento dei rapporti tra coniugi ovvero la modifica delle condizioni della separazione che rientra nella competenza funzionale del Tribunale (Cass. n. 20303/2014). La notifica dell'atto di opposizione va fatta presso il domicilio eletto dal creditore nell'atto di precetto, quand'anche tale luogo non abbia alcun legale con quello dell'esecuzione (in questo senso, da ultimo Cass. n. 16649/2016) |