Atto di pignoramento di quote di s.r.l.

Girolamo Venturella

inquadramento

In caso di debiti personali di un socio di s.r.l., i creditori possono espropriare le sue quote di partecipazione (art. 2471 c.c.).

Il Tribunale competente è quello presso cui è ubicata la sede legale della società le cui quote sono sottoposte a pignoramento.

La norma in commento, nel mentre sancisce in via generale che la partecipazione in una società a responsabilità limitata può formare oggetto di espropriazione, prevede che il pignoramento si esegue mediante notificazione al debitore e alla società e successiva iscrizione nel registro delle imprese.

Formula

TRIBUNALE DI ....

ATTO DI PIGNORAMENTO DI QUOTE DI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA

Il Sig. ...., nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., via .... n. ...., rappresentato e difeso dall'Avv. ...., C.F. ...., indirizzo PEC ...., presso il cui studio in ...., via .... n. ...., è elettivamente domiciliato, giusta procura in calce al presente atto / all'atto di precetto.

PREMESSO

– che con provvedimento [1] emesso in data e munito di formula esecutiva il ...., il Tribunale di .... condannava il Sig. .... al pagamento in favore dell'attuale esponente della somma di Euro ...., nonché delle spese della procedura pari ad Euro ...., oltre IVA e CPA, nonché ...., oltre imposta di registro;

ovvero: che con scrittura privata autenticata nelle firme in data .... dal notaio .... il Sig. .... si è obbligato a corrispondere a favore dell'odierno creditore la somma di Euro .... per sorte capitale oltre interessi nella misura legale (ovvero convenzionale al tasso di ....) con decorrenza dal ....;

ovvero: che l'esponente Sig. .... è creditore del Sig. .... per la somma di Euro .... portata da un vaglia cambiario (ovvero un assegno bancario) emesso in data ....;

ovvero: che con atto in notaio .... repertorio n. ...., raccolta n. ...., registrato in data ...., munito della formula esecutiva in data ...., il Sig. .... ha assunto l'obbligo di pagare in favore dell'odierno istante la somma di Euro .... entro il .... oltre interessi nella misura del ....;

– che in data .... veniva notificato alla parte debitrice atto di precetto, unitamente al suddetto titolo esecutivo, con il quale si intimava il pagamento dell'importo complessivo di Euro ...., oltre interessi ed accessori successivi;

– che alla data odierna il debitore non ha inteso provvedere al pagamento di quanto dovuto;

– che, pertanto, l'attuale esponente intende sottoporre a pignoramento la quota di partecipazione di nominali Euro .... [2] di proprietà del debitore esecutato Sig. .... [3] nella società a responsabilità limitata .... [4], con sede in ...., C.F. ...., P.I. ...., numero di iscrizione al Registro Imprese .....

Tutto ciò premesso l'istante, come rappresentato, difeso e domiciliato,

CHIEDE

che, ai sensi dell'art. 2471 c.c., sia sottoposto ad esecuzione nei confronti di .... [5] il diritto di proprietà [6] sul seguente bene:

Quota di partecipazione di nominali Euro .... di proprietà del debitore esecutato Sig. .... nella società a responsabilità limitata ...., con sede in ...., C.F. ...., P.I. ...., numero di iscrizione al Registro Imprese .....

INVITA

il debitore ad presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio in uno dei comuni del circondario in cui ha sede il giudice competente o indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale, con l'avvertimento che, in mancanza ovvero in caso di irreperibilità presso la residenza dichiarata o il domicilio eletto, le successive notificazioni o comunicazioni a lui dirette saranno effettuate presso la cancelleria dello stesso giudice, salvo quanto previsto dall'articolo 149-bis.

AVVISA

il debitore, che, ai sensi dell'art. 495 c.p.c. può chiedere di sostituire alle cose o ai crediti pignorati una somma di denaro pari all'importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese, oltre che delle spese di esecuzione, sempre che, a pena di inammissibilità, sia da lui depositata [in cancelleria], prima che sia disposta la vendita o l'assegnazione a norma degli artt. 530, 552 e 569, la relativa istanza unitamente ad una somma non inferiore a un sesto dell'importo del credito per cui è stato eseguito il pignoramento e dei crediti dei creditori intervenuti indicati nei rispettivi atti di intervento, dedotti i versamenti effettuati di cui deve essere data prova documentale.

il debitore che l'opposizione all'esecuzione, di cui all'art. 615, comma 2, c.p.c., è inammissibile se è proposta dopo che è stata disposta la vendita a norma degli articoli 530,552,569, c.p.c., salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l'opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile.

Si produce visura Registro Imprese relativa alla Società ....

Si dichiara che il valore della presente procedura è di Euro ....

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

Richiesto come in atti, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario, munito del titolo esecutivo e del precetto intimante il pagamento di Euro .... al debitore Sig. ...., ai sensi degli artt. 521-bis e 492 c.p.c.,

HO PIGNORATO

la quota di partecipazione di nominali Euro .... di proprietà del debitore esecutato Sig. .... nella società a responsabilità limitata ...., con sede in ...., C.F. ...., P.I. ...., numero di iscrizione al Registro Imprese .....

Al contempo

HO INGIUNTO

ai sensi dell'art. 492 c.p.c. al debitore Sig. .... di astenersi da qualsiasi atto che possa sottrarre i predetti beni per cui si procede alla garanzia del credito.

Altresì,

HO INVITATO

il Sig. .... ad effettuare presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio in uno dei comuni del circondario in cui ha sede il giudice competente o indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale, con l'avvertimento che, in mancanza ovvero in caso di irreperibilità presso la residenza dichiarata o il domicilio eletto, le successive notificazioni o comunicazioni a lui dirette saranno effettuate presso la cancelleria dello stesso giudice, salvo quanto previsto dall'art. 149-bis.

al contempo,

HO AVVERTITO

Il debitore medesimo che, ai sensi dell'art. 495 c.p.c., può chiedere di sostituire alle cose o ai crediti pignorati una somma di denaro pari all'importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese, oltre che delle spese di esecuzione, sempre che, a pena di inammissibilità, sia da lui depositata [in cancelleria], prima che sia disposta la vendita o l'assegnazione a norma degli artt. 530, 552 e 569, la relativa istanza unitamente ad una somma non inferiore a un sesto dell'importo del credito per cui è stato eseguito il pignoramento e dei crediti dei creditori intervenuti indicati nei rispettivi atti di intervento, dedotti i versamenti effettuati di cui deve essere data prova documentale.

Si dà, inoltre, espressa avvertenza al debitore che a norma dell'art. 615, comma 2, terzo periodo c.p.c. l'opposizione è inammissibile se è proposta

dopo che è stata disposta la vendita o l'assegnazione a norma degli artt. 530,552 e 569 c.p.c., salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l'opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile.

Infine, ho notificato il su esteso atto al Sig. .... [7] residente in .... mediante consegna di copia al debitore nonché alla società .... presso la sede sociale sita in ...., a mani del suo legale rappresentante (ovvero: del Sig. .... addetto alla ricezione dell'atto).

Luogo e data ....

[1]Indicare il tipo di provvedimento giudiziario che costituisce titolo esecutivo (ad es. sentenza, decreto ingiuntivo, ordinanza esecutiva, decreto esecutivo, verbale di conciliazione, ecc.).

[2]Indicare l'ammontare nominale della partecipazione societaria detenuta dal debitore esecutato.

[3]Indicare le generalità del debitore esecutato.

[4]Indicare la denominazione della società della quale sono detenute le partecipazioni societarie in capo al debitore esecutato.

[5]Indicare le generalità del debitore esecutato.

[6]O altro diritto reale.

[7]Indicare nominativo del debitore esecutato.

commento

Il pignoramento si inserisce tra i mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale generica del debitore di cui all'art. 2470 c.c., in quanto con esso si costituisce un vincolo che assicura la destinazione dei beni pignorati alla soddisfazione del credito.

A norma dell'art. 2471 c.c., eseguito il pignoramento delle quote, il giudice ne dispone la vendita.

La relativa ordinanza deve essere notificata alla società a cura del creditore.

L'art. 2471 c.c. non prevede alcuna dichiarazione del terzo, ossia da parte del legale rappresentante della società, potendosi desumere inequivocamente l'esistenza della partecipazione societaria dalle risultanze del Registro Imprese.

In caso di vendita della quota, la determinazione del prezzo della stessa, ove non effettuata al valore nominale, può essere effettuata mediante apposita CTU.

Una volta che le quote sono state vendute, l'acquirente assume la qualità di socio nella s.r.l. in luogo del debitore espropriato.

Se la partecipazione societaria non è liberamente trasferibile e le parti (creditore, debitore e s.r.l.) non si accordano sulla vendita della quota stessa, la vendita ha luogo all'incanto; la vendita è, peraltro, priva di effetto se, entro dieci giorni dall'aggiudicazione, la società presenta un altro acquirente che offra lo stesso prezzo.

Se, invece, l'accordo tra debitore, creditore e società fosse raggiunto, esso potrà riguardare le modalità della cessione, il prezzo ed il nominativo dell'acquirente e sarà poi sottoposto al giudice in udienza perché venga disposta l'aggiudicazione.

In una decisione la S.C. ha chiarito che poiché il sequestro conservativo si esegue secondo le norme stabilite per il pignoramento dei beni che ne sono oggetto, ne deriva che, atteso nel caso di quote di società a responsabilità limitata, l'art. 2471, comma 1 c.c., prevede che il pignoramento si esegue non già nelle forme del pignoramento presso terzi, ma a mezzo dell'iscrizione del provvedimento nel registro delle imprese, senza che sia assolutamente necessaria la notifica al debitore o alla società, quando quest'ultima sia stata parte del procedimento cautelare, che la forma corretta di attuazione del sequestro sulle quote sociali è quella dell'esecuzione presso il debitore (Cass. n. 13903/2014).

In particolare, in sede applicativa, si è ritenuto che nel sequestro conservativo di quote di una società a responsabilità limitata, ai fini dell'attuazione ed opponibilità del vincolo cautelare, è necessaria la sola iscrizione del sequestro nel registro delle imprese quando la cautela sia stata emessa nel contraddittorio delle parti e la società delle cui quote si tratta abbia partecipato al relativo procedimento cautelare, mentre ogni volta che il provvedimento venga emesso al di fuori di tali presupposti, è necessaria la notifica del sequestro al debitore ed alla società (Trib. Firenze III, 26 maggio 2015).

Sotto un distinto profilo, in sede applicativa, si è ritenuto che non potesse trovare accoglimento, nella fase di attuazione di provvedimento di sequestro conservativo di quote di società a responsabilità limitata, l'istanza del creditore sequestrante, di autorizzare il custode a richiedere la convocazione dell'assemblea al fine di proporre e votare la sostituzione dell'amministratore in carica, poiché in tal modo la custodia delle quote si trasformerebbe in custodia della società (Trib. Bologna 3 agosto 1999, in Giur. comm., 2000, II, 111, con nota di Galletti).

Il sequestro conservativo di azioni si esegue, con effetto nei confronti della società emittente e del debitore sequestrato, ai sensi dell'art. 678, con le modalità del pignoramento presso il debitore ex art. 518 e, dunque, mediante semplice notifica dell'ingiunzione di cui all'art. 492 alla società ed al debitore sequestrato (cfr. Trib. Nola n. 1467/2013).

La Corte di legittimità ha chiarito che il sequestro conservativo del diritto incorporato in un titolo di credito va eseguito sul titolo stesso, pena l'inopponibilità del vincolo ai terzi cessionari (Cass. n. 3747/2001, in Giur. it., 1822, con nota di Ronco).

Si specifica che l'art. 3, comma 36, lett. a), del d.lgs. n. 149/2022 (Riforma Cartabia) ha modificato l'ottavo comma dell'art. 492 c.p.c., prevedendo che «Nell'ipotesi di sospensione ai sensi dell'articolo 492-bis, terzo comma, il pignoramento deve contenere l'indicazione della data di deposito dell'istanza di ricerca telematica dei beni, l'autorizzazione del presidente del tribunale quando è prevista, l'indicazione della data di comunicazione del processo verbale di cui al quarto comma dell'articolo 492-bis, ovvero della data di comunicazione dell'ufficiale giudiziario di cui al terzo comma dello stesso articolo, o del provvedimento del presidente del tribunale di rigetto dell'istanza»

Tale modifica si è resa necessaria in virtù della riforma dell'art. 492-bis c.p.c., dedicato alla disciplina della ricerca con modalità telematica dei beni da espropriare.

Inoltre, il d.lgs. n. 164/2024, c.d. correttivo, ha introdotto una revisione nella forma dell'atto di pignoramento, allineandosi al principio di superamento degli adempimenti analogici a favore di quelli telematici. Si prevede, così, che l'atto di pignoramento debba contenere anche un invito rivolto al debitore di indicare un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) o un domicilio digitale, dove ricevere notificazioni e comunicazioni ufficiali.

L'art. 492, pertanto prevede al comma 2 che: “Il pignoramento deve altresì contenere l'invito rivolto al debitore ad effettuare presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio in uno dei comuni del circondario in cui ha sede il giudice competente o indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale, con l'avvertimento che, in mancanza ovvero in caso di irreperibilità presso la residenza dichiarata o il domicilio eletto, le successive notificazioni o comunicazioni a lui dirette saranno effettuate presso la cancelleria dello stesso giudice, salvo quanto previsto dall'art. 149-bis.” Al comma 3, inoltre, viene sanato un difetto di coordinamento. Infatti, l'art. 492 nella precedente versione prevedeva che l'atto di pignoramento dovesse contenere anche l'avviso al debitore di poter chiedere la conversione del pignoramento, ai sensi dell'articolo 495, depositando una somma pari a un quinto dell'importo del credito. L'articolo 495, tuttavia, a seguito delle modifiche apportate con il d.l. 14 dicembre 2018, n. 135 prevede che la somma depositata debba essere pari ad un sesto del credito. In questa occasione si è così posto rimedio al difetto di coordinamento, prevedendo anche nell'avviso di cui all'art. 492 la frazione da ultimo indicata. Pertanto, anche il verbale di pignoramento ex art. 492-bis c.p.c., redatto dall'Ufficiale Giudiziario dovrà contenere tali modifiche.

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