Atto di pignoramento presso terzi avente ad oggetto crediti da locazione (art. 543 c.p.c.)

Girolamo Venturella

inquadramento

Il pignoramento presso terzi concerne i crediti vantati dal debitore verso terzi, ovvero beni di proprietà del debitore che si trovino nella materiale disponibilità di un terzo. L'art. 543 c.p.c. stabilisce che il pignoramento si esegue con la notifica al debitore e al terzo di un atto complesso, che deve contenere: 1) l'ingiunzione al debitore di cui all'art. 492 c.p.c.; 2) l'indicazione del credito per cui si procede, del titolo esecutivo e del precetto; 3) l'indicazione, almeno generica, delle cose o delle somme dovute; 4) l'intimazione al terzo di non disporne senza ordine del giudice; 5) la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio nel comune in cui ha sede il tribunale competente; 6) l'indicazione dell'indirizzo PEC del creditore procedente; 7) la citazione del debitore a comparire davanti al giudice dell'esecuzione all'udienza di cui all'art. 547 c.p.c.; 8) l'avvertimento al debitore della possibilità di proporre l'istanza di conversione del pignoramento ex art. 495 c.p.c.; 9) l'invito al terzo a comunicare al creditore procedente la dichiarazione di quantità (art. 547 c.p.c.) con lettera raccomandata o PEC entro dieci giorni; 10) l'avvertimento al terzo che, in caso di mancata comunicazione della dichiarazione, essa dovrà essere resa in apposita udienza e che, in caso di omessa comparizione o di rifiuto di rendere la dichiarazione, il credito pignorato o il possesso di cose di appartenenza del debitore, nell'ammontare o nei termini indicati dal creditore, verranno considerati non contestati ai fini del procedimento in corso e dell'esecuzione fondata sull'ordinanza di assegnazione.

Tra i crediti in questione, può rientrare anche quello relativo ai canoni locativi di cui un terzo (conduttore dell'immobile) sia debitore nei confronti dell'esecutato (quale locatore). La fattispecie può porre problemi peculiari, derivanti dalla durata nel tempo dell'obbligazione gravante sul conduttore, e sulle modificazioni coattive ex latere creditoris che discendono dall'ordinanza di assegnazione ex art. 553 c.p.c.

Il 26 febbraio 2024 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il d.l. n. 19/2024 contenente disposizioni urgenti finalizzate a garantire l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo schema di d.l., tra le molteplici materie toccate, interviene anche sul pignoramento di crediti verso terzi, modificandone parzialmente la disciplina sia per il creditore che per i terzi. Il 2 marzo 2024 il suddetto decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U. Serie Generale n. 52 del 2 marzo 2024) e nel Capo VI, disciplinante le disposizioni urgenti in materia di giustizia, all'art. 25 vengono introdotte delle modifiche alle disposizioni in materia di pignoramento di crediti verso terzi. Le novità introdotte con l'approvazione del d.l. PNRR riguardano 3 norme, art. 546 c.p.c., art. 551-bis c.p.c. e art. 553 c.p.c. con introduzione dell'art 169-septies d.a.c.p.c. Di queste modifiche, una sola si riflette anche sulle attività dell'Unep. In particolare la modifica relativa all'art 546, comma 1 c.p.c., per la quale il primo periodo è sostituito dal seguente: Dal giorno in cui gli è notificato l'atto previsto nell'articolo 543, il terzo è soggetto agli obblighi che la legge impone al custode relativamente alle cose e alle somme da lui dovute, nei limiti dell'importo del credito precettato aumentato di 1.000,00 euro per i crediti fino a 1.100,00 euro, di 1.600,00 euro per i crediti da 1.100,01 euro fino a 3.200,00 euro e della metà per i crediti superiori a 3.200,00 euro.

Il d.lgs. n. 164/2024 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, ha apportato all'art. 543 le seguenti modifiche: 1) al secondo comma, numero 3), le parole «o l'elezione di domicilio nel comune in cui ha sede il tribunale competente» sono soppresse; 2) al quarto comma, il secondo periodo è sostituito dal seguente: «Il creditore iscrive a ruolo il processo presso il l'inefficacia si produce solo nei confronti dei terzi rispetto ai quali non è notificato o depositato l'avviso. In ogni caso, ove la notifica dell'avviso di cui al presente comma non sia effettuata, gli obblighi del terzo cessano alla data dell'udienza indicata nell'atto di pignoramento.»; 4) il sesto comma è sostituito dal seguente: «Se il creditore riceve il pagamento prima della scadenza del termine per il deposito della nota di iscrizione a ruolo, lo comunica immediatamente al debitore e al terzo. In tal caso, l'obbligo del terzo cessa alla data di ricezione della comunicazione.» tribunale competente per l'esecuzione depositando copie conformi dell'atto di citazione, del titolo esecutivo e del precetto entro trenta giorni dalla consegna, a pena di inefficacia del pignoramento.» e il quinto periodo è soppresso; 3) al quinto comma, al primo periodo, le parole «al debitore e» sono soppresse e sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «Qualora il pignoramento sia eseguito nei confronti di più terzi.

Formula

TRIBUNALE DI ....

ATTO DI PIGNORAMENTO PRESSO TERZI

(ART. 543 C.P.C.)

Il Sig. ...., nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., via .... n. ...., rappresentato e difeso dall'Avv. ...., C.F. ...., indirizzo di posta elettronica certificata ...., presso il cui studio

in ...., via .... n. ...., è elettivamente domiciliato, giusta procura in calce al presente atto.

PREMESSO

– che con provvedimento [1] emesso in data e munito di formula esecutiva il ...., il Tribunale di .... condannava il Sig. .... al pagamento in favore dell'esponente della somma di Euro ...., nonché delle spese della procedura pari ad Euro ...., oltre IVA e CPA, nonché ...., oltre imposta di registro;

ovvero: che con scrittura privata autenticata nelle firme in data .... dal notaio .... il Sig. .... si è obbligato a corrispondere a favore dell'odierno creditore la somma di Euro .... per sorte capitale oltre interessi nella misura legale (ovvero convenzionale al tasso di ....) con decorrenza dal ....;

ovvero: che l'esponente Sig. .... è creditore del Sig. .... per la somma di Euro .... portata da un vaglia cambiario (ovvero un assegno bancario) emesso in data ....;

ovvero: che con atto in notaio .... repertorio n. ...., raccolta n. ...., registrato in data ...., munito della formula esecutiva in data ...., il Sig. .... ha assunto l'obbligo di pagare in favore dell'odierno istante la somma di Euro .... entro il .... oltre interessi nella misura del ....;

– che in data .... veniva notificato alla parte debitrice atto di precetto, unitamente al suddetto titolo esecutivo, con il quale si intimava il pagamento dell'importo complessivo di Euro ...., oltre interessi ed accessori successivi;

– che alla data odierna il debitore non ha inteso provvedere al pagamento di quanto dovuto;

RITENUTO

– Che l'immobile sito in .... alla via ...., distinto in Catasto Fabbricati al foglio ...., particella .... subalterno .... categoria ...., di proprietà del debitore Sig. .... è condotto in locazione dal Sig. .... nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., via .... n. ....;

– Che l'istante, per soddisfare il proprio credito, intende sottoporre a pignoramento presso il conduttore Sig. .... [2] le somme da questi dovute, a titolo di canoni locativi, al debitore esecutato Sig. .... [3] fino alla concorrenza della somma di Euro ...., che si ritiene sufficiente in via prudenziale a soddisfare il credito per cui si procede per capitale, interessi, spese di procedura, diritti ed onorari e successive, queste ultime nella misura che verrà liquidata dal giudice dell'esecuzione.

Tutto ciò premesso l'istante, come rappresentato, difeso e domiciliato,

CITA

il debitore Sig. .... [4] a comparire davanti al Tribunale di .... [5] , all'udienza del ...., [6]

INVITA

il terzo pignorato Sig. .... [7] , nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., alla via/piazza ...., n. ...., quale debitor debitoris, personalmente o a mezzo di procuratore speciale o di difensore munito di procura speciale, ai sensi dell'art. 543, comma 2, n. 4 c.p.c., a comunicare, entro dieci giorni dalla ricezione del presente atto, al creditore procedente, a mezzo lettera raccomandata, ovvero a mezzo di posta elettronica certificata all'indirizzo PEC .... [8] , la dichiarazione di cui all'art. 547 c.p.c., con cui specifica di quali somme è debitore, nonché gli eventuali sequestri eseguiti presso di lui/lei e le cessioni che gli/le sono state notificate o che ha accettato;

AVVISA

il terzo pignorato Sig. .... / Società .... che, ai sensi dell'art. 543, comma 2, n. 4 c.p.c., in caso di mancata comunicazione della dichiarazione al creditore procedente, dovrà rendere la medesima dichiarazione comparendo in un'apposita udienza e che qualora non dovesse comparire in udienza o, sebbene comparso, non dovesse rendere la dichiarazione di cui all'art. 547 c.p.c., il credito pignorato, nell'ammontare o nei termini indicati si considereranno non contestati ai fini del procedimento in corso e dell'esecuzione fondata sul provvedimento di assegnazione.

INVITA

il debitore ad effettuare presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione, ex art. 492, comma 2 c.p.c., la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio in uno dei comuni del circondario in cui ha sede il giudice competente o indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale, con l'avvertimento che, in mancanza ovvero in caso di irreperibilità presso la residenza dichiarata o il domicilio eletto, le successive notificazioni o comunicazioni a lui dirette saranno effettuate presso la cancelleria dello stesso giudice, salvo quanto previsto dall'art. 149-bis.

AVVISA

il debitore esecutato, che, ai sensi dell'articolo 495 del codice di procedura civile, può chiedere di sostituire ai crediti pignorati una somma di denaro pari all'importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese, oltre che delle spese di esecuzione, sempre che la relativa istanza unitamente ad una somma non inferiore ad un sesto dell'importo del credito per cui è stato eseguito il pignoramento e dei crediti dei creditori intervenuti indicati nei rispettivi atti di intervento, dedotti i versamenti effettuati di cui deve essere data prova documentale, sia depositata in cancelleria, prima che sia disposta la vendita o l'assegnazione a norma dell'art. 552 c.p.c., a pena di inammissibilità.

AVVISA

infine che, ai sensi dell'art. 615, comma 2, terzo periodo, l'opposizione all'esecuzione è inammissibile se è proposta dopo che è stata disposta la vendita o l'assegnazione, a norma dell'art. 552 c.p.c., salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l'opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile.

Ai fini del pagamento del contributo unificato, ex art. 14, comma 1 d.P.R. n. 115/2002, si dichiara che il valore della presente controversia è pari a Euro .... e quindi va versato, trattandosi di procedura esecutiva di pignoramento presso terzi, un contributo unificato fisso pari ad Euro .....

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

VERBALE DI PIGNORAMENTO PRESSO TERZI E RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE

Io sottoscritto ufficiale giudiziario presso il Tribunale di ...., su istanza del Sig./della Sig.ra .... nato/a a ...., il ...., residente in .... alla via ....,/ della società ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore Sig. ...., C.F. ...., con sede legale in ....

rappresentato e difeso per procura rilasciata in calce al presente atto dall'avvocato .... del Foro di .... C.F. .... PEC: .... ed elettivamente domiciliato presso lo studio del predetto difensore in ....; munito del titolo esecutivo e del precetto, ai sensi degli artt. 543 e 492 c.p.c.

– visto il titolo esecutivo costituito da sentenza/ordinanza/decreto n. .... / .... depositato/a il ...., reso/a nell'ambito del giudizio R.G. n. .... / ...., ed emesso/a da Tribunale/Giudice di Pace/Corte di Appello di ...., munito/a di formula esecutiva in data ...., e notificato al debitore in data ....

nonché l'atto di precetto di pagamento notificato al debitore il .... per complessivi Euro .... oltre le spese di notifica del precetto e del pignoramento, gli ulteriori interessi maturandi nonché le successive occorrende,

HO PIGNORATO

tutte le somme e/o cose a qualunque titolo trattenute o dovute dai terzi nei limiti consentiti dalla legge e ciò ai sensi dell'art. 546, I comma c.p.c., nei limiti dell'importo credito precettato, aumentato di 1.000,00 euro per i crediti fino a 1.100,00 euro, di 1.600,00 euro per i crediti da 1.100,01 euro fino a 3.200,00 euro e della metà per i crediti superiori a 3.200,00 euro

HO INTIMATO

al terzo pignorato, ai sensi dell'art. 543, comma 2, c.p.c., di non disporre delle somme pignorate senza ordine del giudice dell'esecuzione, avvertendo che in difetto verranno applicate le sanzioni previste dalla legge, e che, dal giorno in cui gli è notificato l'atto previsto nell'articolo 543, il terzo è soggetto agli obblighi che la legge impone al custode relativamente alle cose e alle somme da lui dovute, nei limiti dell'importo del credito precettato aumentato di 1.000,00 euro per i crediti fino a 1.100,00 euro, di 1.600,00 euro per i crediti da 1.100,01 euro fino a 3.200,00 euro e della metà per i crediti superiori a 3.200,00 euro, agli obblighi che la legge impone al custode

HO INGIUNTO

al debitore esecutato Sig. nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., alla via/piazza .... n. ...., ai sensi dell'art. 492, comma 1 c.p.c. di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito i beni assoggettati all'espropriazione e i frutti di essi;

HO INVITATO

il debitore esecutato Sig. .... ad effettuare presso la cancelleria del Tribunale di .... la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio in uno dei comuni del circondario, con l'avvertimento che in mancanza o in caso di irreperibilità presso la residenza dichiarato o il domicilio eletto, le successive notifiche o comunicazioni a lui dirette saranno effettuate presso la cancelleria dello stesso Tribunale di ....;

HO AVVERTITO

il debitore esecutato Sig. .... che:

– ex art. 495 c.p.c., può chiedere di sostituire ai crediti pignorate/i una somma di denaro pari all'importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese, oltre che delle spese di esecuzione, sempre che, a pena d'inammissibilità, depositi in cancelleria, prima che sia disposta la vendita o l'assegnazione a norma degli artt. 552 o 553 c.p.c., la relativa istanza unitamente ad una somma non inferiore ad un sesto dell'importo del credito per cui è stato eseguito il pignoramento e dei crediti dei creditori intervenuti indicati nei rispettivi atti di intervento, dedotti i versamenti effettuati di cui deve essere data prova documentale;

– ex art. 615, comma 2, terzo periodo, l'opposizione all'esecuzione è inammissibile se è proposta dopo che è stata disposta la vendita o l'assegnazione, salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l'opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile.

Nel contempo ho altresì notificato il presente atto mediante consegna di due distinte copie conformi dello stesso:

1) Al debitore esecutato Sig. nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., alla via/piazza .... n. ....;

2) Al terzo pignorato debitore esecutato Sig. nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., alla via/piazza .... n. .....

Data e luogo ....

L'Ufficiale Giudiziario ....

[1]Indicare il tipo di provvedimento giudiziario che costituisce titolo esecutivo (ad es. sentenza, decreto ingiuntivo, ordinanza esecutiva, decreto esecutivo, verbale di conciliazione, ecc.).

[2]Indicare le generalità del terzo pignorato.

[3]Indicare le generalità del debitore esecutato.

[4]Indicare generalità complete del debitore esecutato.

[5]Nel caso in cui l'espropriazione forzata presso terzi abbia ad oggetto beni mobili, la competenza spetta al Tribunale del luogo ove la cosa si trova, ai sensi dell'art. 26 c.p.c.; se ha ad oggetto crediti, l'esecuzione deve essere promossa dinanzi al Tribunale del luogo di residenza del debitore, ai sensi dell'art. 26-bis c.p.c.; se il debitore coincida con una delle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 413, comma 5 c.p.c., l'espropriazione va incardinata dinanzi al Tribunale del luogo di residenza del terzo pignorato.

[6]L'udienza va fissata a distanza di almeno 10 giorni dalla notifica dell'atto di pignoramento.

[7]Indicare il nominativo del terzo pignorato o del legale rappresentante della società terza pignorata.

[8]Indicare l'indirizzo P.E.C. del difensore del creditore procedente.

commento

Rispetto alle altre formule sul pignoramento presso terzi, quella che precede ha la peculiarità di riguardare un credito derivante da un'obbligazione di durata, quale quella del conduttore per il pagamento dei canoni di locazione. A parte le problematiche derivanti dalla durata e dall'esecuzione del contratto in sé (si pensi, ad es. sulla sorte del credito del pignorante-assegnatario ex art. 553 c.p.c. nel caso di cessazione anticipata del contratto), è molto interessante – e statisticamente non infrequente – l'ipotesi in cui l'immobile locato sia stato oggetto di precedente pignoramento immobiliare. In tal caso, poiché i frutti civili della res pignorata rientrano nell'oggetto del pignoramento, ex art. 2912 c.c., la dichiarazione di quantità del conduttore non può che essere negativa, trattandosi di crediti già oggetto di precedente azione esecutiva, per la cui esazione il solo legittimato è il custode giudiziario (Cass. VI, n. 7748/2018). Può dunque essere opportuno, per chi intenda pignorare tale tipologia di crediti, verificare prioritariamente che l'immobile condotto in locazione non sia stato precedentemente pignorato ex art. 555 c.p.c.

D'altro canto, è bene sottolineare che l'art. 2917 c.c., ai sensi del quale l'estinzione del credito pignorato per cause verificatesi in epoca successiva al pignoramento non ha effetto in pregiudizio dei creditori, non limita l'autonomia negoziale del terzo pignorato, sicché, in caso di pignoramento del diritto ai canoni di locazione, il conduttore è libero di sciogliersi dal rapporto contrattuale, ove ne abbia la facoltà secondo regole che lo disciplinano (Cass VI, n. 20952/2016).

Si evidenzia che la l. n. 206/2021 di riforma della giustizia civile al comma 32 dell'art. 1 interviene sulla disciplina dell'inefficacia del pignoramento presso terzi ex art. 543 c.p.c., introducendo l'obbligo per il creditore procedente di notificare al debitore e al terzo l'avviso di avvenuta iscrizione a ruolo del pignoramento e di depositare nel fascicolo dell'esecuzione l'avviso notificato, a pena di inefficacia del pignoramento. Se nel procedimento sono coinvolti più terzi, l'inefficacia si produce solo nei confronti del terzo cui non sia stato notificato l'avviso oppure nei cui confronti non si è provveduto al deposito dell'avviso notificato.

La modifica ha effetto a decorrere dal 22 giugno 2022, dal momento che si applica ai procedimenti instaurati a decorrere dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge citata (24 dicembre 2021).

Si riportano di seguito, per migliore comprensione, i commi 5 e 6 dell'art. 543 c.p.c., quali risultanti a seguito dell'entrata in vigore della Legge di riforma n. 206/2021 e delle modifiche apportate dal d.lgs. n. 164/2024:

«5. Il creditore, entro la data dell'udienza di comparizione indicata nell'atto di pignoramento, notifica [al debitore e] al terzo l'avviso di avvenuta iscrizione a ruolo con indicazione del numero di ruolo della procedura e deposita l'avviso notificato nel fascicolo dell'esecuzione. La mancata notifica dell'avviso o il suo mancato deposito nel fascicolo dell'esecuzione determina l'inefficacia del pignoramento. Qualora il pignoramento sia eseguito nei confronti di più terzi, l'inefficacia si produce solo nei confronti dei terzi rispetto ai quali non è notificato o depositato l'avviso. In ogni caso, ove la notifica dell'avviso di cui al presente comma non sia effettuata, gli obblighi del terzo cessano alla data dell'udienza indicata nell'atto di pignoramento.

6. Se il creditore riceve il pagamento prima della scadenza del termine per il deposito della nota di iscrizione a ruolo, lo comunica immediatamente al debitore e al terzo. In tal caso, l'obbligo del terzo cessa alla data di ricezione della comunicazione.».

In merito al titolo esecutivo, si rileva che il d.lgs. n. 149/2022 (Riforma Cartabia) ha abolito la necessità dell'apposizione della formula esecutiva, rimodulando l'art. 475 c.p.c.

Tale norma, nella versione attuale prevede che «Le sentenze, i provvedimenti e gli altri atti dell'autorità giudiziaria, nonché gli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale, per valere come titolo per l'esecuzione forzata, ai sensi dell'articolo 474, per la parte a favore della quale fu pronunciato il provvedimento o stipulata l'obbligazione, o per i suoi successori, devono essere rilasciati in copia attestata conforme all'originale, salvo che la legge disponga altrimenti».

Quindi, Il recentissimo d.lgs. n. 149/2022, nel dare attuazione alla legge delega di riforma del processo civile n. 206 del 2021, prendendo atto che l'apposizione della formula esecutiva costituiva ormai una vetusta formalità priva di significato (Capponi, 2021; contra Rusciano, 1037 ss.), peraltro non in linea con gli approdi del processo esecutivo telematico ha, a decorrere dal 28 febbraio 2023, radicalmente modificato la disposizione in esame (cfr. Farina GiordanoMetafora, 71).

In particolare, abrogate con tale decorrenza le altre parti della norma, si prevede che sia i titoli esecutivi giudiziali che quelli stragudiziali potranno valere come titoli esecutivi ove le relative copie – si assume estratte dal fascicolo telematico – siano attestate come conformi all'originale. Occorre considerare che la medesima legge di riforma ha a riguardo generalizzato il potere di attestazione di conformità all'originale attribuito ai difensori delle parti rispetto alle copie informatiche (sia native digitali che trasformate da atti analogici).

Il 26 febbraio 2024 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il d.l. n. 19/2024 contenente disposizioni urgenti finalizzate a garantire l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Lo schema di d.l., tra le molteplici materie toccate, interviene anche sul pignoramento di crediti verso terzi, modificandone parzialmente la disciplina sia per il creditore che per i terzi.

Quanto alle novità introdotte con l'approvazione dello schema di decreto legge PNRR:

– In primis, viene integrata la disposizione di cui all'art. 553 del c.p.c., prevedendo che, in caso di dichiarazione positiva del terzo, l'ordinanza di assegnazione delle somme debba essere notificata al terzo insieme ad una dichiarazione ove il creditore indica direttamente i propri dati bancari, necessari per far sì che il terzo provveda al pagamento del debito in maniera più rapida ed efficace;

– In secondo luogo viene previsto che, laddove il creditore ometta di notificare al terzo l'ordinanza di assegnazione per oltre 90 giorni, i crediti a lui assegnati cessino di produrre interessi. Ecco che viene impedito al creditore di tergiversare e lucrare sul tempo da lui stesso perso;

– Ad esclusione dei casi in cui vi sia già un'ordinanza di assegnazione delle somme o il processo esecutivo si sia estinto anticipatamente, il pignoramento presso terzi notificato manterrà la propria efficacia non oltre 10 anni dalla notifica dell'atto al debitore e al terzo. Per evitare che il pignoramento notificato perda efficacia, due anni prima che scada il termine decennale il creditore dovrà notificare al debitore e al terzo una dichiarazione con cui manifesta il proprio interesse a mantenere il pignoramento valido. In mancanza di questo “impulso” del creditore, il terzo sarà sollevato dai propri obblighi decorsi 6 mesi dalla scadenza del termine di 10 anni;

– Infine, viene modificato l'importo che il terzo deve accantonare in aggiunta al credito. Finora, secondo l'art. 546 del c.p.c., tale importo doveva essere pari alla somma pignorata, maggiorata della metà; invece, a seguito della modifica, sarà pari a:

– 1.000 euro per i crediti fino a 1.100 euro;

– 1.600 euro per i crediti da 1.100,01 euro fino a 3.200 euro;

– La metà della somma pignorata per i crediti superiori a 3.200 euro.

È stato inoltre introdotto (dall'art. 25, comma 1, lettera b) del d.l. n. 19/2024) il nuovo articolo 551-bis c.p.c., che stabilisce che il pignoramento di crediti del debitore verso terzi perda d'efficacia dopo dieci anni dalla notifica al terzo, a meno che non sia stata pronunciata l'ordinanza di assegnazione delle somme o siano intervenute specifiche circostanze di estinzione o chiusura anticipata del processo esecutivo.

Si segnala, infine, che il d.lgs. n. 164/2024 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, ha apportato all'art. 492 le seguenti modifiche: 1) il secondo comma è sostituito dal seguente: «Il pignoramento deve altresì contenere l'invito rivolto al debitore ad effettuare presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio in uno dei comuni del circondario in cui ha sede il giudice competente o indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale, con l'avvertimento che, in mancanza ovvero in caso di irreperibilità presso la residenza dichiarata o il domicilio eletto, le successive notificazioni o comunicazioni a lui dirette saranno effettuate presso la cancelleria dello stesso giudice, salvo quanto previsto dall'art. 149-bis.»; 2) al terzo comma, le parole «in cancelleria» sono soppresse e le parole «non inferiore ad un quinto» sono sostituite dalle seguenti: «non inferiore a un sesto».

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