Istanza di liquidazione del compenso del custode

Rinaldo d'Alonzo

inquadramento

La liquidazione del compenso spettante al custode è effettuata dal giudice dell'esecuzione con decreto motivato e provvisoriamente esecutivo. Il provvedimento in parola ha natura giurisdizionale, e può essere impugnato ex art. 170 del d.P.R. n. 115/2002 ed art. 702-quater c.p.c. Esso è determinato in applicazione dei parametri di cui agli artt. 2 e 3 d.m. n. 80/2009, che quantificano i compensi spettanti al custode dei beni immobili nelle esecuzioni immobiliari con puntuale specificazione di tutte le attività del custode e con indicazione di quelle comprese nel compenso base e di quelle per cui sono previste voci integrative.

Formula

TRIBUNALE DI ....

Procedura Esecutiva Immobiliare n. .... R.G.E.

ISTANZA DI LIQUIDAZIONE DEL COMPENSO DEL CUSTODE

Ill.mo Sig. Giudice dell'esecuzione,

Il sottoscritto ...., C.F ...., fax n .... PEC ...., nominato in data .... custode dell'immobile pignorato nella procedura n .... R.G.E., promossa da .... nei confronti di ....;

PREMESSO

Che, a completamento dell'incarico affidatogli [1] , in data .... ha depositato la relazione finale e il rendiconto di gestione [2];

con la presente

CHIEDE

Che gli vengano liquidati i compensi per l'incarico espletato, secondo i parametri di cui agli artt. 2 e 3 d.m. 15 maggio 2009 n. 80, per le attività svolte e di seguito indicate:

Per n. .... accessi presso l'ufficio giudiziario per il conferimento dell'incarico e la consultazione del fascicolo, Euro. ....;

 per acquisizione n .... certificati ...., Euro. ....;

 per n. .... accessi all'immobile pignorato, Euro ....;

 per n. .... verifiche dello stato di conservazione del bene, Euro ....;

 per n. .... sostituzioni serrature, Euro ....;

 Per le attività di liberazione dell'immobile, Euro ....;

 per la riscossione dei canoni di locazione e le indennità di occupazione, Euro. ....;

 per la disdetta del contratto di locazione, Euro ....;

 per l'azione per la convalida della licenza o dello sfratto per finita locazione o per morosità, Euro. ....;

 per la partecipazione alle assemblee condominiali, Euro ....;

 per la richiesta di interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, Euro ....;

 per redazione e deposito del rendiconto di gestione, Euro ....;

 per n .... sopralluoghi presso l'immobile posto in vendita con le persone interessate all'acquisto, Euro ....;

 per le informazioni rese telefonicamente alle persone interessate all'acquisto, Euro ....;

Per tutte le ulteriori seguenti attività non espressamente tipizzate nel prospetto, .... Euro .....

Per un totale di Euro ...., oltre Euro. .... per spese generali ex art. 2 comma 6 (10% del totale di cui sopra), Euro .... per contributo professionale, Euro .... per IVA.

Si chiede altresì il rimborso delle spese vive documentate come da allegati:

Ricevuta di pagamento di Euro .... per .... Allegato n. 1

Ricevuta di pagamento di Euro .... per .... Allegato n. 2

Ricevuta di pagamento di Euro .... per .... Allegato n. 3

Euro ....;

Il tutto per il totale complessivo Euro .... [3] .

Luogo e data ....

Il Custode ....

[1]Nel silenzio del codice, è da ritenersi che il momento finale dell'incarico a cui poter ricollegare l'obbligo del rendiconto coincida con il momento della consegna del bene all'aggiudicatario, poiché al trasferimento del bene pignorato in favore dell'aggiudicatario si accompagna comunque l'obbligazione di consegna del bene a norma dell'art. 1476 c.c. (cfr. Cass. I, n. 1730/1995, che ha ritenuto che alle vendite esecutive si applicano le norme che disciplinano il contratto di compravendita non incompatibili con la natura coattiva del trasferimento).

[2]L'art. 560, comma 1 c.p.c., prescrive che il custode deve rendere il conto della gestione a norma del 593. In forza di questa norma, poi, il rendiconto periodico deve essere termine fissato dal giudice dell'esecuzione, e in ogni caso alla fine di ciascun trimestre, mentre il rendiconto periodico deve essere presentato al termine della gestione.

Sia i conti parziali che quelli finali devono essere approvati dal giudice. Analogo dovere incombe sul custode nell'ipotesi di estinzione del processo esecutivo ai sensi dell'art. 632, comma 3 c.p.c.

[3]Il compenso del custode gode del privilegio di cui all'art. 2770 c.c. se liquidato e posto a carico del creditore procedente, mentre costituisce credito “prededucibile” se prelevato direttamente dal ricavato dalla vendita (cfr. Tribunale Napoli Nord 9 dicembre 2019).

commento

Mentre il custode costituito ex lege con la notifica del pignoramento non ha diritto ad alcun compenso ai sensi dell'art. 559, comma 1 c.p.c., il custode di nomina giudiziale ha diritto, oltre al rimborso delle spese vive, anche al compenso per l'attività svolta. Le spese ed il compenso dovuti al custode, in quanto spese di giustizia, trovano collocazione troveranno collocazione in sede di riparto con il privilegio di cui agli artt. 2755,2770,2777 c.c.

La liquidazione del compenso spettante al custode è effettuata dal giudice dell'esecuzione con decreto motivato e provvisoriamente esecutivo ai sensi dell'art. 65, comma secondo, c.p.c. e dell'art. 168d.P.R. n. 115/2002. Esso ha natura giurisdizionale e non amministrativa e, pertanto, può essere impugnato ex art. 170 del d.P.R. n. 115/2002, ma non revocato d'ufficio dall'autorità giudiziaria che lo abbia emesso, in quanto questa, salvo i casi espressamente previsti, ha definitivamente consumato il proprio potere decisionale e non ha un generale potere di autotutela, tipico dell'azione amministrativa (Cass. VI, ord., n. 20640/2017). Detta impugnazione deve essere proposta entro il termine per impugnare previsto dall'art. 702-quater c.p.c. per il procedimento sommario di cognizione, le cui disposizioni regolano il giudizio di opposizione; ne deriva che detto termine è pari a trenta giorni, decorrenti dalla comunicazione o notificazione del provvedimento (Cass. II, n. 4423/2017).

Il compenso deve essere determinato in applicazione dei parametri di cui agli artt. 2 e 3 d.m. n. 80/2009, emanato ai sensi dell'art. 21 della l. n. 52/2006. Essi quantificano i compensi spettanti al custode dei beni immobili nelle esecuzioni immobiliari con puntuale specificazione di tutte le attività del custode e con indicazione di quelle comprese nel compenso base e di quelle per cui sono previste voci integrative (ulteriori criteri sono previsti per le esecuzioni mobiliari) disponendo che essi siano determinati complessivamente in percentuale rispetto al prezzo di aggiudicazione ovvero al valore di stima, con un meccanismo di percentuali decrescenti per scaglioni progressivi, specificandosi al comma primo dell'art. 2 che è comunque dovuto un compenso non inferiore ad euro 250,00.

Il meccanismo non è del tutto rigido, essendo riconosciuta al giudice dell'esecuzione la discrezionalità di ridurre il compenso sino alla metà quando l'immobile è libero o in altri casi di ridotta complessità dell'incarico o di aumentarlo sino al 20% nei casi di eccezionali difficoltà nello svolgimento dell'incarico.

In aggiunta al compenso unitario l'art. 3 d.m. n. 80/2009 prevede poi specifiche voci di compenso per lo svolgimento di determinate attività meramente eventuali: a) per la riscossione di canoni di locazione e per il rinnovo nonché per la disdetta e la stipula di contratti di godimento (compenso pari ad una percentuale compresa tra il 3 ed il 4% sull'ammontare delle somme incassate); b) per la convalida della licenza o dello sfratto per finita locazione o per morosità e per la promozione di ogni altra azione (anche esecutiva) necessaria a conseguire la disponibilità del bene, per la partecipazione alle assemblee condominiali, per la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, per la regolarizzazione catastale, urbanistica ed edilizia degli immobili, per la direzione e il controllo delle attività di asporto e trasferimento delle cose mobili appartenenti al debitore o a terzi rinvenute nell'immobile pignorato (è previsto un aumento variabile tra il 5% e il 20% del compenso base).

Infine, il comma 6 dell'art. 2 riconosce al custode un rimborso forfetario, in ragione del 10% del compenso liquidato, per le spese generali di organizzazione e studio, nonché per quelle di corrispondenza, viaggi e comunicazioni, anche telefoniche.

Il regolamento contempla altresì l'ipotesi di chiusura anticipata o di estinzione della procedura prima della vendita stabilendo che il compenso, determinato avuto riguardo al valore del bene indicato nell'ordinanza di vendita o, in mancanza, nella perizia di stima, sia ridotto in proporzione all'attività effettivamente svolta.

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