Istanza di assunzione del debito da parte dell'aggiudicatario o assegnatario (artt. 508 e 585, comma 2, c.p.c.)inquadramentoPer incentivare la collocazione del cespite pignorato sul mercato, il codice vigente prevede due ipotesi di esonero dal versamento del saldo prezzo: quella in cui l'aggiudicazione del bene avviene in favore di un creditore ipotecario; quella in cui l'aggiudicatario si assume il debito garantito da ipoteca. FormulaTRIBUNALE DI .... Procedura Esecutiva Immobiliare n. .... R.G.E. ISTANZA [1] DI ASSUNZIONE DEL DEBITO DA PARTE DELL'AGGIUDICATARIO O ASSEGNATARIO (ARTT. 508 E 585, COMMA 2, C.P.C.) Ill.mo Sig. Giudice dell'esecuzione [2] , Il sottoscritto Sig. ...., C.F. ...., elettivamente domiciliato ai fini della presente procedura nello studio dell'Avv. .... C.F. ...., PEC ...., fax n. ...., con studio in ...., via ...., come da mandato a margine (o in calce) dell'atto di ...., nella sua qualità di creditore ipotecario di primo grado; NONCHÉ Il sottoscritto Sig. ...., C.F. ...., residente in ...., nella sua qualità di aggiudicatario dell'immobile .... ubicato in ...., via ...., catastalmente identificato al fg. ....; p.lla ....; sub. .... nell'ambito della procedura esecutiva immobiliare n. .... R.G.E; PREMESSO – che l'aggiudicazione del bene immobile sopra individuato, al prezzo di Euro .... è divenuta definitiva e l'aggiudicatario ha già versato la somma di Euro .... di cui Euro .... a titolo di cauzione ed Euro .... per le spese; – che il credito ipotecario del creditore procedente/intervenuto .... è pari ad Euro .... (somma comprensiva di capitale, interessi e spese legali) come da nota di precisazione del credito allegata al presente atto; – che l'ammontare del credito è superiore al prezzo di aggiudicazione del bene (doc. 1); – che l'aggiudicatario intende assumere il citato debito, impegnandosi a soddisfarlo nel rispetto dei termini e modalità evidenziati nel contratto di accollo [3] del debito sottoscritto col creditore .... (doc. 2), la cui efficacia è stata dalle parti condizionata all'autorizzazione di codesto Ill.mo Giudice; – che il creditore ipotecario con la sottoscrizione del presente atto esprime il proprio consenso all'assunzione da parte dell'aggiudicatario del debito nella misura sopra descritta; Tanto premesso, CHIEDONO CONGIUNTAMENTE – che la S.V. Ill.ma, Voglia autorizzare l'assunzione del debito ai sensi e per gli effetti degli artt. 508 e 585, comma 2 c.p.c. per il complessivo importo di Euro .... e limitare il versamento alla parte del prezzo occorrente per le spese e per la soddisfazione degli altri creditori che potranno risultare capienti, con esonero dal versamento della restante quota parte di prezzo; – che il Giudice dell'esecuzione nell'emanando decreto di trasferimento, Voglia ordinare al competente Conservatore dei Registri Immobiliari di non cancellare l'ipoteca iscritta presso la Conservatoria dei RR.II. di .... in data .... al n. .... di RG. e al n. .... di RP. che grava sul cespite oggetto di vendita. producono: – doc 1; – doc 2. Con osservanza. Luogo e data .... Aggiudicatario .... Creditore ipotecario di primo grado .... .... e per esso il suo procuratore [1]In dottrina è stato giustamente osservato che l'istanza va depositata prima della scadenza del termine per il versamento del saldo prezzo (Andrioli, Commento al codice di procedura civile, III, Napoli, 1957, 269). [2]Riteniamo che nel caso di delega delle operazioni di vendita immobiliare ad un professionista, l'istanza debba essere rivola a questi in forza della previsione di cui all'art. 591-bis, n. 6 c.p.c., che attribuisce al professionista delegato il compito di disporre sul provvedimento di cui all'art. 585, comma 2. [3]Che tuttavia si tratti di accollo è opinione non unanimemente condivisa, atteso che secondo alcuni si tratterebbe di una forma di pagamento del prezzo per compensazione (cfr. Cass. III, n. 5916/1995). commentoL'art. 508 c.p.c. consente a qualunque aggiudicatario (o assegnatario) di concordare con il creditore ipotecario l'assunzione del debito in luogo del versamento in denaro del prezzo di aggiudicazione (secondo Satta, sub art. 508 c.p.c., in Commentario al codice di procedura civile, III, Milano, 1965, 205, si tratterebbe di una forma di versamento del saldo prezzo). Questa operazione determina, nella sostanza, il subingresso dell'aggiudicatario nel debito del debitore esecutato, che dovrà essere considerato senz'altro liberato dalla sua obbligazione (Cass. III, n. 1712/1967), con la conseguenza che un eventuale successivo inadempimento dell'aggiudicatario o assegnatario non far rivivere il rapporto originario, da considerarsi ormai definitivamente estinta. Il vantaggio che l'aggiudicatario ne ricava è quello di essere dispensato dall'obbligo di versare il saldo prezzo (per la quota parte di cui tra un attimo si dirà) entro i termini previsti dall'ordinanza di vendita. Dal canto suo, il creditore conserva la garanzia ipotecaria sul bene pignorato in deroga all'effetto purgativo che il decreto di trasferimento produce a norma dell'art. 586 c.p.c., (Redenti, Vellani, Diritto processuale civile, III, 3ª ed., Milano, 1999, 278) e può avvantaggiarsi dalle condizioni economiche dell'eventuale contratto di finanziamento nel quale l'aggiudicatario subentra in luogo del contraente originario. Dalla lettura degli artt. 508 e 585 c.p.c. si ricava il dato per cui l'istituto opera solo nell'ambito di procedure esecutive che abbiano colpito beni gravati da pegno o ipoteca, anche se la dottrina non ha escluso l'operatività del meccanismo anche nei casi di beni gravati da privilegi speciali (Andrioli, Commentario al codice di procedura civile, III, Napoli, 1957, 118; Travi, Vendita dei beni pignorati, in NN.D.I., XX, Torino, 1975, 640; Bonsignori, L'esecuzione forzata, 3ª ed., Torino, 1996, 141). Poiché occorre scongiurare che questo accordo si risolva in danno degli altri creditori, il codice subordina l'operatività del meccanismo ad un decreto autorizzativo del giudice dell'esecuzione, il quale evidentemente esonererà l'aggiudicatario dal versamento di quella sola quota parte di prezzo che eccede quanto «occorrente per le spese e per la soddisfazione degli altri creditori che potranno risultare capienti». È allora evidente che per determinare l'importo che l'aggiudicatario è dispensato dal versare occorrerà, in questa fase, anticipare i tempi del riparto e, ottenute le precisazioni dei crediti da parte degli altri creditori, quantificate le spese di procedura e liquidati gli ausiliari del magistrato (stimatore, custode e delegato), dovrà predisporsi una bozza di piano di riparto per verificare se ed in quale misura il creditore con il quale l'aggiudicatario ha concordato l'assunzione del debito avrebbe partecipato alla distribuzione del ricavato. Come anticipato, l'accordo tra creditore e aggiudicatario libera il debitore originario per un pari ammontare, come è espressamente previsto dall'art. 508 c.p.c. A questa liberazione segue anche l'estinzione delle garanzie annesse al credito (se il garante non consente espressamente a mantenerle a norma dell'art. 1275 c.c.) salvo che per l'ipoteca iscritta sull'immobile aggiudicato all'asta, per la quale l'art. 586 prevede la non cancellabilità. Se l'aggiudicatario resta inadempiente l'originaria obbligazione dell'esecutato non rivive, così come non rivivono le garanzie prestate. Il creditore, pertanto, potrà agire esecutivamente in danno dell'aggiudicatario facendo valere la garanzia ipotecaria che non ha subito l'effetto purgativo (Bonsignori, Assegnazione forzata e distribuzione del ricavato, 66; De Stefano, Assegnazione nell'esecuzione forzata, in ED, III, Milano, 1958, 276). Si è poi osservato che ove l'aggiudicatario patisca l'evizione ai sensi dell'art. 2921 c.c., l'assunzione del debito verrà meno, e dunque anche l'obbligazione di adempiere il debito assunto (Andrioli, 118), sicché il creditore è tenuto a restituire quanto abbia eventualmente già ricevuto (Satta, 205; De Stefano, 276). Occorre infine segnalare che nel caso di delega delle operazioni di vendita immobiliare ad un professionista, l'art. 591-bis, n. 6 c.p.c. attribuisce al professionista delegato il potere di disporre sul provvedimento di cui all'art. 585, comma 2. |