Preavviso di rilascio

Giorgia Viola

inquadramento

L'art. 608 c.p.c. disciplina l'intero procedimento di rilascio dell'immobile, stabilendo che la procedura inizia con la notifica dell'avviso di rilascio, che costituisce atto dell'ufficiale giudiziario, che – su richiesta dell'esecutante – comunica all'obbligato il giorno e l'ora stabilito per l'esecuzione.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1]

PREAVVISO DI RILASCIO IMMOBILE

Ad istanza del Sig. ...., C.F. ...., nato a .... il .... e residente in .... alla via .... rappresentato e difeso dall'Avv. .... C.F. .... con studio in .... alla via ...., PEC ...., ove elettivamente domicilia come da procura in calce (o a margine) dell'atto di precetto ovvero in calce al titolo esecutivo di cui è seguito. Si dichiara di voler ricevere le comunicazioni e le notifiche relative alla presente procedura a mezzo fax al seguente n. .... oppure a mezzo posta certificata al seguente indirizzo PEC ....;

PREMESSO

– che con sentenza/ordinanza n. .... emessa dal Tribunale di .... in data ...., resa nell'ambito del giudizio rubricato con RG n. ...., il Sig. .... è stato condannato al rilascio dell'immobile sito in .... alla via ...., riportato nel NCEU del comune di .... con i seguenti dati catastali: ....;

– che il richiamato provvedimento è stato notificato unitamente all'atto di precetto all'obbligato in data ....;

OPPURE

– che il richiamato provvedimento è stato notificato all'obbligato in data ...., seguito dalla notifica dell'atto di precetto avvenuta in data ....;

–  che allo stato l'obbligato non ha ottemperato a quanto disposto nel richiamato provvedimento, così da non aver ancora liberato il bene;

Il Sottoscritto Ufficiale Giudiziario, visto l'art. 608 c.p.c.,

AVVISA

Il Sig. ...., C.F. ...., nato a .... il .... e residente in .... alla via .... che il giorno .... alle ore 9,00 e nel prosieguo [2] (lasciare in bianco perché la data verrà indicata direttamente dall'Ufficiale Giudiziario competente) l'Ufficiale Giudiziario Competente addetto all'Ufficio Unico Esecuzioni Civili presso il Tribunale di .... si recherà presso l'immobile sito in .... alla via ...., onde dar corso all'esecuzione per il rilascio dell'immobile indicato, occorrendo con l'ausilio della forza pubblica [3] ed immettere l'istante ovvero la persona da questi designata [4] nel possesso degli stessi.

L'ufficiale giudiziario ....

RELATA DI NOTIFICA

Ad istanza dell'Avv. ...., nella qualità di procuratore di ...., ho notificato copia dell'antescritto atto a tutti i fini e conseguenze di legge a .....

[1]Competente per l'esecuzione forzata immobiliare è il Tribunale del luogo in cui le cose immobili si trovano (art. 9, comma 2 c.p.c. e art. 26 c.p.c.). Se le cose immobili soggette all'esecuzione non sono interamente comprese nella circoscrizione di un solo Tribunale, l'art. 21 c.p.c. dispone che qualora l'immobile sia compreso in più circoscrizioni giudiziarie, è competente il giudice della circoscrizione nella quale è compresa la parte soggetta a maggior tributo verso lo Stato; quando non è sottoposto a tributo, è competente ogni giudice nella cui circoscrizione si trova una parte dell'immobile.

[2]Nell'esecuzione per rilascio, non può ritenersi affetta da nullità la comunicazione, resa dall'ufficiale giudiziario ai sensi dell'art. 608 c.p.c., in cui, quale ora di inizio del procedimento, sia indicato “ore nove e seguenti”, giacché nessuna imprecisione o ambiguità presenta essa indicazione (Cass. n. 1072/1981).

[3]Il potere, attribuito all'ufficiale giudiziario dagli artt. 513 e 608 c.p.c., di richiedere l'assistenza della forza pubblica, ha natura discrezionale e il suo esercizio non lede il diritto dell'esecutato (Cass. n. 6564/1980).

[4]Il difensore del credito procedente è abilitato in difetto di esplicita limitazione a rappresentare la parte fino alla realizzazione della pretesa esecutiva e quindi anche a ricevere l'immissione in possesso dell'immobile oggetto della esecuzione per rilascio (Cass. n. 8459/1994).

commento

Decorso il termine dilatorio del precetto ed entro il suo termine di perenzione, l'esecutante deve chiedere l'intervento dell'ufficiale giudiziario, cui la legge attribuisce il compito di provvedere – in autonomia e senza intervento del giudice – al rilascio dell'immobile.

Preceduto dalla notifica dell'atto di precetto, l'ufficiale giudiziario, infatti, su iniziativa della parte, comunica il giorno e l'ora stabilito per l'esecuzione, notificando l'avviso di rilascio, che segna, ai sensi dell'art. 608, comma 1 c.p.c. l'inizio della procedura di rilascio.

La sua funzione è quella di avvertire la parte tenuta al rilascio dell'immobile dell'inizio dell'esecuzione esecutiva, al fine di consentirgli l'adempimento spontaneo ovvero di proporre opposizione all'esecuzione (ex art. 615, comma 2 c.p.c.) ancora prima dell'inizio delle concrete operazioni per l'attuazione del titolo e di essere, comunque, presente all'immissione in possesso del creditore procedente per la tutela delle sue ragioni (Cass. n. 10566/2007; Cass. n. 13005/2006; Cass. n. 17636/2002, Cass. n. 1961/1995).

Considerato che il preavviso prescritto dall'art. 608 c.p.c. esaurisce, con la notifica, il suo scopo di preavvertire l'esecutato del prossimo inizio dell'azione esecutiva, al fine di consentirgli l'adempimento spontaneo e di essere, comunque, presente all'immissione in possesso del creditore procedente, non sussiste un obbligo di nuovo avviso in caso di sospensione dell'esecuzione già iniziata con un primo accesso e successivamente ripresa (Cass. n. 17674/2019).

Avverso tale atto così come avverso l'atto di precetto è possibile proporre opposizione agli atti esecutivi, che costituisce il rimedio accordato sia per far valere le irregolarità formali dell'atto di precetto sia per denunciare l'omissione o la nullità della comunicazione del preavviso di rilascio previsto dal primo comma dell'art. 608 c.p.c., la cui decisione è impugnabile, ai sensi dell'art. 187 att. c.p.c., con il regolamento di competenza, oltre che con il ricorso per cassazione ex art. 111 Cost., ma non con l'appello, la cui inammissibilità può essere se del caso dichiarata anche dalla Suprema Corte di Cassazione, avvalendosi dei suoi poteri officiosi (Cass. n. 17636/2002).

Si segnala che l'art. 103, comma 6 d.l. n. 18/2020 aveva sospeso l'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili sino al 30 giugno 2021.

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