L’aspirante socio di cooperativa non ha un diritto soggettivo ad essere ammesso

La Redazione
31 Marzo 2025

Il Tribunale di Milano si pronuncia sullo status di aspirante socio di cooperative, aderendo alla corrente maggioritaria, in dottrina e giurisprudenza, secondo cui tale status non può essere qualificato come vero e proprio diritto soggettivo, bensì come  mero interesse, con quindi unica ed esclusiva possibilità, nel caso di rigetto della domanda da parte dell'organo amministrativo, di rivolgersi in sede assembleare.

L'aspirante socio che si vede negare l'ammissione alla cooperativa non può rivolgersi al giudice per impugnare la delibera che respinge la sua domanda, perché l'art. 2528, comma 4 c.c. gli consente un mero rimedio endosocietario: può, quindi, rivolgersi alla cooperativa stessa, questa volta però all'assemblea e cioè ai soci che la compongono.  

Soltanto una volta esperito il doppio passaggio organo amministrativo-organo assembleare, l'aspirante socio può rivolgersi al Tribunale, chiamandolo ad esaminare la sussistenza di eventuali profili di illegittimità della non accettazione della domanda di ammissione nella cooperativa.

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