Def: riforma fiscale prorogata al 31 dicembre 2025
10 Aprile 2025
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha votato per l'approvazione del Documento di Finanza Pubblica (DFP) 2025, che sarà inviato alla Commissione europea entro il 30 aprile, dopo aver ottenuto l'approvazione del Parlamento. Il documento arriva dopo appena sei mesi dall’invio alle Camere del Piano strutturale di bilancio di medio termine (PSBMT) 2025-2029, e si concentra principalmente sulla rendicontazione dei progressi avvenuti in questo breve periodo, conformemente alla normativa dell'Unione Europea, che richiede l'invio di una Relazione Annuale sui Progressi compiuti alla Commissione europea. Considerando l'alto grado di incertezza nel contesto internazionale, il Governo mantiene un approccio cauto nelle stime elaborate. Le previsioni relative al PIL reale indicano una crescita dello 0,6% nel 2025, in aumento allo 0,8% nel 2026 e 2027. Questo andamento è confermato anche per il 2028, sulla base dei dati attualmente disponibili. Dal punto di vista della finanza pubblica, il quadro sostanzialmente conferma quanto previsto nel PSBMT 2025-2029 dello scorso autunno. I dati relativi al 2024 mostrano un deficit in netto miglioramento, ancor più marcato rispetto a quanto previsto nel Piano e nel DEF, che si è attestato al 3,4% del PIL (anziché al 3,8% previsto nel PSBMT e al 4,3 per cento nel DEF). Per l’orizzonte di previsione del documento, si conferma il profilo di deficit previsto dal Piano: nello specifico, il deficit del 2025 è ancora previsto al 3,3% del PIL. Per quanto riguarda il 2026, le previsioni confermano la stima del 2,8%, coerente con l’obiettivo di uscire dalla Procedura per disavanzo eccessivo. Nel 2027 si prevede un’ulteriore riduzione al 2,6%, per poi chiudere al 2,3 nel 2028. Con riferimento al rapporto debito/PIL, nel periodo oggetto del DFP, si prevede un andamento leggermente più basso di quello indicato nel Piano, con differenze che tendono ad azzerarsi nel corso del periodo stesso. Riforma fiscale Su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che apporta modifiche alla legge n. 111 del 9 agosto 2023, che delega al Governo la riforma fiscale. Il testo proroga dal 29 agosto 2025 al 31 dicembre 2025 la scadenza entro cui il Governo può esercitare il potere di delega previsto dalla legge n. 111 del 9 agosto 2023, in materia di riforma del sistema fiscale e, di conseguenza, il termine per l’adozione dei decreti correttivi e integrativi al 31 dicembre 2027. Il disegno di legge modifica anche un principio di delega, consentendo l'applicazione delle norme del codice della crisi d'impresa anche ai tributi regionali e locali, insieme alle disposizioni in materia di transazione fiscale, accordi sui debiti tributari, concordato nella liquidazione giudiziale, nonché l’introduzione dell’istituto dell’amministrazione straordinaria per grandi imprese in crisi. Infine, introduce un nuovo principio di delega che incarica il legislatore delegato di regolare:
|