I contratti di finanziamento rientrano nei contratti bancari ai fini dell'applicazione della mediazione obbligatoria?

La Redazione
17 Aprile 2025

In sede di opposizione ad un decreto ingiuntivo, richiesto sulla base di un contratto di finanziamento non adempiuto, l'opponente eccepiva in rito l'improcedibilità della domanda per mancato esperimento della mediazione, obbligatoria nel caso di specie poiché appartenente - secondo l'opponente - alle controversie bancarie, per cui la legge prevede la mediazione obbligatoria.

Il d.lgs. n. 28/2010 ha previsto la condizione obbligatoria di procedibilità con riferimento alle controversie rientranti in alcune materie tassativamente indicate dal decreto medesimo, fra le quali non è riconducibile quella in esame poiché vertente su un rapporto di finanziamento al consumo e non su un contratto bancario. Infatti, i contratti di finanziamento non sono riconducibili alle controversie finanziarie per cui è prevista la condizione di procedibilità, poiché queste ultime riguardano solo il contenzioso intercorrente con intermediari finanziari in relazione ad operazioni negoziali che trovano la loro disciplina nel TUF (d.lgs. n. 58/1998).

Dunque, seppur prossima ai contratti bancari, la fattispecie è disciplinata da una normativa peculiare rispetto al diritto bancario in senso stretto, poiché fondata prettamente sulla tutela del consumatore, in virtù delle imposizioni di diritto europeo; pertanto, non è soggetta alla mediazione obbligatoria.

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