La motivazione non è apparente se il giudice aderisce alla ctu dopo aver vagliato gli atti
12 Maggio 2025
Il Tribunale di Ragusa ha rigettato le domande proposta da Ia.Pi. e Ia.Gi. nei confronti di Au.Gi., con le quali gli attori avevano lamentato che i lavori di sopraelevazione della proprietà del convenuto avevano causato problemi di carattere strutturale all'immobile di loro proprietà, incidendo negativamente sulla sua stabilità, chiedendo il risarcimento del danno in forma specifica, con la riduzione in pristino dello stato dei luoghi. Avverso la sentenza Ia.Pi. e Ia.Gi. hanno proposto appello, che la Corte d'Appello di Catania ha integralmente rigettato. Ia.Pi. e Ia.Gi. hanno proposto ricorso per Cassazione affidato a unico motivo, ossia «nullità della sentenza per difetto di motivazione e conseguente diniego di giustizia» per avere la Corte d'appello disatteso le argomentazioni svolte dagli appellanti e dal loro consulente di parte, aderendo genericamente alle conclusioni del consulente d'ufficio e omettendo qualsiasi motivazione sulle criticità evidenziate in ordine alla tenuta strutturale e sismica dell'edificio. La Cassazione ha rigettato il ricorso rilevando, dopo aver esaminato la sentenza impugnata, che se ne doveva escludere la nullità, perché la motivazione non solo era esistente, ma coerente e tale da consentire di comprendere il percorso logico eseguito dalla Corte d'appello. Diversamente da quanto ritenuto dai ricorrenti, la sentenza non si è limitata a dichiarare di aderire alle risultanze della consulenza d'ufficio, ma è giunta a tale conclusione dopo avere esaminato il contenuto delle doglianze degli appellanti, dopo avere considerato che il Genio civile di Ragusa con la nota del 12 ottobre 2012 aveva accertato l'insussistenza delle violazioni della normativa antisismica, dopo avere specificamente esaminato le osservazioni del consulente di parte appellante e dopo avere esaminato le risposte del consulente d'ufficio a quelle osservazioni. La Cassazione si è trovata in linea con la sentenza d'appello secondo cui il consulente d'ufficio, rispondendo alle osservazioni del consulente di parte, aveva eseguito i calcoli sulla base dei parametri proposti dal consulente di parte, nonché senza inserire i cordoli e le travi previste nel progetto ma non eseguiti, giungendo al medesimo risultato che i lavori eseguiti non provocavano effetti negativi sull'immobile e, per di più, nel complesso si riscontrava un miglioramento strutturale. |