La competenza territoriale nella riscossione dei tributi

La Redazione
20 Maggio 2025

Promuovendo la presente procedura, il contribuente impugnava un'intimazione di pagamento relativa ad una precedente cartella. In particolare, censurava l'intimazione per un vizio suo proprio, derivante dalla nullità dell'atto in quanto emesso da Agente della Riscossione territorialmente incompetente, avendo agito l'Ufficio (di Piacenza) a fronte di un domicilio fiscale del contribuente pacificamente in diversa provincia (Pavia).

È illegittimo per carenza di competenza territoriale il provvedimento emesso dall'ufficio provinciale del concessionario che operi in ambito territoriale diverso dal domicilio fiscale del contribuente, poiché il concessionario è titolare di una potestà esecutiva limitata all'ambito territoriale di pertinenza.

Nell'attività di riscossione, attribuita all'Agenzia delle Entrate, è previsto, da un lato, che, ai sensi dell'art. 31, comma 2, del d.P.R. n. 600 del 1973, ogni atto impositivo sia emesso dall'ufficio territorialmente competente, secondo il criterio del domicilio fiscale del contribuente, e, dall'altro, che, giusta l'art. 24 del d.P.R. n. 602 del 1973, “l'ufficio consegna il ruolo al concessionario dell'ambito territoriale cui esso si riferisce".

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