Il controllo giudiziario ex art. 2409 c.c. non può investire le scelte di gestione

La Redazione
21 Maggio 2025

In una vicenda relativa al controllo giudiziario ex art. 2409 c.c., il Tribunale di Catania ribadisce che il sindacato sulla diligenza dell'amministratore nell'adempimento del proprio mandato può mai investire le scelte di gestione o le modalità e le circostanze di tali scelte, anche se presentino profili di rilevante alea economica, in applicazione della business judgement rule.

Deve essere rigettato il ricorso ex art. 2409 c.c. quando non risulti alcuna grave irregolarità nella gestione: salvo che in presenza di irragionevolezza, imprudenza o arbitrarietà palese dell'iniziativa economica, infatti, le scelte gestorie degli amministratori non sono sindacabili nel merito, anche ove abbiano comportato una contrazione del budget o prodotto cattivi risultati di gestione.

Le gravi irregolarità idonee a dar luogo al controllo giudiziario previsto dall'art. 2409 c.c. sono solo quelle connesse alla violazione di norme civili, penali, tributarie, amministrative capaci di pregiudicare il buon funzionamento della società (c.d. censure di legittimità) e non anche le doglianze attinenti al merito o alla convenienza degli atti di gestione posti in essere dagli amministratori né, sotto altro profilo, le censure che si risolvono in mere irregolarità inidonee ad arrecare un danno effettivo, od anche solo potenziale, alla società.

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