Dazi reciproci: bocciati dalla Corte del Commercio Internazionale USA
03 Giugno 2025
La Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti (Court of International Trade, CIT) ha dichiarato l'illegittimità dei dazi reciproci del 10% introdotti dal presidente Trump e in vigore dal 5 aprile scorso, pur limitando la sanzione ai dazi imposti sulla base dell'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) e, in particolare, ai dazi del 10% sull'importazione di beni negli Stati Uniti, a quelli del 30% nei confronti della Cina e le tariffe del 25% su prodotti provenienti da Canada e Messico. Restano esclusi dalla pronuncia di illegittimità i dazi adottati secondo il Trade Expansion Act e aventi ad oggetto le tariffe del 25% su autoveicoli, componentistica, acciaio, alluminio e prodotti derivati. Con lo scopo di ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti, in data 2 aprile 2025, il presidente Trump aveva annunciato l'introduzione di nuovi dazi reciproci, fondati sui poteri straordinari attribuiti al presidente USA in situazioni di emergenza nazionale dall'IEEPA, e in particolare, oltre al dazio aggiuntivo generalizzato del 10%, ulteriori tariffe con aliquote differenziate a seconda del Paese di esportazione. Per l'Unione Europea era stato annunciato un dazio reciproco del 20%, in seguito sospeso fino alla fine di luglio. La CIT, con la sentenza 28 maggio 2025, n. 66, ha concluso, invece, per l'illegittimità delle misure, sotto due profili di legittimità:
Il presidente ha depositato appello presso la Corte Suprema, con sospensione temporanea dell'efficacia della sentenza, ma, in caso di conferma, l'esecutivo si vedrebbe negata la possibilità di introdurre nuovi dazi generalizzati sulla base della situazione di emergenza economica nazionale. |