Insulti diretti ad una collega legittimano la sospensione del lavoratore

La Redazione
12 Giugno 2025

È legittima la sospensione del lavoratore colpevole di molestie verbali ai danni di una collega supportate da testimonianze specifiche.

In un contesto lavorativo presso uno stabilimento in Italia, un dipendente è stato oggetto di sospensione per otto giorni a causa di presunte molestie verbali a sfondo sessuale rivolte a una collega, eventi considerati di estrema gravità dall'azienda.

Tale comportamento ha portato ad un'azione disciplinare che è stata successivamente convalidata dai giudici di merito e confermata in Cassazione nonostante le contestazioni avanzate dalla difesa del lavoratore. Gli atti di molestia, confermati da diverse testimonianze, hanno condotto alla decisione definitiva di mantenere la sanzione. Viene dato rilievo alla coerenza delle prove raccolte e all'importanza di affrontare con serietà casi di comportamento inappropriato sul luogo di lavoro, evidenziando l'impegno nel preservare un ambiente professionale rispettoso e sicuro per tutti i dipendenti coinvolti.

Il focus dei giudici è stato posto sull'atto specifico contestato senza lasciare spazio a considerazioni sul passato lavorativo o sul contesto circostante, dimostrando l'attenzione alla gravità dell'episodio e al rispetto delle norme aziendali, difatti la sentenza sottolinea l'essenzialità di valutare attentamente il peso delle prove e l'adeguatezza delle sanzioni disciplinari in casi di molestie sessuali sul luogo di lavoro, promuovendo un clima di responsabilità e rispetto reciproco nelle relazioni lavorative.

Cass. civ., sez. lav., ord., 11 giugno 2025, n. 15549

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