IMU: se l'UI ha un'utilizzazione mista l'esenzione si applica solo alla frazione di unità nella quale si svolge l'attività di natura non commerciale

La Redazione
17 Giugno 2025

Il Comune di Bologna impugnava la sentenza n. 178/01/2022 pronunciata dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna in data 17.2.2022 avente ad oggetto la debenza dell'imposta IMU 2015 da parte del contribuente resistente in relazione ad un immobile. In sintesi, il Comune disconosceva i presupposti per l'applicazione dell'esenzione di cui all'art. 7 comma 1 lett i) d.lgs. 504/1992, così come individuate con d.m. 200/2012, e ciò in quanto le attività svolte dall'ente non venivano ritenute “non aventi natura commerciale” in ragione dei corrispettivi richiesti per talune delle attività esercitate.

L'art. 7, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 504/1992 (nel testo risultante dalle modifiche apportate dall'art. 91 bis D.L. 1/2012), prevede l'esenzione per “gli immobili utilizzati dai soggetti di cui all'articolo 73, comma 1, lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni (…) destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di cui all'articolo 16, lettera a), della legge 20 maggio 1985, n. 222.”.

Inoltre, l'art. 91 bis, comma 2, D.L. 1/2012 prevede che “qualora l'unità immobiliare abbia un'utilizzazione mista, l'esenzione di cui al comma 1 si applica solo alla frazione di unità nella quale si svolge l'attività di natura non commerciale, se identificabile attraverso l'individuazione degli immobili o porzioni di immobili adibiti esclusivamente a tale attività”.

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