Il Mimit proroga al 31 dicembre l’obbligo di comunicazione della PEC per gli amministratori

La Redazione
27 Giugno 2025

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la nota 127654 del 25 giugno avente ad oggetto il differimento del termine di primo adempimento, per le imprese già costituite alla data del 1° gennaio 2025, dell’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese del domicilio digitale degli amministratori di imprese costituite in forma societaria, introdotto dalla Legge di Bilancio.

L'obbligo di comunicare, entro il 30 giugno 2025, il domicilio digitale/indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) al Registro delle Imprese, già previsto per le società e le imprese individuali ed esteso, con la Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207), anche agli amministratori di imprese costituite in forma societaria, è stato differito al 31 dicembre 2025.

A pochi giorni dalla scadenza originaria – fissata al 30 giugno dalla precedente nota del Mimit del 12 marzo scorso – e a seguito di un’interpretazione di segno opposto di Unioncamere, a cui si sono conformate diverse Camere di Commercio (si veda, sul punto, la precedente news, in questo potale), il Ministero interviene nuovamente per rinviare il termine per la comunicazione del domicilio digitale.

Nella nota del 12 marzo, rilevata l’assenza di un espresso termine di adempimento, non determinato dal legislatore né altrimenti rintracciabile per via interpretativa, il Mimit aveva ritenuto opportuno individuare un termine che consentisse una “legittima applicazione dell’obbligo” e, in un’ottica di “semplificazione dell’onere e di favor per le imprese chiamate all’adempimento”, aveva individuato il termine per la prima comunicazione da parte delle imprese già costituite alla data di entrata in vigore dell’obbligo, alla data del 30 giugno 2025.

Tale termine viene ora soltanto posticipato, al 31 dicembre, rimanendo invariate le linee interpretative e le ulteriori indicazioni operative fornite nella nota del 12 marzo.

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