Giugno 2025: nesso di casualità, responsabilità ex art. 2051, risarcimento del danno da perdita di capacità lavorativa, responsabilità civile per commenti diffamatori pubblicati da terzi

La Redazione
04 Luglio 2025

Nel mese di giugno, la Cassazione tra le varie tematiche si è occupata di: nesso di casualità, responsabilità ex art. 2051, risarcimento del danno da perdita di capacità lavorativa, assicurazione contro i danni per conto altrui, responsabilità per il padrone di un cane che morde un bambino non sorvegliato dai genitori, responsabilità civile per commenti diffamatori pubblicati da terzi.

Nessuna colpa del Comune per la caduta del cittadino che inciampa in una buca facilmente avvistabile

Cass. Civ. sez. III, 9 giugno 2025, n. 15355

La condotta del danneggiato, nella motivata valutazione del giudice del merito, può assumere un rilievo causale meramente concorrente (cosicché vi sarà una percentuale di danno ascrivibile al fatto del danneggiato e una percentuale ascrivibile al fatto della cosa, e dunque imputabile al custode di essa), ma anche un'efficienza causale esclusiva, ove, per il grado della colpa e il rilievo delle conseguenze, si ponga come causa assorbente del danno, sicché ne sia del tutto esclusa la derivazione dalla cosa (respinta la richiesta di risarcimento avanzata da un uomo vittima di una caduta a causa di una buca, atteso che la buca era facilmente evitabile, se l'uomo fosse stato più accorto, in quanto il sinistro si era verificato con condizioni di buona).

Cane randagio morde una donna per strada: richiesto risarcimento alla P.A.

Cass. civ., sez. III, sent., 23 giugno 2025, n. 16788

La persona danneggiata da un cane randagio che intenda agire per il risarcimento ha l'onere di provare la colpa della pubblica amministrazione ed il nesso di causa tra questa e il danno patito. La colpa della p.a. non può, tuttavia, essere desunta dal mero fatto che un cane randagio abbia causato il danno, ma esige la dimostrazione della insufficiente organizzazione del servizio di prevenzione del randagismo.

Sì al risarcimento del danno da perdita di capacità lavorativa anche se non si cerca un altro lavoro

Cass. civ., sez. III, sent., 23 giugno 2025, n. 16604

Ai sensi dell' art. 1227, secondo comma, c.c. , la vittima di lesioni che resta privata del proprio lavoro e rimane inerte nel cercarne un altro compatibile con le sue condizioni concorre ad aggravare il danno.

Nulla la clausola che neghi all'assicurato la facoltà di agire in giudizio per ottenere l'accertamento del diritto

Cass. civ., sez. III, ord., 23 giugno 2025, n. 16787

Nell'assicurazione contro i danni per conto altrui è nulla la clausola che neghi all'assicurato - nella specie, accordandoli al solo contraente - la facoltà di partecipare alle operazioni di stima del danno e la liquidazione dell'indennizzo e, in ogni caso, il diritto di agire in giudizio per ottenere il pagamento.

Bambino non sorvegliato dai genitori infastidisce un cane e viene morso

Cass. civ., sez. III, ord., 26 giugno 2025, n. 17200

Nessuna responsabilità per il padrone dell'animale. Il comportamento del danneggiato, quindi, anche a cagione dell'omessa vigilanza da parte dei genitori, è stato motivatamente ritenuto assolutamente imprevedibile e del tutto eccezionale, tale da interrompere il nesso di causalità tra l'aggressione dell'animale e il danno subito dal bambino.

Responsabile il blogger informato dei contenuti diffamatori di terzi non rimossi in modo tempestivo

Cass. civ., sez. III, ord., 27 giugno 2025, n. 17360

Il prestatore di servizi informatici che agisca da hosting provider non attivo è, di regola, esente da responsabilità per i contenuti illeciti pubblicati da terzi (come i commenti diffamatori), tuttavia, una volta acquisita la consapevolezza della loro manifesta illiceità, anche al di fuori di una comunicazione da parte delle autorità competenti, è tenuto a rimuoverli tempestivamente per continuare a beneficiare dell'esenzione dalla responsabilità contemplata dagli articoli da art. 14 a 17 d.lgs. n. 70/2003.


 

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