Lesioni superiori al 9%: applicazione TUN o tabella Milanese? La parola ai Giudici di legittimità
18 Luglio 2025
L'ordinanza in commento conferma, in prima battuta, che la questione sulla tabella applicabile è “questione esclusivamente di diritto”, affermando che la T.U.N. è oggetto del citato D.P.R. n. 12/2025 e la Tabella per la liquidazione del danno non patrimoniale da lesione del bene salute, approvata dall'Osservatorio sulla Giustizia civile di Milano, ha acquistato una sorta di efficacia para-normativa, e, conseguentemente, incorre in vizio di violazione di legge la sentenza che la disapplichi (Cass., sent., n. 12408/2011); con l'avvertenza che “non è lo scostamento dalle tabelle milanesi a fondare la violazione della norma di diritto, ma le tabelle sono il parametro per verificare se sia stato violato l'art. 1226 c.c.” (Cass., sent., n. 10579/2021). Del resto, continua il giudice di merito della decima sezione civile del Tribunale di Milano, "l'individuazione della Tabella applicabile incide in modo determinante sull'esito del presente giudizio, poiché l'applicazione della T.U.N., rispetto alla omologa Tabella milanese, conduce, a parità di danno biologico permanente e temporaneo, a risultati liquidatori sensibilmente diversi". L'ordinanza oltre ad analizzare le condizioni di proponibilità del rinvio pregiudiziale ex art. 363-bis c.p.c, si sofferma sull'ambito applicativo della T.U.N. alla luce della normativa vigente. La nuova T.U.N. ha "un ambito di applicazione definito, sia in relazione alla causa genetica del fatto illecito sia in relazione al tempo in cui il sinistro si è verificato. Nonostante però l'apparente linearità della questione, a seguito dell'entrata in vigore della T.U.N., si sono sviluppati due contrapposti indirizzi interpretativi:
Questa divergenza giustifica pienamente il “rinvio pregiudiziale” alla Corte di Cassazione. Il Tribunale di Milano espone, dunque, nell'ordinanza le incertezze interpretative, che risultano essere tante, facendo sorgere così un urgente intervento chiarificatore della Corte di Cassazione. Il rischio che difformi pronunce della giurisprudenza di merito e il conseguente stallo nelle trattative stragiudiziali per la liquidazione del danno alla persona in centinaia di migliaia di sinistri verificatisi prima e dopo il 5 marzo 2025 possano creare incipiente caos. A tal fine, vengono posti alla Corte di Cassazione i quesiti che seguono: se, in relazione alla controversia in esame, relativa a domanda risarcitoria di danno alla salute superiore al 9% derivante da sinistro della circolazione stradale avvenuto prima del 5.03.2025, tenuto conto della sopravvenuta emanazione del D.P.R. n. 12/2025 in vigore dal 5 marzo 2025, che ha approvato la T.U.N. (Tabella Unica Nazionale) ex art. 138 Codice delle Assicurazioni Private: 1) il Giudice, per non incorrere nel vizio di violazione di legge, deve continuare ad applicare la Tabella per la liquidazione del danno non patrimoniale da lesione del bene salute approvata dall'Osservatorio sulla Giustizia civile di Milano (ad oggi trattasi delle Tabelle milanesi Edizione 2024), che ha acquistato una sorta di efficacia para-normativa, “quale parametro di conformità della valutazione equitativa del danno biologico alle disposizioni di cui agli artt. 1226 e 2056 cod. civ.”; 2) oppure se, per non incorrere nel vizio di violazione di legge, il Giudice dovrà necessariamente applicare la T.U.N., avendo questa assunto, dopo l'emanazione del D.P.R. n. 12/2025, valenza, in linea generale, di nuovo parametro di conformità della valutazione equitativa del danno non patrimoniale da lesione del bene salute alle disposizioni di cui agli artt. 1226 e 2056 c.c.; 3) oppure se, con adeguata motivazione, il Giudice è libero di applicare, in tutto o in parte, la T.U.N. o la Tabella per la liquidazione del danno non patrimoniale da lesione del bene salute approvata dall'Osservatorio sulla Giustizia civile di Milano (Edizione 2024), in base alle peculiarità della fattispecie concreta. |