Codice di Procedura Civile art. 119 - Imposizione di cauzione.Imposizione di cauzione. [I]. Il giudice, nel provvedimento col quale impone una cauzione, deve indicare l'oggetto di essa, il modo di prestarla, e il termine entro il quale la prestazione deve avvenire [86 att.]. InquadramentoLa cauzione, avendo natura latamente cautelare, può essere disposta solo nei casi previsti dalla legge (Cass. n. 12967/1999). È il giudice a determinare le concrete modalità dell'oggetto e del tempo della cauzione, che non deve, quindi, necessariamente consistere nel deposito di una somma di denaro (Cass. n. 18261/1992). Provvedimento con il quale è disposta la cauzioneLa cauzione è una sorta di “controcautela” e, come gli altri provvedimenti cautelari, può essere imposta soltanto nei casi previsti dalla legge (Cass. n. 12967/1999). È il giudice a determinare le concrete modalità dell'oggetto e del tempo della cauzione, che non deve, quindi, necessariamente consistere nel deposito di una somma di denaro, ma può essere costituita anche dalla garanzia fideiussoria prestata da un terzo (Cass. n. 18261/1992). La parte che ritenga impossibile (in ipotesi anche giuridicamente) la prestazione della cauzione nel modo fissato dal giudice è tenuta a sollecitare il giudice (salvo che non sia previsto un mezzo di controllo del potere medesimo) a modificare il modo di prestazione della cauzione mentre non può provvedere alla prestazione della cauzione con una modalità diversa per legittimarsi all'esercizio del potere e, quindi, ove eserciti tale potere lo fa illegittimamente (Cass. n. 4334/2009). Il giudice non può accogliere l'istanza di una parte che subordina il suo consenso all'espletamento di un atto istruttorio - nella specie fermo degli impianti industriali per espletare gli accertamenti indicati dal C.T.U. - al versamento di una cauzione a carico della controparte, a garanzia dei danni derivantile, perché la cauzione, come tutti i provvedimenti cautelari, può esser imposta dal giudice soltanto nei casi previsti dalla legge, mentre d'altro canto il rifiuto della parte a consentire sulle cose gli accertamenti necessari ordinati dal giudice per conoscere i fatti di causa, può esser valutato, se ne ricorrono i presupposti, ai sensi dell'art. 116 (Cass. n. 12967/1999). Il provvedimento di svincolo della cauzione, ed ogni altro relativo, non ha carattere di atto decisorio, ma costituisce un provvedimento meramente amministrativo ed ordinatorio, consistendo in un puro e semplice ordine di pagamento con autorizzazione a riscuotere, sicché non è suscettibile di ricorso per Cassazione, anche nel suo aspetto negativo ed omissivo, a norma dell'art. 111 Cost. (Cass. n. 5406/1986). BibliografiaAndrioli, Prova (dir. proc. civ.), in Nss. 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D.I., IX, Torino, 1963, 186 ss.; Punzi, Jura novit curia, Milano, 1965; Ricci, Note sul giudizio di equità, in Riv. dir. proc. 1993, 387 ss.; Satta, Jura novit curia, in Riv. trim. dir. proc. civ. 1955, 380 ss.; Satta, Domanda giudiziale (dir. proc. civ.), in Enc. dir., XIII, Milano, 1964, 816 ss.; Vaccarella, Interrogatorio delle parti (dir. proc. civ.), in Enc. dir., XXII, Milano, 1972, 353 ss.; Vaccarella, « Quaedam sunt notoria iudici tantum non aliis », in Giust. civ. 1989, I, 2552; Vaccarella, Il difensore ed il giudizio di equità, in Giust. civ. 1992, II, 465 ss.; Vaccarella, in Scritti in onore di E. Fazzalari, III, Milano, 1993, 54 ss.; Varano, Equità (I, Teoria generale), in Enc. giur., XII, Roma 1989; Varano, Equità (II, Giudizio di equità), in Enc. giur., XII, Roma 1989; Vecchione, Equità (giudizio di), in Nss. D.I., VI, Torino 1960, 625 ss.; Verde, Domanda (principio della), I, in Enc. giur., XII, Roma, 1989; Verde, Prova legale e formalismo, in Foro it. 1990, V, 465 ss. |