Codice di Procedura Civile art. 197 - Assistenza all'udienza e audizione in camera di consiglio.Assistenza all'udienza e audizione in camera di consiglio. [I]. Quando lo ritiene opportuno il presidente invita il consulente tecnico ad assistere alla discussione davanti al collegio [275] e ad esprimere il suo parere in camera di consiglio in presenza delle parti, le quali possono chiarire e svolgere le loro ragioni per mezzo dei difensori [201 2, 441]. InquadramentoL'art. 197 attribuisce al giudice il potere discrezionale del presidente di convocare il CTU all'udienza davanti al collegio, ovvero in camera di consiglio perché vi esprima il suo parere in presenza delle parti e dei loro difensori (nonché, è da intendere, dei rispettivi consulenti). Il collaboratore del giudiceIn dottrina si osserva come la possibilità, per il giudice civile, di nominare il consulente anche per tutto il processo, attribuisce alla figura dell'ausiliare la funzione di collaboratore a latere del magistrato, chiaramente evidenziata proprio dalle disposizioni degli artt. 194 e 197, le quali prevedono la partecipazione del CTU alle udienze cui è invitato dal giudice istruttore, nonché all'udienza collegiale di discussione del processo, qualora il presidente ne ritenga l'opportunità, nonché, addirittura, l'espressione del parere del medesimo ausiliare in camera di consiglio in contraddittorio con le parti (Cataldi, 2799 ss.). BibliografiaCataldi, La nomina del c.t.u., in Giur. mer. 2007, 2799 ss.; Gamba, La consulenza tecnica nel processo civile tra principio del contraddittorio e regole processuali, in Riv. it. med. leg. 2014, 15 ss.; Mambriani, Appunti in tema di consulenza tecnica nel processo civile. il ruolo del consulente tecnico d'ufficio, in Riv. dott. comm. 2013, 559 ss.; Potetti, Novità e vecchie questioni in tema di consulenza tecnica d'ufficio nel processo civile, in Giur. mer. 2010, 24 ss. |
