Codice di Procedura Civile art. 202 - Tempo, luogo e modo dell'assunzione.Tempo, luogo e modo dell'assunzione. [I]. Quando dispone mezzi di prova, il giudice istruttore, se non può assumerli nella stessa udienza, stabilisce il tempo, il luogo e il modo dell'assunzione. [II]. Se questa non si esaurisce nell'udienza fissata, il giudice ne differisce la prosecuzione ad un giorno prossimo [420 6; 82 2-3 att.]. Inquadramento.Il giudice provvede sulle deduzioni istruttorie ammettendo le prove con l'ordinanza che chiude la fase della trattazione (art. 183, comma 4). L' art. 202 prevede poi che il giudice istruttore fissi un'udienza di assunzione delle prove allorché abbia potuto assumere le stesse contestualmente alla loro ammissione. Il magistrato può anche differire la prosecuzione dei mezzi di prova il cui espletamento non si esaurisce nell'udienza fissata. Ai sensi dell'art. 202, comma 2, il giudice legittimamente può differire la prosecuzione dei mezzi di prova il cui espletamento non si esaurisce nell'udienza fissata e poiché tale norma è applicabile anche alla prova testimoniale, il giudice non è obbligato ad assumere la prova contraria nella medesima udienza di assunzione di quella diretta, nè tale differimento viola i principi dell'unità e contestualità della prova testimoniale, essendo le preclusioni dettate dalla legge per le deduzioni istruttorie, non per l'assunzione delle prove (Cass. II, n. 7682/1999). Mancata fissazione della data e del luogo di assunzione della prova.La decadenza dal diritto di far assumere la prova, stabilita dall'art. 208, opera per il caso di mancata comparizione delle parti nel giorno fissato per l'inizio o la prosecuzione della prova medesima, e, quindi, postula che il giudice, nell'espletamento dei suoi doveri d'ufficio, abbia determinato il tempo, il luogo ed il modo dell'assunzione del mezzo istruttorio a norma dell'art. 202, non potendo trovare pertanto applicazione nella diversa ipotesi in cui il giudice non abbia fissato tale udienza, ancorché la parte interessata non abbia provveduto a sollecitarlo in proposito (Cass. III, n. 9766/2005; Cass. III, n. 4900/1977). BibliografiaLuiso-Sassani, La riforma del processo civile, Milano, 2006; Punzi, Il processo civile. Sistema e problematiche, II, Torino, 2010. |