Codice di Procedura Civile art. 281 nonies - Connessione 1Connessione1 [I]. In caso di connessione tra cause che debbono essere decise dal tribunale in composizione collegiale e cause che debbono essere decise dal tribunale in composizione monocratica, il giudice istruttore ne ordina la riunione e, all'esito dell'istruttoria, le rimette, a norme dell'articolo 189 al collegio, il quale pronuncia su tutte le domande, a meno che disponga la separazione a norma dell'articolo 279, secondo comma, numero 5. [II]. Alle cause riunite si applica il rito previsto per la causa in cui il tribunale giudica in composizione collegiale e restano ferme le decadenze e le preclusioni già maturate in ciascun procedimento prima della riunione2.
[1] Articolo inserito dall'art. 68 d.lg. 19 febbraio 1998, n. 51, con effetto, ai sensi dell'art. 247 comma 1 dello stesso decreto quale modificato dall'art. 1 l. 16 giugno 1998, n. 188, dal 2 giugno 1999. [2] Comma inserito dall'art. 3, comma 20, lett. c), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022 , come sostituitodall'art. 1, comma 380, lettera a), l. 29 dicembre 2022, n. 197, che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". InquadramentoL’art. 281-novies disciplina i criteri di soluzione della connessione tra cause che debbano essere decise dal tribunale in composizione collegiale e cause che debbano essere decise dal tribunale in composizione monocratica. L’art. 281-novies, in particolare, prevede al primo comma che, in caso di connessione tra cause che debbono essere decise dal tribunale in composizione collegiale e cause che debbono essere decise dal tribunale in composizione monocratica, il giudice istruttore ne ordina la riunione e, all’esito dell’istruttoria, le rimette, a norma dell’art. 189, al collegio, il quale pronuncia su tutte le domande, a meno che non ne ordini la separazione ai sensi dell’art. 279, comma 2, n. 5. Il secondo comma aggiunto dal d.lgs. n. 149/2022 prescrive che alle cause riunite si applica il rito stabilito per la causa in cui il tribunale giudica in composizione collegiale, restando comunque ferme le decadenze e le preclusioni già maturate in ciascun procedimento prima della riunione. Connessione tra causeIl caso della connessione tra cause che debbano essere decise dal tribunale in composizione collegiale e cause che debbano essere decise dal tribunale in composizione monocratica è affrontato dall’art. 281-novies, del tutto analogamente a quanto stabilito nel precedente art. 274-bis, rimettendosi al collegio di decidere su entrambe le domande ovvero di disporne la separazione ai sensi dell’art. 279 (Cass. I, n. 3585/2005). BibliografiaLiebman, Manuale di diritto processuale civile, Principi, a cura di Colesanti-Merlin-Ricci, Milano, 2002; Luiso-Sassani, La riforma del processo civile, Milano, 2006; Punzi, Il processo civile. Sistema e problematiche, II, Torino, 2010. |