Codice di Procedura Civile art. 317 - Rappresentanza davanti al giudice di pace 1Rappresentanza davanti al giudice di pace1 [I]. Davanti al giudice di pace le parti possono farsi rappresentare da persona munita di mandato [scritto in calce alla citazione o in atto separato,] salvo che il giudice ordini la loro comparizione personale2. [II]. Il mandato a rappresentare comprende sempre quello a transigere e a conciliare.
[1] Articolo dapprima sostituito dall'art. 33 l. 14 luglio 1950, n. 581 e poi così sostituito dall'art. 26 l. 21 novembre 1991, n. 374. Il testo precedente recitava: «Poteri istruttori del giudice. [I]. Il pretore o il conciliatore può disporre d'ufficio la prova testimoniale formulandone i capitoli, quando le parti nella esposizione dei fatti si sono riferite a persone che appaiono in grado di conoscere la verità. [II]. Nel procedimento davanti al pretore e al conciliatore non si applicano le disposizioni dei commi secondo e seguenti dell'articolo 178». [2] Comma così modificato dall'art. 3, comma 24, lett. b), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 che ha soppresso le parole: «, scritto il calce alla citazione o in atto separato,» (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come sostituitodall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n.197, che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". Inquadramento.Secondo l’art. 311, il procedimento davanti al giudice di pace, per tutto quanto non appositamente regolato, è retto dalle norme relative al procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, in quanto applicabili. Sono poi stabilite norme particolari in tema di forma (art. 316) e contenuto (art. 318) della domanda, rappresentanza davanti al giudice di pace (art. 317) e querela di falso presentata in procedimento pendente innanzi allo stesso (art. 313). RappresentanzaL’art. 317 prevede che le parti, nel procedimento dinanzi al giudice di pace, possono farsi rappresentare in giudizio da persona munita di mandato in calce alla citazione o in atto separato, ossia possono stare in giudizio tramite un mandatario con rappresentanza, anche se non munito di potere rappresentativo nel rapporto sostanziale (tale facoltà non si estende anche al giudizio di legittimità instaurato avverso la sentenza pronunciata dal giudice di pace: Cass. S.U., n. 49/2001). Non si richiede che la scrittura privata di conferimento sia munita di autenticazione, requisito che è invece stabilito dall’art. 183 per il procedimento dinanzi al tribunale (Cass. I, n. 8339/2005). Al giudice è consentita la verifica formale dell’atto, ma non anche di accertare la presenza dell’eventuale impedimento in vista del quale il mandato è stato eventualmente rilasciato, essendo l’accertamento di un tale limite attinente esclusivamente al rapporto interno fra mandante e mandatario (Cass. I, n. 10384/2006). Si è negato che il praticante avvocato sia legittimato ad esercitare il patrocinio nel giudizio di appello che si svolge dinanzi al tribunale in composizione monocratica nelle cause civili di competenza del giudice di pace, poiché tali cause non sono ricomprese nell'elenco di cui all'art. 7 l. n. 479/1999, norma che deroga alla regola generale secondo la quale il patrocinio legale è subordinato al superamento dell'esame di Stato e all'iscrizione all'albo degli avvocati e, quindi, di stretta interpretazione (Cass. II, n. 3917/2016). Il d.lgs. n. 149 del 2022, con effetti regolati dalla disciplina transitoria dettata nell’art. 35, dopo le parole “munita di mandato” ha soppresso le parole: «, scritto il calce alla citazione o in atto separato,». BibliografiaChiarloni , Il giudice di pace, in Le riforme del processo civile, a cura di Sergio Chiarloni, Bologna, 1992; Chiarloni, Giudice di pace, in Dig. CIV., Torino, 1993; Proto Pisani, Il giudice di pace tra mito e realtà, in Foro it. 1989, V, 1 ss.; Rota, Il giudice di pace, in Le riforme della giustizia civile, a cura di Taruffo, Torino, 2000, 61 ss. |