Codice di Procedura Civile art. 377 - Fissazione dell'udienza o dell'adunanza in camera di consiglio e decreto preliminare del presidente 1 2 .

Loredana Nazzicone
aggiornato da Mauro Di Marzio

Fissazione dell'udienza o dell'adunanza in camera di consiglio e decreto preliminare del presidente  1    2.

[I]. Il primo presidente, su presentazione del ricorso a cura del cancelliere, fissa l'udienza o l'adunanza della camera di consiglio e nomina il relatore per i ricorsi assegnati alle sezioni unite. Per i ricorsi assegnati alle sezioni semplici provvede allo stesso modo il presidente della sezione.

[II]. Dell'udienza è data comunicazione dal cancelliere al pubblico ministero eagli avvocati delle parti almeno sessanta giorni prima 3.

[III].Il primo presidente o il presidente della sezione, quando occorre, ordina con decreto l'integrazione del contraddittorio o dispone che sia eseguita la notificazione dell'impugnazione a norma dell'articolo 332, ovvero che essa sia rinnovata 4.

 

[1] Articolo così sostituito dall'art. 65 l. 26 novembre 1990, n. 353. Il testo recitava: «[I]. Il primo presidente, su presentazione del ricorso a cura del cancelliere, fissa l'udienza o l'adunanza della camera di consiglio e nomina il relatore. [II]. Dell'udienza è data comunicazione dal cancelliere agli avvocati delle parti almeno venti giorni prima». 

[2] Rubrica sostituita dall'art. 1-bis, comma 1, lett. c),  numero 1), del d.l. 31 agosto 2016, n. 168, conv., con modif., in l. 25 ottobre 2016, n. 197; il testo precedente era il seguente: «Fissazione dell'udienza o dell'adunanza in camera di consiglio».  A norma del comma 2 dell'art. 1-bis cit., « Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano ai ricorsi depositati successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nonche' a quelli gia' depositati alla medesima data per i quali non e' stata fissata udienza o adunanza in camera di consiglio».​   

[3] Comma così modificato  dall'art. 3, comma 28, lett. c), n. 1)  d.lgs 10 ottobre 2022, n. 149 che ha inserito le parole «al pubblico ministero e»  dopo le parole «dal cancelliere» e la parola «sessanta» è stata sostituita alla parola  «venti». Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380, lettera a), l. 29 dicembre 2022, n. 197, che prevede che : "5. Salvo quanto disposto dal comma 6, le norme del capo III del titolo III del libro secondo del codice di procedura civile e del capo IV delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie, di cui al regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, come modificati dal presente decreto, hanno effetto a decorrere dal 1° gennaio 2023 e si applicano ai giudizi introdotti con ricorso notificato a decorrere da tale data.- 6. Gli articoli 372, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 380-bis, 380-bis.1, 380-ter, 390 e 391-bis del codice di procedura civile, come modificati dal presente decreto, si applicano anche ai giudizi introdotti con ricorso già notificato alla data del 1° gennaio 2023 per i quali non è stata ancora fissata udienza o adunanza in camera di consiglio". 

[4] Comma aggiunto dall'art. 1-bis, comma 1, lett. c),  numero 2), del d.l. 31 agosto 2016, n. 168, conv., con modif., in l. 25 ottobre 2016, n. 197. A norma del comma 2 dell'art. 1-bis cit., « Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano ai ricorsi depositati successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nonche' a quelli gia' depositati alla medesima data per i quali non e' stata fissata udienza o adunanza in camera di consiglio».​ Successivamente così modificato dall'art. 3, comma 28, lett. c), n. 2)  d.lgs 10 ottobre 2022, n. 149 che ha sostituito le parole  «Il primo presidente o il presidente della sezione» alle parole «Il primo presidente, il presidente della sezione semplice o il presidente della sezione di cui all'articolo 376, primo comma». Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380, lettera a), l. 29 dicembre 2022, n. 197, che prevede che : "5. Salvo quanto disposto dal comma 6, le norme del capo III del titolo III del libro secondo del codice di procedura civile e del capo IV delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie, di cui al regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, come modificati dal presente decreto, hanno effetto a decorrere dal 1° gennaio 2023 e si applicano ai giudizi introdotti con ricorso notificato a decorrere da tale data.- 6. Gli articoli 372, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 380-bis, 380-bis.1, 380-ter, 390 e 391-bis del codice di procedura civile, come modificati dal presente decreto, si applicano anche ai giudizi introdotti con ricorso già notificato alla data del 1° gennaio 2023 per i quali non è stata ancora fissata udienza o adunanza in camera di consiglio". 

Inquadramento

La norma è stata fatta oggetto della riforma del 2022 (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149). I ricorsi transitano tutti dal primo presidente, su presentazione del cancelliere. Il primo presidente provvede direttamente a fissare l'udienza o l'adunanza della camera di consiglio e nominare il relatore per i ricorsi assegnati alle sezioni unite; assegna alle sezioni semplici gli altri ricorsi, riguardo ai quali provvede il presidente della sezione.

Per quanto attiene alla fissazione dell'udienza (e cioè dell'udienza pubblica, non dell'adunanza, che non è partecipata), il comma della norma in commento è stato modificato, con l'aumento da venti a sessanta giorni del termine che deve intercorrere tra la comunicazione ai difensori delle parti e al pubblico ministero della data fissata e l'udienza medesima.

Avviso d'udienza

Nel termine previsto, la cancelleria dà avviso dell'udienza ai difensori delle parti costituite. L'avviso previsto dal secondo comma della norma in questione riguarda i procedimenti rimessi all'udienza pubblica.

Non si tratta di giorni liberi (Cass. n. 15768/2003).

L'obbligo del cancelliere di dare comunicazione dell'udienza agli avvocati delle parti sussiste nei confronti di coloro che, alla data di effettuazione della comunicazione, si siano costituiti con il deposito degli atti previsti dalla legge (Cass. n. 953/1991).

La comunicazione dell'avviso di udienza al difensore cancellato dall'albo è ritualmente eseguita presso la cancelleria della Corte (Cass. n. 15566/2015).

Il provvedimento presidenziale che decida su istanze di rinvio non incide sul termine, né ne impone un prolungamento (Cass. n. 3948/1989).

La mancata notificazione dell'avviso di fissazione dell'udienza di discussione non rientra nelle ipotesi di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione (Cass. n. 23832/2015; Cass. n. 16361/2006).

Mentre, nel giudizio di cassazione, qualora la parte ricorrente, a seguito del venir meno dell'unico difensore, pur avendo ricevuto personalmente la comunicazione del rinvio a nuovo ruolo non abbia provveduto alla nomina di un nuovo difensore, non deve essere destinataria degli adempimenti di cui all'art. 377, comma 2, c.p.c., non richiedendo ulteriore protezione il suo interesse alla conoscenza della data di fissazione della nuova udienza pubblica (Cass. n. 4960/2016; e v. Cass. n. 21608/2013).

Bibliografia

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