Codice di Procedura Civile art. 391 ter - Altri casi di revocazione ed opposizione di terzo 1 .

Loredana Nazzicone
aggiornato da Mauro Di Marzio

Altri casi di revocazione ed opposizione di terzo1.

[I]. Il provvedimento con il quale la Corte ha deciso la causa nel merito è, altresì, impugnabile per revocazione per i motivi di cui ai numeri 1), 2), 3) e 6) del primo comma dell'articolo 395 e per opposizione di terzo. I relativi ricorsi si propongono alla stessa Corte e debbono contenere gli elementi, rispettivamente, degli articoli 398, commi secondo e terzo, e 405, comma secondo.

[II]. Quando pronuncia la revocazione o accoglie l'opposizione di terzo, la Corte decide la causa nel merito qualora non siano necessari ulteriori accertamenti di fatto; altrimenti, pronunciata la revocazione ovvero dichiarata ammissibile l'opposizione di terzo, rinvia la causa al giudice che ha pronunciato la sentenza cassata.

 

[1] Articolo inserito dall'art. 17 d.lg. 2 febbraio 2006, n. 40, a far data dal 2 marzo 2006. Ai sensi dell' art. 27 d.lg. n. 40, cit., la disposizione si applica « ai ricorsi per cassazione proposti avverso le sentenze e gli altri provvedimenti pubblicati a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto».

Inquadramento

Esclusivamente quando decide nel merito ai sensi dell'art. 384, le sentenze della C.S. sono soggette a revocazione, non solo per errore percettivo, ai sensi del n. 4, ma anche per tutte le altre evenienze contemplate dall'art. 395, salvo solo il n. 5 (v. oltre).

La novella di cui alla l. n. 197/2016 ha stabilito, nell’ambito del quarto comma dell’art. 391-bis, che anche per le ipotesi di revocazione previste dalla norma in commento la Corte decida con il procedimento camerale presso la sezione sesta, se dichiara l’istanza inammissibile, mentre in ogni altro caso rimette la causa alla sezione semplice.

Legittimità costituzionale della limitazione alle decisioni anche sul merito

La scelta del legislatore di escludere la revocazione per le sentenze di mera legittimità della Corte di cassazione, che cioè non decidono anche il merito ai sensi dell'art. 384, comma 2, non palesa vizi d'incostituzionalità della norma in commento (Cass. n. 862/2011; Cass. S.U., n. 10867/2008).

L'assenza del richiamo al n. 5 dell'art. 395

Atteso il tenore testuale della disposizione, l'impugnazione per revocazione proposta ai sensi dell'art. 395, n. 5 è inammissibile (Cass. S.U., n. 23833/2015; Cass. S.U., n. 17557/2013; Cass. S.U., n. 11508/2012; Cass. n. 30245/2011).

Si tratta del caso in cui la sentenza è contraria ad altra precedente avente fra le parti autorità di cosa giudicata. Invero, tale motivo di revocazione difetta in relazione alle sentenze di legittimità, potendo il conflitto tra diverse regulae iuris, derivanti da due distinti giudicati sullo stesso oggetto, essere composto con la prevalenza del secondo sul primo, in base all'art. 15 preleggi, trattandosi di vicenda relativa a comandi giuridici (Cass. n. 29580/2011).

È, inoltre, manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale (per violazione degli artt. 3 e 24 Cost.) della omessa previsione dell'indicato motivo di revocazione (Cass. n. 29580/2011).

L'inammissiiblità del ricorso per revocazione ai sensi dell'art. 395, n. 5, volto a far valere la contrarietà a precedente sentenza, è stata affermata, in particolare, con riguardo ad un'ordinanza resa dalla Corte di cassazione in sede di procedimento di correzione di errori materiali, del quale si assumevano superati i limiti (Cass. S.U., n. 11508/2012).

Opposizione di terzo avverso le sentenze della Cassazione

L'ipotesi è assai rara nella pratica.

La legittimazione al ricorso per cassazione solo nella ipotesi di opposizione di terzo prevista dall'art. 404 potrà ovviamente prescindere dalla qualità formale di parte del giudizio di merito conclusasi con la sentenza impugnata (Cass. n. 1854/2000).

Le sentenze della corte di cassazione, salvo il caso di decisione della causa nel merito ai sensi dell'art. 384, comma 2,  non sono suscettibili di impugnazione a mezzo di opposizione di terzo atteso che, in caso di rigetto del ricorso, l'esecutività pregiudizievole al terzo deriva dalla decisione di merito convalidata in sede di legittimità, mentre, in caso di accoglimento (con o senza rinvio), viene meno la statuizione pregiudizievole al terzo, sicché l'opposizione ex art. 404 c.p.c. è proponibile avverso la pregressa consolidata decisione di merito ovvero, nel secondo caso, avverso la successiva sentenza che, definendo il giudizio di rinvio, riportasse ad attualità la pretesa lesione di un diritto del terzo (Cass. n. 11235/2016).

In assenza di specificazioni, dovrebbe ammettersi ogni tipo di opposizione, sia ordinaria sia revocatoria. Il procedimento sarà quello indicato all'art. 391-bis.

Bibliografia

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