Codice di Procedura Civile art. 447 - Esecuzione provvisoria1.Esecuzione provvisoria1. [I]. Le sentenze pronunciate nei giudizi relativi alle controversie di cui all'articolo 442 sono provvisoriamente esecutive. [II]. Si applica il disposto dell'articolo 431. [1] Articolo sostituito dall'art. 1, comma 1, l. 11 agosto 1973, n. 533. InquadramentoLa norma in commento estendere la disciplina della provvisoria esecuzione, dettata in materia di lavoro, alle sentenze di condanna pronunciate nelle controversie previdenziali ed assistenziali. Occorre che le sentenze contengano una condanna sufficientemente specificata (Cass. n. 16259/2003). Non è invece ritenuto provvisoriamente esecutivo il titolo con riguardo alla pronuncia di distrazione delle spese di lite, che attiene ad un diritto proprio del difensore (Cass. n. 11804/2007). Il rinvio all'art. 431 deve intendersi limitato alla regola della immediata esecutività di tutte le sentenze di condanna, e comporta che a tale regola siano soggette tutte le sentenze emesse nelle controversie inerenti alla materia previdenziale o assistenziale, indipendentemente dal destinatario della pronunzia, ivi comprese quindi le sentenze favorevoli ai soggetti obbligati al pagamento dei contributi previdenziali, rese nei confronti dell'ente gestore, ma non implica altresì che a tutte le sentenze della indicata categoria sia applicabile anche la norma, di carattere speciale rispetto a quella del primo comma, contenuta nel secondo comma del menzionato art. 431, che consente l'inizio dell'esecuzione sulla base del solo dispositivo della sentenza di primo grado, riguardando tale parziale deroga migliorativa le sole condanne in favore del lavoratore-assicurato (Cass. n. 8688/1997). La possibilità di procedere all'esecuzione forzata in base al solo dispositivo, a norma dell'art. 431, comma 2, è riservata al solo lavoratore, in quanto parte più debole (in connessione con la provvisoria esecutività delle sentenze, anche di primo grado, prevista a suo favore dal primo comma), come risulta confermato sia dai lavoratori preparatori della l. n. 533/1973, sia dal testo dell'art. 431 come ulteriormente novellato dalla l. n. 353/1990, il cui comma 5 riguarda specificamente il datore di lavoro e prevede anche in suo favore la provvisoria esecutività delle sentenze, coerentemente con la nuova regola generale in materia e con il richiamo della relativa disciplina. Ne consegue che il rinvio all'art. 431 da parte del secondo comma dell'art. 447, il cui primo comma prevede in termini generali (già con la riforma del 1973) la provvisoria esecutività delle sentenze in materia di previdenza e assistenza obbligatoria, se può implicare l'estensione al lavoratore-assicurato della possibilità di procedere ad esecuzione sulla base del solo dispositivo, non può essere interpretato nel senso di estendere la medesima facoltà anche al datore di lavoro creditore nei confronti di un istituto previdenziale (Cass. n. 2522/2000). 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