Codice di Procedura Civile art. 573 - Gara tra gli offerenti (1).Gara tra gli offerenti (1). [I]. Se vi sono più offerte, il giudice dell'esecuzione invita in ogni caso gli offerenti a una gara sull'offerta più alta (2). [II]. Se sono state presentate istanze di assegnazione a norma dell'articolo 588 e il prezzo indicato nella migliore offerta o nell'offerta presentata per prima e' inferiore al valore dell'immobile stabilito nell'ordinanza di vendita, il giudice non fa luogo alla vendita e procede all'assegnazione (3). [III]. Ai fini dell'individuazione della migliore offerta, il giudice tiene conto dell'entita' del prezzo, delle cauzioni prestate, delle forme, dei modi e dei tempi del pagamento nonche' di ogni altro elemento utile indicato nell'offerta stessa (4). [IV]. Se il prezzo offerto all'esito della gara di cui al primo comma e' inferiore al valore dell'immobile stabilito nell'ordinanza di vendita, il giudice non fa luogo alla vendita quando sono state presentate istanze di assegnazione ai sensi dell'articolo 588 (5). (1) Articolo così sostituito, in sede di conversione, dall'art. 2 3 lett. e) n. 27 d.l. 14 marzo 2005, n. 35, conv. con modif., in l. 14 maggio 2005, n. 80, con effetto dalla data indicata sub art. 476. Per la disciplina transitoria v. art. 2 3-sexies d.l. n. 35, cit., sub art. 476. Il testo precedente recitava: «[I]. Se vi sono più offerte, il giudice dell'esecuzione convoca gli offerenti e li invita a una gara sull'offerta più alta. [II]. Se la gara non può aver luogo per mancanza di adesione degli offerenti, il giudice può disporre la vendita a favore del maggiore offerente oppure ordinare l'incanto». (2). L'art. 13 d.l. 27 giugno 2015 n. 83, conv. con modif. in l. 6 agosto 2015, n. 132, ha inserito, dopo la parola "invita", le parole "in ogni caso", per l'applicazione vedi l'art. 23, comma 9, d.l. n. 83 del 2015 medesimo. (3). L'art. 13 d.l. 27 giugno 2015 n. 83, conv. con modif. in l. 6 agosto 2015, n. 132, ha sostituito il comma, per l'applicazione vedi l'art. 23, comma 9, d.l. n. 83 del 2015 medesimo. Il testo precedente recitava: «Se la gara non può avere luogo per mancanza di adesioni degli offerenti, il giudice può disporre la vendita a favore del maggiore offerente oppure ordinare l'incanto». (4). Comma inserito dall'art. 13 d.l. 27 giugno 2015 n. 83, conv. con modif. in l. 6 agosto 2015, n. 132, per l'applicazione vedi l'art. 23, comma 9, d.l. n. 83 del 2015 medesimo. (5). Comma inserito dall'art. 13 d.l. 27 giugno 2015 n. 83, conv. con modif. in l. 6 agosto 2015, n. 132, per l'applicazione vedi l'art. 23, comma 9, d.l. n. 83 del 2015 medesimo. InquadramentoLa norma in commento è stata anch'essa significativamente modificata dal d.l. n. 83/2015, con disposizioni operative anche per le procedure in corso, salvo che per le vendite già disposte. Se sono state presentate più offerte, il giudice invita gli offerenti ad una gara sull'offerta più alta. Gli offerenti non sono tenuti ad aderirvi, potendo peraltro manifestare tale adesione sia in modo espresso che tacito, attraverso il comportamento tenuto all'udienza (Cass. n. 6623/1981). Se non vi è adesione alla gara, l'aggiudicazione avviene, salvo si ritenga possibile conseguire un prezzo superiore con una nuova vendita, secondo il criterio della miglior offerta, ossia tenendo conto di tutte le condizioni della vendita e non solo del prezzo (Andrioli, 1968, 224). Peraltro, se la miglior offerta è di valore inferiore al prezzo base prevarrà, ove effettuata, l'istanza di assegnazione. Gara sull'offerta più altaIn conformità alle modifiche introdotte anche negli artt. 571 e 572, l'art. 13, comma 1, lett. s), d.l. n. 83/2015 — mediante disposizioni immediatamente applicabili alle procedure pendenti, salvo sia stata già disposta la vendita (ed in ogni caso operante ove venga disposta una nuova vendita) — ha modificato radicalmente il meccanismo della gara tra gli offerenti nella vendita senza incanto ed i criteri di scelta dell'offerta. In particolare, il comma 1 della disposizione in esame stabilisce che il giudice dell'esecuzione se vi sono più offerte invita in ogni caso gli offerenti e, quindi, a prescindere dal prezzo delle singole offerte (che condizionava la possibilità di aprire la gara ove mancasse un'offerta pari al valore di stima nell'assetto anteriore), ad una gara sull'offerta più alta. Gli offerenti non sono tenuti ad aderire all'invito formulato dal giudice dell'esecuzione. L'adesione di essi si sostanzia nella volontà di partecipare alla gara, manifestata in maniera espressa ovvero rilevabile dal comportamento di ciascuno di essi nell'udienza (o dinanzi al professionista delegato), secondo la valutazione del giudice del merito che, se sorretta, da motivazione esente da vizi logici e da errori di diritto, è insindacabile in sede di legittimità (Cass. n. 6623/1981). Deliberazione in presenza di più offerte e di istanze di assegnazioneSe per mancanza di adesioni non può avere luogo la gara tra gli offerti sull'offerta più alta, il giudice è chiamato a valutare l'esistenza di una seria possibilità di conseguire un prezzo superiore con una nuova vendita; qualora non lo ritenga possibile, disporrà la vendita a favore del miglior offerente ovvero, nell'ipotesi invece di più offerte dello stesso valore, egli disporrà la vendita a favore di colui che ha presentato l'offerta per primo. In detta ipotesi l’aggiudicazione potrà essere anche a favore di colui il quale ha presentato un’offerta inferiore al prezzo base, entro i limiti di un quarto (Farina, § 2). Se, tuttavia, l'offerta migliore o quella presentata per prima indicano un prezzo inferiore al valore dell'immobile indicato nell'ordinanza di vendita ed è stata contestualmente presentata anche istanza di assegnazione, il giudice farà luogo all'assegnazione piuttosto che alla vendita. a stessa disposizione in commento chiarisce espressamente che per l'individuazione della migliore offerta il giudice non dovrà tener conto soltanto dell'entità del prezzo (c.d. offerta più alta) ma del complesso degli elementi che rendono un'offerta più appetibile delle altre. A tal fine rilevano, quindi, insieme al prezzo offerto, le cauzioni prestate, le forme, i modi ed i tempi del pagamento nonché ogni altro elemento utile indicato nell'offerta. Come evidenziato nella Relazione Illustrativa, al d.l. n. 83/2015 (conv. dalla l. n. 132/2015), il legislatore si è quindi conformato agli auspici espressi dalla dottrina più autorevole che da tempo aveva criticato il precedente assetto normativo nell'ambito del quale la gara sull'offerta più alta riguardava non il tempo e il modo del pagamento e ogni altro elemento utile alla valutazione dell'offerta medesima, bensì il solo prezzo (Andrioli, 1968, 224). 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