Codice di Procedura Civile art. 772 - Avviso dell'inizio dell'inventario.Avviso dell'inizio dell'inventario. [I]. L'ufficiale che procede all'inventario [769 ss.] deve dare avviso, almeno tre giorni prima, alle persone indicate nell'articolo precedente del luogo, giorno e ora in cui darà inizio alle operazioni. [II]. L'avviso non è necessario per le persone che non hanno residenza [43 2 c.c.] o non hanno eletto domicilio [47 c.c.] nella circoscrizione del tribunale, nella quale si procede all'inventario; ma in loro vece deve essere avvertito il notaio che, su istanza di chi ha chiesto l'inventario, è nominato con decreto dal giudice1 per rappresentarli. [1] V. sub art. 660. InquadramentoIl cancelliere o il notaio incaricati devono dare avviso del luogo, del giorno e dell'ora in cui avranno inizio le operazioni di inventario con almeno tre giorni di anticipo. L'avviso può essere dato con biglietto di cancelleria ovvero con raccomandata (Satta, 1971, 83). La norma, difatti, non prescrive appositi requisiti formali, anche se è intuitivamente necessario che, qualora non siano presenti tutti i soggetti che hanno diritto di essere avvisati, vi sia agli atti la prova documentale che l'avviso è stato dato in tempo utile (Masiello e Brama, 254). Nel computo del termine si applicano le regole consuete dettate dall'art. 2963 c.c., non essendo esso qualificato come termine libero (Brama, 91). L'avviso non è necessario per le persone che non hanno residenza o non hanno eletto domicilio nella circoscrizione del tribunale nella quale si procede all'inventario, ma in loro vece deve essere avvertito il notaio, che, su istanza di chi ha chiesto l'inventario, è nominato con decreto dal giudice per rappresentarli. In giurisprudenza si è osservato che la rappresentanza da parte del notaio non può essere contestata o disconosciuta dai rappresentati, giacché essa è prescritta dal legislatore proprio al fine di evitare successive contestazioni (App. Milano 12 dicembre 1947, Giur. it., 1949, I, 2, 26). La legge non detta disposizioni sulla forma dell'avviso di cui all'art. 772 e, dunque, saranno il cancelliere o il notaio a scegliere quella più idonea. È chiaro, però, che la scelta è ristretta alle sole forme utili a precostituire la prova documentale dell'avvenuto avviso, per il caso che, al momento dell'inizio delle operazioni, non siano presenti tutti gli interessati. In altri termini, quando l'ufficiale dà inizio alle operazioni di inventario, devono essere presenti tutti gli interessati, oppure deve essere allegata al verbale la prova dell'avviso recapitato agli assenti. Vale osservare, infine, che l'avviso di cui all'art. 772 va ripetuto nel caso che si rendano necessarie più sedute e l'ufficiale incaricato non provveda ad effettuare e verbalizzare di volta in volta rinvii a data fissa (Trib. Roma 7 luglio 1999, Giur. rom., 1999, 337). 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