Codice di Procedura Civile art. 824 bis - Efficacia del lodo1.Efficacia del lodo1. [I]. Salvo quanto disposto dall'articolo 825, il lodo ha dalla data della sua ultima sottoscrizione gli effetti della sentenza pronunciata dall'autorità giudiziaria. [1] Articolo inserito dall'art. 23, d.lg. 2 febbraio 2006, n. 40, a far data dal 2 marzo 2006. Ai sensi dell'art. 27, comma 4, d.lg. n. 40, cit., la disposizione si applica ai procedimenti arbitrali, nei quali la domanda di arbitrato è stata proposta successivamente alla data di entrata in vigore del decreto. InquadramentoAi sensi della disposizione in esame il lodo ha dalla data della sua ultima sottoscrizione gli effetti della sentenza pronunciata dall'autorità giudiziaria, fatto però salvo il disposto dell'art. 825, concernente il deposito del lodo per i fini della sua esecutività. Nella riforma dell'arbitrato risalente al 2006, tale disposizione reca l'innovazione di maggior rilievo, consistente, in breve, nella tendenziale equiparazione del lodo alla sentenza pronunciata dal giudice. In tal senso si è infine espressa la S.C., a Sezioni Unite, nella importante decisione che ha riconosciuto la natura giurisdizionale dell'arbitrato, sostitutiva della giurisdizione ordinaria (Cass. S.U., n. 24153/2013) La norma guarda dunque all'efficacia del lodo dall'angolo visuale degli effetti di accertamento e costitutivi, equiparandolo per tali aspetti ad una sentenza, con la quale il lodo condivide l'attitudine al giudicato ai sensi dell'art. 2909 c.c.; non si sofferma invece sulla sua efficacia esecutiva. Ed infatti, perché al lodo venga conferita anche efficacia esecutiva (ed idoneità alla trascrizione e all'iscrizione di ipoteca giudiziale), è necessaria l'omologa di cui discorre l'art. 825. L'equiparazione del lodo alla sentenza comporta che, in caso di condanna all'adempimento di obblighi di fare infungibile o di non fare, gli arbitri possano disporre l'applicazione della misura coercitiva prevista dall'art. 614-bis (Bove, 198). BibliografiaAuletta F., Dell'arbitrato, in Sassani B. (a cura di), La riforma delle società. Il processo, Torino, 2003, 336; Bertoldi, Art. 813-bis. Decadenza degli arbitri, in Consolo (diretto da), Codice di procedura civile commentato, I, Milano, 2013; Borghesi, L'arbitrato del lavoro dopo la riforma, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2006, 823; Bove, L'arbitrato nelle controversie societarie, in Giust. civ. 2003, II, 476; Bove, L'arbitrato irrituale dopo la riforma, in judicium.it 2006; Bove, Art. 808-ter. 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