I finanziamenti-ponte nei concordati preventivi: prove tecniche di prededuzione

11 Novembre 2011

L'art. 182 quater l. fall., introdotto dal D.L. n. 78/2010, ha voluto estendere il beneficio della prededuzione ai finanziamenti concessi dal sistema bancario alle imprese in crisi prima dell'ingresso in procedura. Nella realtà, gli attori del processo di crisi stanno continuando a stipulare il contratto soltanto dopo l'ammissione, previa autorizzazione del G.D. ex art. 167 l. fall.

L'art. 182 quater l. fall., introdotto dal D.L. n. 78/2010, ha voluto estendere il beneficio della prededuzione ai finanziamenti concessi dal sistema bancario alle imprese in crisi prima dell'ingresso in procedura. Nella realtà, gli attori del processo di crisi stanno continuando a stipulare il contratto soltanto dopo l'ammissione, previa autorizzazione del G.D. ex art. 167 l. fall.

Il D.L. n. 78/2010, convertito in L. n. 122/2010, ha introdotto l'art. 182 quater l. fall., il cui secondo comma regola la c.d. finanza-ponte, da ricevere prima dell'ammissione al concordato.
I finanziatori “professionali”, soprattutto banche, dovrebbe così beneficiare del trattamento di prededuzione, venendo “parificati” a quelli di cui all'art. 111 l. fall., e risultando così incentivati a esplorare questa forma di impiego.

In realtà, stando ad un orientamento interpretativo assai restrittivo, e fondato sul tenore letterale della norma (“finanziamenti effettuati … in funzione della presentazione”), la prededuzione spetterebbe solo se tali finanziamenti fossero non solo stipulati, ma anche erogati prima dell'ammissione. La conclusione sembra discutibile, atteso che la stipula del finanziamento, con erogazione sottoposta alla condizione sospensiva dell'ammissione al concordato, ed alla concessione del beneficio da parte del Tribunale, appare già soddisfare tutti gli obiettivi della norma.

Ancor meno soddisfacente è la lettura per cui questa disfunzione potrebbe essere corretta applicando soltanto l'art. 111 l. fall., e valorizzando l'espressione “in funzione”. Infatti in tal modo l'intervento del Legislatore del 2010 verrebbe di fatto reso privo di significato, e non è affatto scontato – proprio per effetto di tale intervento - che debiti sorti prima della apertura della procedura possano rientrare nella previsione della norma “generale”.

E' condivisibile invece la lettura per cui il provvedimento del Tribunale, in fase di ammissione, dovrebbe svolgere un vero e proprio vaglio di merito, esteso al riscontro della effettiva funzionalità del prestito agli obiettivi del piano.

Nella sostanza gli operatori bancari stanno proseguendo ad invocare la prededuzione sulla base del solo art. 111 l. fall., limitandosi a deliberare l'impiego prima del ricorso, e stipulando poi il contratto soltanto dopo l'ammissione e l'autorizzazione del G.D. ai sensi dell'art. 167 l. fall.

In tal modo la portata della Riforma viene però grandemente svilita, ed il rischio è quello di approdare infine nel tempo ad una eccessiva dilatazione sistematica dell'art. 111 l. fall.

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