La società integralmente a partecipazione pubblica non è fallibile

La Redazione
01 Aprile 2014

L'art. 1 l. fall. dispone che sono esclusi dall'applicabilità delle norme sul fallimento gli enti pubblici, pertanto, in coerenza col dettato normativo, anche la società in house integralmente partecipata da enti pubblici non potrà essere soggetta alla liquidazione fallimentare, in quanto si tratta di un mero patrimonio separato dell'ente pubblico e non di un distinto soggetto giuridico che esercita sullo stesso un potere di governo del tutto corrispondente a quello esercitato sui propri organi interni.

L'art. 1 l. fall. dispone che sono esclusi dall'applicabilità delle norme sul fallimento gli enti pubblici, pertanto, in coerenza col dettato normativo, anche la società in house integralmente partecipata da enti pubblici non potrà essere soggetta alla liquidazione fallimentare, in quanto si tratta di un mero patrimonio separato dell'ente pubblico e non di un distinto soggetto giuridico che esercita sullo stesso un potere di governo del tutto corrispondente a quello esercitato sui propri organi interni.

I requisiti qualificanti una società in house sono da individuarsi nella natura esclusivamente pubblica dei soci, nell'esercizio dell'attività esclusivamente o quantomeno in prevalenza a favore dei soci stessi, ed infine nella sottoposizione ad un controllo corrispondente a quello esercitato dagli enti pubblici sui propri uffici.

Sullo stesso argomento leggi anche:
Tribunale di Verona - 19 dicembre 2013

Contra:
Tribunale di Pescara - 14 gennaio 2014
Tribunale di Modena - 10 gennaio 2014

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