Notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza prefallimentare nel nuovo art. 15 l. fall.Fonte: Trib. Roma , 2 aprile 2014
21 Maggio 2014
Deve ritenersi idonea ed efficace la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza prefallimentare, effettuata dall'ufficiale giudiziario ai sensi dell'art. 145, comma 1, seconda ipotesi, l. fall. – dopo che la notifica a mezzo Pec non è andata a buon fine - presso la residenza dell'amministratore della società debitrice, mediante consegna a mani a persona qualificatasi come sorella del destinatario: in base al principio di perfezionamento dello scopo, una volta che sia stato correttamente instaurato il contraddittorio con la società di cui è chiesto il fallimento, non è necessario onerare l'istante di un ulteriore adempimento, consistente nella notifica presso la casa comunale, che peraltro non garantisce l'effettiva conoscenza o conoscibilità del ricorso.
In base al nuovo testo dell'art. 15, comma 3, l. fall., come modificato dal c.d. Decreto Sviluppo-bis, dopo che la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza prefallimentare all'indirizzo Pec del debitore non sia andata a buon fine, occorre procedere con la notifica presso la sede sociale, ai sensi dell'art. 145, comma 1, e in caso di notifica negativa, mediante deposito presso la casa comunale.
Potrebbe interessarti anche: |