Notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza prefallimentare nel nuovo art. 15 l. fall.

La Redazione
21 Maggio 2014

Deve ritenersi idonea ed efficace la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza prefallimentare, effettuata dall'ufficiale giudiziario ai sensi dell'art. 145, comma 1, seconda ipotesi, l. fall. – dopo che la notifica a mezzo Pec non è andata a buon fine - presso la residenza dell'amministratore della società debitrice, mediante consegna a mani a persona qualificatasi come sorella del destinatario: in base al principio di perfezionamento dello scopo, una volta che sia stato correttamente instaurato il contraddittorio con la società di cui è chiesto il fallimento, non è necessario onerare l'istante di un ulteriore adempimento, consistente nella notifica presso la casa comunale, che peraltro non garantisce l'effettiva conoscenza o conoscibilità del ricorso.

Deve ritenersi idonea ed efficace la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza prefallimentare, effettuata dall'ufficiale giudiziario ai sensi dell'art. 145, comma 1, seconda ipotesi, l. fall. – dopo che la notifica a mezzo Pec non è andata a buon fine - presso la residenza dell'amministratore della società debitrice, mediante consegna a mani a persona qualificatasi come sorella del destinatario: in base al principio di perfezionamento dello scopo, una volta che sia stato correttamente instaurato il contraddittorio con la società di cui è chiesto il fallimento, non è necessario onerare l'istante di un ulteriore adempimento, consistente nella notifica presso la casa comunale, che peraltro non garantisce l'effettiva conoscenza o conoscibilità del ricorso.

In base al nuovo testo dell'art. 15, comma 3, l. fall., come modificato dal c.d. Decreto Sviluppo-bis, dopo che la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza prefallimentare all'indirizzo Pec del debitore non sia andata a buon fine, occorre procedere con la notifica presso la sede sociale, ai sensi dell'art. 145, comma 1, e in caso di notifica negativa, mediante deposito presso la casa comunale.
Ove, però, l'ufficiale giudiziario abbia eseguito la notifica a mani, presso la residenza dell'amministratore, ai sensi dell'art. 145, comma 1, seconda ipotesi, invece che mediante deposito alla casa comunale, la notifica può ritenersi idonea ai fini della regolare convocazione in giudizio della società debitrice.

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