Fallimento: trasferimento d’azienda e pagamento del TFR

La Redazione
06 Luglio 2015

In caso di trasferimento di azienda in danno del cessionario, il T.F.R. può essere ripetuto solo nell'ipotesi di circolazione inversa dell'azienda, ma con l'eccezione del periodo per il quale il lavoratore sia stato alle dipendenze del cedente: il fallimento del concedente può rispondere solo del T.F.R. maturato sino al momento del trasferimento, mentre per il periodo successivo (sino alla dichiarazione di fallimento del cedente) risponderà solo il cessionario, nei cui confronti sarà azionabile anche il rateo di T.F.R. maturato dopo la dichiarazione di fallimento, in quanto l'inopponibilità del credito del lavoratore opera unilateralmente per il fallimento del concedente/affittante, mentre per l'affittuario il credito matura sino alla dichiarazione di recesso del concedente.

In caso di trasferimento di azienda in danno del cessionario, il T.F.R. può essere ripetuto solo nell'ipotesi di circolazione inversa dell'azienda, ma con l'eccezione del periodo per il quale il lavoratore sia stato alle dipendenze del cedente: il fallimento del concedente può rispondere solo del T.F.R. maturato sino al momento del trasferimento, mentre per il periodo successivo (sino alla dichiarazione di fallimento del cedente) risponderà solo il cessionario, nei cui confronti sarà azionabile anche il rateo di T.F.R. maturato dopo la dichiarazione di fallimento, in quanto l'inopponibilità del credito del lavoratore opera unilateralmente per il fallimento del concedente/affittante, mentre per l'affittuario il credito matura sino alla dichiarazione di recesso del concedente.

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