Commissario liquidatore: stesse cause di decadenza e ineleggibilità degli amministratori

La Redazione
22 Luglio 2015

Nell'ambito della procedura di liquidazione coatta amministrativa, il commissario liquidatore si sostituisce all'imprenditore nel potere di amministrazione del patrimonio dell'impresa e procede alle operazioni finalizzate alla liquidazione secondo le indicazioni e le direttive dell'autorità di vigilanza, compiendo autonomamente tutti gli atti di ordinaria amministrazione. Questa circostanza lo rende qualificabile quale pubblico ufficiale e, posto che tale ufficio presenta caratteri di affinità con quello degli amministratori, le norme in tema di ineleggibilità e decadenza relative a quest'ultimi sono applicabili analogicamente al commissario liquidatore. (Nella fattispecie, il Tribunale rigetta la richiesta di annullamento dell'iscrizione di decadenza di un commissario liquidatore effettuata dal Registro delle imprese a seguito del passaggio in giudicato della sentenza con cui un altro tribunale condannava l'interessato alle pene accessorie dell'incapacità di esercitare uffici direttivi presso ogni impresa e dell'inabilitazione all'esercizio di un'impresa commerciale per dieci anni).

Nell'ambito della procedura di liquidazione coatta amministrativa, il commissario liquidatore si sostituisce all'imprenditore nel potere di amministrazione del patrimonio dell'impresa e procede alle operazioni finalizzate alla liquidazione secondo le indicazioni e le direttive dell'autorità di vigilanza, compiendo autonomamente tutti gli atti di ordinaria amministrazione. Questa circostanza lo rende qualificabile quale pubblico ufficiale e, posto che tale ufficio presenta caratteri di affinità con quello degli amministratori, le norme in tema di ineleggibilità e decadenza relative a quest'ultimi sono applicabili analogicamente al commissario liquidatore. (Nella fattispecie, il Tribunale rigetta la richiesta di annullamento dell'iscrizione di decadenza di un commissario liquidatore effettuata dal Registro delle imprese a seguito del passaggio in giudicato della sentenza con cui un altro tribunale condannava l'interessato alle pene accessorie dell'incapacità di esercitare uffici direttivi presso ogni impresa e dell'inabilitazione all'esercizio di un'impresa commerciale per dieci anni).

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