Concordato, valutazioni del commissario giudiziale

La Redazione
10 Novembre 2014

La determinazione dei tempi della procedura concordataria, in assenza di più specifiche norme, rientra nella sfera discrezionale e non autonomamente sindacabile del giudice, chiamato a dirigere lo stesso e a governarne, con prudente apprezzamento, l'iter.

La determinazione dei tempi della procedura concordataria, in assenza di più specifiche norme, rientra nella sfera discrezionale e non autonomamente sindacabile del giudice, chiamato a dirigere lo stesso e a governarne, con prudente apprezzamento, l'iter.
Non è, quindi, autonomamente impugnabile il provvedimento, avente carattere ordinatorio, con cui il giudice ha rigettato l'istanza del debitore in concordato di differimento dell'adunanza dei creditori, a seguito del deposito di una memoria integrativa del commissario giudiziale.

Il sistema concordatario non prevede la facoltà per il debitore di controdedurre in ordine alle valutazioni del commissario giudiziale, di cui è destinatario e fruitore il ceto creditorio: non è, dunque, obbligatorio provvedere a un rinvio dell'adunanza dei creditori, a seguito di una memoria integrativa del commissario, ove non vi siano violazioni di diritti sostanziali o processuali del debitore.

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