Ammissione al passivo del credito IVA e cassa previdenziale accessori al compenso del professionista

La Redazione
20 Febbraio 2014

La sezione fallimentare del Tribunale di Bergamo, nella circolare n. 3/13, detta istruzioni per i curatori sulle conclusioni da assumere in sede di accertamento dello stato passivo, relativamente alle domande di ammissione del credito per Iva e contributo cassa previdenziale, accessori al credito per prestazione professionale: il credito verso il cessionario ed il committente per la rivalsa Iva, sebbene autonomo rispetto al credito per il corrispettivo, è direttamente e funzionalmente collegato all'operazione imponibile e sorge unitamente e contestualmente al sorgere del diritto al corrispettivo, indipendentemente dall'esecuzione dei detti adempimenti (emissione fattura o parcella), la domanda di ammissione al passivo del credito Iva e del contributo previdenziale va pertanto accolta, e il credito ammesso al chirografo nella misura da determinarsi in base a quanto ripartito al titolare del credito professionale ammesso

La sezione fallimentare del Tribunale di Bergamo, nella circolare n. 3/13, detta istruzioni per i curatori sulle conclusioni da assumere in sede di accertamento dello stato passivo, relativamente alle domande di ammissione del credito per Iva e contributo cassa previdenziale, accessori al credito per prestazione professionale: il credito verso il cessionario ed il committente per la rivalsa IVA, sebbene autonomo rispetto al credito per il corrispettivo, è direttamente e funzionalmente collegato all'operazione imponibile e sorge unitamente e contestualmente al sorgere del diritto al corrispettivo, indipendentemente dall'esecuzione dei detti adempimenti (emissione fattura o parcella), la domanda di ammissione al passivo del credito IVA e del contributo previdenziale va pertanto accolta, e il credito ammesso al chirografo nella misura da determinarsi in base a quanto ripartito al titolare del credito professionale ammesso

La circolare fornisce, inoltre, istruzioni sulla scansione degli adempimenti dei curatori nella fase di chiusura della procedura fallimentare e prescrive l'adozione di un provvedimento standard per il rintraccio dell'amministratore di società fallita che non risponda alle convocazioni del curatore.

Viene disposto, infine, il divieto per i curatori di assegnare incarichi a professionisti facenti parte del loro stesso studio professionale, o comunque a loro legati da rapporti familiari, prevedendo la revoca del curatore ex art. 37 l. fall. nell'ipotesi di violazione.

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